Nella giornata di ieri, giovedì 4 agosto, il Città di Varese ha ufficializzato la firma di Riccardo Goffi: il classe ’02, già annunciato da tempo, ha risolto l’iter burocratico per rescindere consensualmente il suo contratto con l’Inter e diventare a tutti gli effetti un giocatore biancorosso.

Goffi entra dunque a far parte del parco attaccanti a disposizione di Gianluca Porro insieme a Roberto Cappai, Carlo Ferrario e Marco Pastore. Un poker (si spera d’assi) che dovrà contribuire ad incrementare in misura sostanziale la quota gol di un reparto che, nelle prime due stagioni di storia del Città di Varese, ha deluso le aspettative dei tifosi.

Tralasciando i ruoli di supporto (trequartisti ed esterni) finora ai biancorossi è sempre mancato il centravanti di peso in grado di fare la differenza in area. Kenneth Obinna Mamah ha sopperito a questa mancanza in maniera più che egregia disputando una stagione sopra le righe che gli è valsa un pass per la Serie B turca, ma senza l’attaccante nigeriano classe ’98 il problema (almeno a bocce ferme) le paure dei tifosi tornano a farsi presenti.

Riavvolgendo il nastro, infatti, già nella scorsa stagione Roberto Cappai e Luca Di Renzo hanno avuto uno score nettamente più basso rispetto a quanto promettevano e a quanto hanno dimostrato di poter fare nella loro carriera. Se il centravanti sardo (sfortunatissimo a livello di infortuni) avrà l’opportunità di rifarsi quest’anno con la piena fiducia di Porro, l’attaccante classe ’90 ha scelto Vado Ligure come piazza per rilanciarsi e tornare sui suoi livelli abituali.

Nella prima stagione in Serie D, invece, erano stati i panzer Ameth Fall e Seydou Sow a floppare in maniera clamorosa. Quest’ultimo, gigante senegalese (195cm) classe ’93, era arrivato nel mercato di riparazione per diventare il perno offensivo dell’attacco di mister Rossi, ma di lui ci si ricorda solo dell’ingenua espulsione rimediata a Bra e di nove anonime presenze. Dopo Varese, un’apparizione in Coppa con il Messina e il passaggio in Svizzera al Mendrisio (in Prima Lega, la quarta divisione del calcio elvetico) dove in dieci presenze ha messo a segno quattro gol. Adesso, per Sow, la nuova avventura risponde al nome di Calvairate, nel Girone A di Eccellenza.

L’attaccante era stato scelto per rimpiazzare il connazionale classe ’91 Fall che era stato, senza mezzi termini, la più cocente delusione della prima metà di stagione (solo un gol a tempo scaduto a Fossano). Andatosene da Varese dopo prestazioni pessime, nemmeno al Cjarlins Muzane (7 presenze) aveva lasciato un bel ricordo mentre all’Atletico Terme Fiuggi si era rigenerato chiudendo con sette gol e un assist in 15 presenze. Nella passata stagione il panzer senegalese ha invece vissuto una stagione d’oro: sei gol e tre assist in undici partite per poi passare alla Nocerina dove timbra dieci volte in 24 match (altri tre assist) chiudendo con un bilancio di 16 reti stagionali. Numeri che fanno sorridere amaramente, se si ricorda che l’ultimo ricordo lasciato a Varese è un rigore in movimento contro l’Arconatese sparato alle stelle ad una manciata di minuti dalla fine (la partita finì1-2 per gli oroblù).

La cabala non sembra dunque sorridere agli attaccanti e toccherà proprio al quartetto Cappai-Ferrario-Goffi-Pastore invertire il trend. In particolar modo, non ce ne vogliano, i tifosi aspettano risposte soprattutto dai primi due: Pastore, oltre a rientrare nella categoria “attaccante di supporto” ha già conquistato i cuori dei supporter biancorossi e Goffi (per quanto chiamato a far bene) ha l’attenuante di essere un giovane reduce, tra l’altro, da un brutto infortunio. Cappai e Ferrario, invece, senza mezzi termini, sono obbligati a portare gol alla squadra e dimostrare che un centravanti di peso, di carattere e d’esperienza può far bene anche all’ombra del Sacro Monte.

Le impressioni raccolte nelle prime due settimane di allenamento sono positive e già dalla sgambata di domani contro il Ceresium Bisustum (ore 16.00) dovranno cominciare ad arrivare i gol. Chiaramente il calcio d’agosto conta fino ad un certo punto e, quindi, le amichevoli estive dovranno essere viste come un banco di prova per arrivare ben rodati nel momento in cui i palloni da spingere in fondo al sacco scotteranno davvero. Il Città di Varese vuole vincere il campionato e per farlo ha bisogno di attaccanti spietati sotto porta in grado di segnare gol a raffica.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui