La scorsa è stata una settimana di grandi cambiamenti in casa Monteverde: prima il trasferimento dal Saronno all’Assago, poi la nascita del primogenito Antonio Noah, figlio di Michele e di Tiffany Luce. Storico capitano del Sangiuliano, l’anno scorso l’esperto centrocampista classe 1988 ha vinto il campionato di Promozione col Muggiò. In estate è stato uno dei colpi di mercato dei biancocelesti e ha colto tutti di sorpresa la decisione di cambiare squadra dopo appena un mese.

Sei stato uno dei botti di mercato degli amaretti nel mercato estivo, eppure qualcosa non deve aver funzionato visto che subito prima della chiusura del mercato hai scelto di cambiare aria.
“Vado ad Assago principalmente perché mi avvicino a casa, quindi sto più vicino alla mia compagna e al bambino che in questo momento rappresenta la mia priorità. Poi ho capito in questo primo mese di non essere al centro delle idee di gioco del mister e nonostante l’età ho ancora una gran voglia di essere protagonista e giocare. Non sono mai stato uno che si adegua a stare in panchina pur di stare in una squadra vincente. Fino a quando il mio corpo mi reggerà andrò avanti, poi quando capirò che non ce la farà più allora vedrò se fare il dirigente o l’allenatore”.

Nei giorni in cui sei uscito tu il Saronno si è rafforzato ancora prendendo, tra gli altri, Adriano Marzeglia, campione l’anno scorso in Eccellenza con Sant’Angelo. Secondo te riusciranno a raggiungere l’obiettivo di salire di categoria?
“Marzeglia come giocatore non si discute e si aggiunge ai tanti nomi importanti già in rosa, poi è compito dell’allenatore trovare la giusta alchimia per riuscire a ottenere il massimo da tutti. Se devo sbilanciarmi in un pronostico, nel mio piccolo sono convinto che non avranno problemi a vincere il campionato. Il Meda è un’ottima squadra ma non lo vedo allo stesso livello soprattutto a centrocampo e in difesa, quindi credo che alla distanza la maggiore qualità del Saronno uscirà in modo evidente”.

Cosa ti aspetti dalla nuova avventura all’Assago? Domenica il tuo esordio ha portato bene visto che è arrivata la prima vittoria sul campo della Rhodense.
“Ho trovato una società sana che sono anni che vuole far bene, con una rosa molto giovane a cui mancava forse un po’ di esperienza. Credo sia questo il motivo che li ha spinti a puntare su di me e ne sono molto contento: non vedo l’ora di dare il mio contributo. L’obiettivo è arrivare ai playoff e credo ci siano tutte le possibilità per raggiungerlo, anche perché ci sono giovani forti e in questa categoria gli under fanno la differenza. La vittoria sulla Rhodense può essere la chiave per dare la svolta dopo un avvio non entusiasmante perché loro sono una delle pretendenti alla vittoria, così come Casteggio e Pontevecchio”.

L’anno scorso hai vinto il campionato col Muggiò. Ci credi nel back to back arrivando ancora al primo posto?
“Onestamente credo sia difficile perché a Muggiò eravamo davvero molto forti, fuori categoria. Infatti, mi sento ancora coi miei ex compagni e sono contento che stanno dimostrando di poter dire la loro anche in Eccellenza. Domenica hanno sorpreso tutti andando a vincere sul campo dell’Oltrepò e gli auguro di continuare a far bene”.

Facendo due passi indietro nella tua carriera, hai indossato per tanti anni la fascia da capitano del Sangiuliano. Visto che conosci molto bene la società, che campionato dobbiamo aspettarci dai gialloverdi?
“Hanno allestito una squadra per disputare un buon campionato. Sanno che è una categoria nuova ma conoscendo bene la famiglia Luce posso dirti che a loro non piace perdere e vorranno provare ad arrivare subito ai playoff. Non mi sorprenderebbe vederli stabilmente nella parte sinistra della classifica. Loro amano la squadra, quindi se dovranno fare uno sforzo nel mercato invernale per rafforzare un reparto non si faranno problemi. Inoltre, mister Ciceri è un punto di forza non solo per le qualità in panchina ma soprattutto per la sua capacità di far gruppo. Per non parlare del capitano, Pascali, un vero leader sia in campo che fuori”.

Alex Scotti

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