L’incontro dei vertici del Città di Varese con il Sindaco della Città Giardino Davide Galimberti di ieri ha subito prodotto i suoi effetti: la dirigenza biancorossa ha manifestato oggi, con una lettera inviata all’Ufficio Servizi per lo Sport del Comune di Varese, la dichiarazione della volontà di ripescaggio in Serie C.
In sostanza il Presidente biancorosso Stefano Amirante dichiara di aver parlato con i vertici della Lega Pro, manifestando la volontà di essere ripescati nella Serie C della stagione 2022-23 e che gli stessi gli hanno ribadito che il termine di presentazione della domanda di ripescaggio non ammette alcuna deroga, neppure temporale, con la conseguenza che dovrà essere depositata tutta la documentazione definitiva entro il 19 luglio, pertanto entro quella data i lavori di adeguamento dovranno essere ultimati e certificati dall’apposita commissione.
Ora la palla passa al Comune di Varese.
Con la presente, nella mia qualità di Presidente della società SSDaRL Città di Varese, matricola F.I.G.C. 952859, riscontro la richiesta ricevuta in data 8 giugno in occasione dell’incontro avvenuto presso la Sala Giunta.
Preso atto della Vostra gradita disponibilità a mettere lo Stadio Franco Ossola nella condizioni di essere omologato per ospitare le gare del campionato nazionale di Serie C organizzato dalla Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega – Pro) sono a formalizzare la volontà da parte della società di richiedere l’ammissione al campionato stesso previo ripescaggio per il quale è stato acquisito il diritto in quanto vincitori della fase play off del girone A del campionato di Serie D nel corso della stagione 2021 2022.
Nel corso della serata di ieri mi sono interfacciato con il segretario della Lega – Pro Emanuele Paolucci e, successivamente con il responsabile delle omologazioni degli impianti della medesima Lega Giancarlo Vigiani.
Gli stessi mi hanno confermato quanto da me anticipato ieri: il termine di presentazione della domanda di ripescaggio non ammette alcuna deroga, neppure temporale, con la conseguenza che dovrò depositare tutta la documentazione definitiva entro il 19 luglio. Pertanto entro quella data i lavori di adeguamento dovranno essere ultimati e certificati dall’apposita commissione.
Mi sono permesso di interloquire con le persone indicate per arrivare, nel minor tempo possibile, ad una chiara elencazione dei requisiti necessari, conservando quindi un maggior termine sui requisiti consigliati ma non obbligatori come l’installazione dei seggiolini nel settore distinti (che rimarrebbe chiuso fino a tale installazione, ma senza precludere la domanda di ripescaggio).
In giornata, o comunque nel minor tempo possibile, avrò da parte loro avviso di un sopralluogo preventivo che sia assolutamente dirimente. A detto sopralluogo saranno invitate la società richiedente, l’ente proprietario e le autorità di pubblica sicurezza.
Anticipo inoltre che verranno necessariamente valutate anche le condizioni del campo (come indicato nel manuale per l’ottenimento della licenza nazionale) e che le stesse sono ritenute elemento essenziale.
Sarà mia cura notiziarVi senza ritardo dell’appuntamento de quo nel momento stesso in cui mi sarà comunicato.
In merito ai, ad oggi eventuali e comunque non identificati con certezza, lavori da effettuare sono a confermarvi che non vi è alcuna disponibilità da parte della società a prestare qualsiasi forma di garanzia economica.
Si tratta di lavori su un bene altrui, effettuati dall’ente proprietario e necessari per l’omologazione dell’impianto allo svolgimento di un campionato professionistico di calcio, ma di certo non esclusivamente giustificati da tale motivazione a maggior ragione alla luce della Vostra legittima volontà di concedere l’uso dell’impianto per lo svolgimento di gare organizzate da altre federazioni sportive oltre che per l’uso continuativo (quantomeno della parte di struttura e servizio) da parte di altre società affiliate alla FIGC. A margine di tale essenziale motivazione mi preme sottolineare come la società alla quale ci siamo rivolti per l’emissione delle altre garanzie necessarie al ripescaggio ha escluso la possibilità di emetterne una ulteriore, di valore ancora indefinito, entro la data del 19 luglio rendendo quindi di fatto inutile tale ipotetica garanzia. A maggior ragione, visto che tale richiesta ci è stata fatta solo nella data di ieri, risulta impossibile un impegno di cassa (peraltro, è importante ribadirlo, ad oggi non quantificata) che si sovrapponga alla chiusura della stagione passata e, soprattutto, alla onerosa procedura di ripescaggio.
Da ultimo sono a chiederVi di quantificare l’entità dell’aumento del gettone di utilizzo dello Stadio Franco Ossola che mi è stato ieri preannunciato.
Confidando di essere stato sufficientemente chiaro ed esaustivo in merito alla nostra solida volontà di ripescaggio, superando quindi ogni necessità di doverci ulteriormente pronunciare sul punto, nella reciproca consapevolezza che l’esito positivo della domanda dipenda da plurimi fattori in gran parte fuori dal mio controllo rimango in attesa del preannunciato atto amministrativo di impegno all’effettuazione degli interventi per proseguire con l’iter in atto. Iter che è iniziato già dai primi giorni del mese di maggio e che ora comporta impegni economici che, in caso di mancata possibilità di deposito della domanda per la mancanza dei requisiti strutturali, saranno causa diretta di un danno patrimoniale diretto e indiretto sulla prossima stagione sportiva oltre che sui costi gestionali (è necessario procedere alla individuazione di figure ad oggi non richieste).
Ricordo infine, come già fatto ieri, come il primo passaggio formale per la richiesta di ripescaggio in Serie C sia l’iscrizione alla Serie D per la quale è necessaria la da voi conosciuta documentazione di disponibilità dello Stadio stesso.
Esprimendo sincera soddisfazione per lo spirito collaborativo dimostrato nel voler valorizzare il risultato sportivo raggiunto in questa stagione sportiva mi è gradito porgere
Cordiali saluti
Stefano Amirante
Michele Marocco