Lo scorso weekend è calato il sipario sul Girone A di Promozione e l’ultima giornata di campionato ha lasciato in eredità uno scenario ben definito, per certi versi sorprendente. Nessuna sorpresa però in vetta, dove la Solbiatese si è confermata come autentica dominatrice aggiudicandosi la matematica certezza dell’Eccellenza con cinque giornate d’anticipo.

Dietro, invece, difficilmente ci si poteva aspettare che Morazzone e Castello Città di Cantù annichilissero la concorrenza per il discorso playoff, così come era difficile prevedere tre retrocessioni dirette (Union Villa Cassano, Olimpia Ponte Tresa e Gallarate) in Prima Categoria senza passare dai playout. Questi i verdetti, ora spazio ai voti e ai giudizi del nostro Pagellone.

SOLBIATESE 10
Che dire: 23 vittorie e sette pareggi parlano da soli. Se a questo aggiungiamo il record di imbattibilità di Jacopo Catanese, i 76 gol fatti e i 13 subìti, e il livello di gioco espresso è chiaro che parliamo di una squadra di ben altra categoria. Poco da aggiungere, la Solbiatese ha dominato il campionato e sbaragliato la concorrenza legittimando sul campo la sua superiorità. Eccellenza di Promozione

MORAZZONE 9.5
Non è ancora finita (i playoff incombono), ma i rossoblù si meritano una standing ovation. Che il Morazzone fosse una squadra di alta classifica si sapeva; forse non ci si poteva aspettare così tanto. E invece i ragazzi guidati da Giorgio Dossena si sono dimostrati una squadra perfettamente bilanciata tra esperienza e gioventù, capace di fronteggiare (e di sconfiggere) qualsiasi avversario allo stesso modo. Primi fra gli umani, a -14 dall’irraggiungibile Solbiatese che, tra l’altro, è incappata nell’unica sconfitta stagionale in Coppa Italia proprio contro il Morazzone. Infine, il secondo posto in solitaria ha scavato un gap importante che ha annichilito la concorrenza playoff; in una parola? Perfetto

CASTELLO CITTÀ DI CANTÙ 8
I pronostici di inizio stagione non indicavano certo i canturini come gli indiziati numero uno per un posto in alto. E invece, dopo una partenza in sordina, il Castello si è compattato sotto le attente direttive di mister Bertoni riuscendo a metter in difficoltà chiunque . Forse qualche sconfitta di troppo (nove), ma secondo miglior attacco alle spalle della Solbiatese e terzo posto a -5 dal Morazzone (+8 sul Saronno); sabato prossimo sfida playoff proprio ai rossoblù. Indipendentemente da quel risultato, comunque, la stagione del Castello resta da incorniciare. Compatto

UNIVERSAL SOLARO 7.5
Se nel girone d’andata i giallorossi erano stati definiti un diesel, nel girone di ritorno possiamo dire che quel diesel ha carburato alla grande portando il gruppo di mister Broccanello al sesto posto, a -4 e -3 da corazzate del calibro di Saronno e Meda. Un risultato che, col senno di poi, fa aumentare i rimpianti per una prima parte di stagione difficile; il Solaro delle ultime partite (dopo la sconfitta con la Solbiatese ben tredici risultati utili consecutivi) non avrebbe affatto sfigurato nella post season. Sol levante

BESNATESE 7
Al di là del crollo finale (svaniti i playoff i biancoazzurri si sono spenti e hanno salutato il campionato con tre sconfitte consecutive), la Besnatese si è dimostrata anche quest’anno una delle immancabili protagoniste di Promozione. Tenacia, qualità e quantità, gli ingredienti che mister Rasini ha saputo amalgamare per lottare a lungo con le big del campionato. Inutile sottolineare che per l’anno prossimo ci si aspetta una Besnatese ancor più competitiva. Certezza

LENTATESE 7
Un cammino pulito in linea con quelle che erano le aspettative di inizio stagione. La Lentatese si è dimostrata un gruppo quadrato e ordinato, bilanciato sia nei risultati (dodici vittorie, otto pareggi e dieci sconfitte) sia nello score finale (40 gol fatti e 46, forse qualcuno di troppo, subìti). Sta di fatto che la Lentatese ha sempre navigato tranquillamente nella parte sinistra della classifica, inseguendo a lungo il sogno playoff, per poi “adagiarsi” e godersi un finale di stagione tranquillo. Coerente

MEDA 7
Già alla vigilia del campionato i bianconeri si aspettavano un “anno di transizione”, volto a porre le basi per il futuro. L’obiettivo, comunque, era di entrare nei playoff e il traguardo (complice un Morazzone super) non è stato raggiunto. Stagione fallimentare? Assolutamente no perché la società ha comunque raccolto segnali positivi in vista della prossima stagione e mister Giovanni Cairoli ha costruito uno zoccolo duro su cui lavorare. Il problema più grande, però, riguarda la continuità: se con le big il Meda ha sempre ben figurato, si sprecano i punti persi con le squadre di bassa classifica e, in particolar modo, i quattro punti “lasciati” al Gallarate gridano vendetta. Montagne russe

SOLESE 7
Un autentico miracolo sportivo. Impantananti in ultima posizione, i gialloverdi di Massimiliano Villa hanno sfornato una media da playoff (20 punti in dieci partite) in grado di proiettarli in nona posizione conquistando una salvezza che fino a due mesi fa sembrava un miraggio. Memore di quest’anno, la società dovrà lavorare in estate (senza mister Villa, alla ricerca di nuovi stimoli) per evitare di ripetere una prima parte di stagione del genere; per il momento, però, è giusto che la Solese si goda questo traguardo. Rediviva

SARONNO 6.5
Sia chiaro, non possiamo certo parlare di bocciatura per una squadra giunta al quarto posto. Dall’altra parte, però, se ti chiami Saronno e le aspettative di inizio stagione erano così alte, arrivare a -27 dalla Solbiatese e restare fuori dai playoff non può esser certo sintomo della miglior stagione possibile. Dopo un girone d’andata in linea con le previsioni di inizio anno, nel ritorno qualcosa si è rotto: l’esonero di Taroni (con l’arrivo di Chiodini in panchina) ha dato solo una timida scossa ai biancocelesti che non sono riusciti a trovare quella continuità necessaria per stare lassù. Chiusa la stagione, il Saronno sta già pensando alla prossima rivoluzionando l’organigramma societario. Rimandato

ACCADEMIA INVERUNO 6.5
Sempre ai margini della zona playout, i gialloblù di mister Marcello Galli si sono anche regalati il lusso di arrivare fino alla semifinale di Coppa Lombardia dimostrando maturità nel gestire il doppio impegno. Sfumato il sogno di Coppa, non è scemata la concentrazione per inseguire una salvezza arrivata con discreta facilità. Costante

CAS SACCONAGO 6.5
Qualcuno aveva dato il CAS per spacciato, ma i bianco-blu hanno la scorza dura e il ritorno in panchina di Luciano Cau ha dato nuovi e importanti stimoli. Nessun dramma, tanta concentrazione e voglia di sporcarsi le mani: un punticino di qui e una vittoria di là (unito alla capacità di non abbattersi dopo le sconfitte) hanno disegnato la salvezza del CAS che continuerà a tenerci compagnia in Promozione. Duro a morire

AURORA CMC UBOLDESE 6
Di sicuro un grande grazie andrà rivolto a Simone Maugeri (capocannoniere del girone con ben 24 reti), ma la salvezza, voluta, inseguita e raggiunta matematicamente all’ultima giornata senza passare dai playout, certifica l’impegno di una squadra che l’anno prossimo avrà senz’altro voglia di rivalsa. Determinata

VALLE OLONA 6
L’obiettivo era la salvezza ed è stato raggiunto, anche se resta un “ma” sulla stagione dei ragazzi di mister Rovellini. Dopo aver navigato a lungo nella zona centrale della classifica (con tanto di sogno, lecito, di inseguire il treno playoff), il Valle Olona si è spento crogiolandosi nella certezza di aver scongiurato il rischio playout. Una serie di risultati negativi hanno complicato non poco il cammino della squadra che si è trovato a dover ringraziare la Lentatese all’ultima giornata per aver fermato l’Union Villa Cassano (-7) scongiurando gli spareggi; il quart’ultimo posto finale vale comunque la salvezza che comporta una stiracchiata sufficienza. Soporifero

UNION VILLA CASSANO 5
Il campionato iniziato in salita per i rossoblù non ha mai accennato a spianare: tra mille difficoltà l’Union Villa Cassano ha dato tutto per ricucire un gap importante da chi la precedeva e, dopo aver abitato a lungo l’ultimo posto, ha superato Gallarate e Olimpia inseguendo il sogno playout sfumato dopo l’1-1 contro la Lentatese. Shala e compagni ci hanno provato fino all’ultimo secondo, ma forse la sveglia è arrivata troppo tardi. Ritardatario

OLIMPIA PONTE TRESA 4.5
Se la sveglia per il Cassano è arrivata tardi, per l’Olimpia non è mai suonata. Una serie di scelte sbagliate a inizio stagione si sono riflettute in negativo per tutto il campionato con la squadra, giovane e inesperta, che non ha saputo superare le difficoltà. Dopo anni di Promozione (alcuni dei quali passati ad inseguire l’Eccellenza), Vincenzo Rinaldi dovrà scendere con i biancoazzurri in Prima Categoria salutando un campionato di cui ormai era un habitué. Annata da dimenticare per l’Olimpia Ponte Tresa (peggior difesa del girone, perforata 67 volte) che si è “regalata” solo la consolazione di non finire ultima congedandosi con una vittoria. Inconsistente

GALLARATE 4
Una salvezza alla portata gettata via. Dopo le comprensibili difficoltà iniziali, il Gallarate sembrava aver trovato la giusta quadra e le possibilità per rimanere in categoria (soprattutto considerando le ambizioni di inizio anno) c’erano, a maggior ragione dopo aver vinto il cruciale scontro diretto con l’Olimpia. E invece, il buio: nelle undici partite successive il Gallarate ha raccolto solo quattro pareggi a fronte di sette sconfitte. Un bottino decisamente misero che ha condannato i rossoblù di Alberto Maestroni all’ultimo posto in classifica e alla retrocessione in Prima Categoria. Alla deriva

Matteo Carraro

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