L’ A.S.D. Tennis Time è nata nel 2001 su iniziativa di Paolo Zingale. La caratteristica principale del Tennis Time è stata in questi anni la capacità di creare un gruppo di giovani appassionati tennisti. L’originalità e il successo di questa formula sportiva risiedono nel legame che unisce i maestri agli allievi e gli allievi tra di loro, un rapporto di amicizia e familiarità che ha sempre garantito la crescita e la continuità del gruppo.

Dal punto di vista didattico, Tennis Time abbraccia il concetto di “Accademia” come luogo formativo e percorso di continuità per l’allievo: dai primi passi, alla fase di perfezionamento, fino all’agonismo.

Le attuali strutture di cui si avvale sono: il Tennis Club Busto Arsizio, il Tennis Busto Garolfo, il Tennis Club Dairago, il Tennis Magnago Bienate.

Per spiegarci meglio tutto ciò che gravita attorno al mondo Tennis Time abbiamo intervistato il fondatore, Paolo Zingale, maestro nazionale FIT che opera nel campo dell’insegnamento tennistico da metà degli anni ’80.

Per cominciare ad entrare nell’orbita di Tennis Time, ci spiega come è nato il progetto?
“Certo. Nel 1994, quando è nata la mia prima figlia, io ero già al Tennis Club Busto Arsizio da qualche anno. Vedevo, però, cambiare il mondo dei circoli di tennis in modo molto rapido e quindi, un po’ per necessità e un po’ per voglia di ampliare gli orizzonti, ho deciso di prendere in gestione, insieme ovviamente a qualche collaboratore, altri tennis club. Tutto questo per avere una maggiore stabilità, sia lavorativa che economica. Insomma, sarà stato il senso di responsabilità da padre a farmi creare una realtà così bella e che mi da sempre molte soddisfzioni (ride,ndr)”.

Stava appunto dicendo delle altre strutture che avete in gestione. Ce le elenca?
“Noi come ASD Tennis Time ci occupiamo della parte tecnica al Tennis Club Busto Arsizio, che è anche la nostra sede principale che io amo chiamare quartier generale. Inoltre, gestiamo anche il Tennis Magnago Bienate, Il Tennis Busto Garolfo e il Tennis Club Dairago. Questo ovviamente non sarebbe possibile se fossi da solo, ma per fortuna ho tanti collaboratori che apprezzo dapprima come persone e poi anche come colleghi”.

Già che ci siamo allora, vogliamo menzionarli?
“Più che volentieri. Partiamo da Busto Arsizio. Qui con me lavorano Elena Havè, Stefano Agrati, Sebastiano Morlacchi come maestri (tutti e tre Maestri Nazionali FIT, ndr) e Matteo Farioli come apprendista (sta studiando per prendere diploma da istruttore di primo grado FIT, ndr). Oltre a loro, essendo una standard school riconosciuta dalla FIT, siamo obbligati ad avere regolarmente con noi un preparatore fisico, figura ricoperta da Ivano Colombo, un preparatore mentale, Massimo Plazzi ed, infine, un nutrizionista, Alessandro Re. A Magnago operano i maestri Zaffaroni e Carnaghi. A Busto Garolfo ci sono altri due maestri: Ballarati e Carrara ed a Dairago lavora Oldrado Conti, tutti istruttori con qualifiche FIT”.

Uno staff nutritissimo. Avrete, di conseguenza immagino, anche tanti iscritti alla scuola tennis
“Per fortuna o per merito, sì, ne abbiamo tantissimi. In tutto, tra le quattro strutture e tra agonistica e SAT, abbiamo 380 ragazzi. A Busto Arsizio abbiamo 150 partecipanti alla SAT e 50 all’agonistica (Tennis Time Champion, ndr), a Magnago 75 alla SAT, A Busto Garolfo 80 alla SAT ed a Dairago 35 alla SAT. Come ti ho detto prima, essendo Busto Arsizio il nostro quartier generale, qua raggruppiamo tutti i membri dell’agonistica. Cerchiamo di seguire al meglio, in ogni sede, tutti i nostri ragazzi e, ovviamente, quelli più meritevoli ed appassionati li aggreghiamo al gruppo rivolto a svolgere attività competitiva a tutti i livelli, Il nostro bacino di utenza è molto ampio, ma quello che ci premia, a mio modesto avviso, è la maniera in cui svolgiamo il nostro lavoro ed il rapporto che creiamo con gli alunni”.

Avendo un settore agonistico così numeroso, avrete anche delle squadre iscritte ai campionati della federazione
“Proprio così. Abbiamo sette squadre, come da regolamento FIT per le standard school. Abbiamo, a livello Under, la squadra Under 12 maschile e Under 14 maschile e femminile. Per il campionato degli affiliati possiamo disporre di una squadra di serie D3 sia maschile che femminile, una squadra di D2 maschile ed, infine, il nostro fiore all’occhiello, la squadra che partecipa alla serie C maschile”.

A proposito, avete ottenuto qualche risultato importante nel corso degli anni?
“Per noi il risultato più importante è quello di creare e dare linfa alle nostre squadre grazie ai ragazzi nati e cresciuti nel nostro vivaio. Tutte i nostri team, comunque, hanno disputato degli ottimi campionati e la nostra serie C, dopo tante difficoltà, si è salvata con merito allo spareggio. A tal proposito voglio ringraziare tutti i componenti della squadra, di cui io sono capitano e giocatore navigato di doppio(sorride, ndr): Gilberto Ravasio (classifica FIT 2.4, che l’anno prossimo tenterà l’assalto alla serie B con il TC Gallarate, ndr), Matteo Corbetta (classifica FIT 2.7, ndr), Filippo Morlacchi (classifica FIT 2.7, ndr), Alessandro Bossi (classifica FIT 3.2, ndr) e Alessandro Colombo (classifica FIT 3.2, ndr). Tra i tanti giocatori già formati voglio, però, fare una menzione d’onore a Cristian Agrati (figlio di Stefano, collaboratore di Zingale, classifica italiana 4.1, ndr) che, nel 2022, ha vinto, con la selezione lombarda Under 11, la coppa Belardinelli (coppa riservata alle selezioni con i migliori giocatori regionali Under 11 e 12, ndr)”.

Oltre ad ospitare le gare in casa delle vostre squadre, avete organizzato anche altri tornei?
“Assolutamente sì. A Busto Arsizio abbiamo sempre avuto voglia di dare l’opportunità a tutti di poter mettersi in gioco sui nostri campi. Pensate che, fino al 2015, organizzavamo un torneo ITF maschile da 15mila dollari con atleti che arrivavano da ogni parte del mondo per poter giocare. Durante quest’anno ci siamo concentrati soprattutto sull’attività juniores. Abbiamo ospitato una tappa del “Trofeo Kinder”, uno dei più importanti circuiti giovanili in Italia, vinta, tra l’altro, da un nostro allievo, l’Under12 Luca Franzetti. Oltre a questa manifestazione, abbiamo ospitato anche le finali regionali maschili del circuito “Road To Torino”, in cui i migliori prospetti di ogni regione si sono sfidati in contemporanea alle ATP Finals. Infine, abbiamo organizzato anche una tappa del circuito TPRA All Stars (limitato classifica FIT 4.2, ndr). Questo proprio a testimonianza del fatto che tutti possono venire da noi a darsi battaglia, ovviamente in modo sportivo e amichevole, sui nostri splendidi campi”.

Se parliamo di opportunità per tutti di poter giocare a tennis, mi viene in mente il vostro campus estivo
“Hai ragione. Prima del Covid riuscivamo ad avere anche 60 bambini ogni settimana, adesso ci manteniamo sui 40. Sono comunque numeri di cui andiamo orgogliosi. Specifichiamo che il nostro è un campus multi-sport e non un campus intensivo di tennis. Alla mattina tutti i partecipanti, da quelli che prendono in mano la racchetta per la prima volta ai più “esperti”, giocano a tennis. Dopo pranzo, invece, si svolgono compiti, attività in piscina e altri giochi e sport. La cosa più importante per noi, oltre all’introdurre i bambini al tennis, è quella che si creino rapporti di amicizia e ci sia grande divertimento”.

Per concludere, ci vuole raccontare un aneddoto legato alla sua carriera?
“Approfitto della domanda per ricordare con piacere Nick Bollettieri, scomparso qualche giorno fa all’età di 91 anni. Tra me e lui si era creato un rapporto di amicizia, tanto che, ogni anno, prima di andare a Roma, passava sempre a salutarmi. Sono veramente orgoglioso di aver conosciuto da vicino una persona che per me e per il mio lavoro è stata veramente una fonte di ispirazione”.

Filippo Salmini

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