Giornata lievemente meno afosa rispetto alle precedenti, ma non per questo alle Bustecche si lavora di meno; anzi, a maggior ragione il Città di Varese continua a sudare sempre di più agli ordini di mister Porro che in mattinata ha diretto il quarto allenamento stagionale.

Immancabili sorrisi e tanta voglia di scherzare (la stessa atmosfera respirata lunedì al “Franco Ossola” con le parole dei protagonisti) prima di entrare in campo, ma sul rettangolo verde i ritmi sono serratissimi: lavoro atletico per il risveglio muscolare, una partitella per scaldare le gambe e poi tanto lavoro con il pallone per iniziare ad assimilare i concetti tattici di mister Porro. In chiusura spazio al prof. Bezzi con le sue lunghe ed estenuanti sessioni di corsa per mettere benzina nelle gambe dei giocatori.

Ovviamente è ancora presto per avere idee chiare (l’appuntamento dovrebbe essere confermato al 6 agosto con la prima amichevole) su quella che sarà effettivamente la squadra, ma una cosa è certa: il Varese avrà una mentalità vincente. Basta vedere, a tal proposito, le smorfie di dissenso di Carlo Ferrario nel momento in cui sbaglia un gol a tu per tu con Leonardo Moleri, o il volto scuro di Francesco Gazo dopo aver svirgolato un pallone al limite dell’area. A questi episodi (ne abbiamo citati solo un paio) vanno poi aggiunte le immancabili urla del mister nel momento in cui vede qualcosa che non gli piace e i “rimproveri” di Angelo Castelli in occasione delle sviste dei portieri. Piccoli gesti, significativi se consideriamo che siamo solo all’inizio, che non influiscono minimamente sul clima dello spogliatoio: al fischio di Porro ecco ricomparire i sorrisi e le pacche sulle spalle al rientro negli spogliatoi. Anche solo da quest’oggi emerge con chiarezza una certezza: il Città di Varese non può e non vuole sbagliare.

Se le sensazioni restano più che positive, ci sarà da valutare sul campo se la rosa allestita dalla commissione mercato tanto cara al presidente Stefano Amirante restituisca quanto promesso. Il rendimento dei portieri sarà monitorato attentamente sia nel corso delle prossime settimane sia durante le prime importanti amichevoli; la difesa, invece, non desta preoccupazioni (anzi, offre solide garanzie anche in virtù di una certa “sovrabbondanza”). Discorso differente per centrocampo e attacco.

Il reparto offensivo è ricco di incognite: Ferrario sarà chiamato a confermare il rendimento delle ultime stagioni, Roberto Cappai è obbligato a riscattarsi, Marco Pastore dovrà essere ancora una volta il leader tecnico e caratteriale e, infine, Riccardo Goffi è tutto da scoprire. A centrocampo non preoccupa certo il pacchetto titolari, visto che Gazo, Disabato e Piraccini sono un’autentica garanzia; preoccupa semmai la loro costanza di rendimento e, soprattutto, l’apporto che gli Under potranno dare. A tal proposito la sensazione è che manchi almeno un innesto di spessore nel reparto mediano, un centrocampista che possa garantire quantità e soprattutto gol. L’augurio dei tifosi, comunque, è quello che il collettivo sappia colmare qualsiasi eventuale lacuna e per, eventualmente, superare ogni potenziale problema.

Matteo Carraro

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