Trasferta tanto insidiosa quanto importante quella della Pallacanestro Varese sul campo della Givova Scafati quella domenica 6 novembre alle ore 16:00, quando i biancorossi sfideranno i campani per l’ultimo turno di campionato LBA prima della pausa nazionali.

Una partita da non sbagliare per gli uomini di coach Matt Brase, chiamati ad un’ennesima prova di maturità, continuità e perché no, anche di forza, dopo aver superato i test Reggio Emilia e Treviso, a caccia della terza vittoria consecutiva. Il miglior modo, sicuramente, per salutare per sette giorni il campionato e lavorare con maggior tranquillità verso quella che sarà poi la sfida dall’altissimo coefficiente di difficoltà del 19 novembre, quando al Lino Oldrini arriverà l’Umana Reyer Venezia.

Rimanendo concentrati però sulla partita di domenica del PalaMangano, le insidie sicuramente non mancano. Intanto la OJM dovrà fare ancora a meno di Justin Reyes che, a meno di miracoli dell’ultimo minuto, sarà ancora costretto ai box per un problema al polpaccio, con il recupero fissato proprio per la partita con Venezia. Un’assenza pesante visto il valore specifico del portoricano nell’economia tattica del gioco biancorosso, a cui Ross e compagni dovranno essere bravi a sopperire.

Di fronte ci sarà una Scafati che, nonostante i soli due punti in classifica, soprattutto nelle ultime due settimane ha dimostrato una compattezza diversa rispetto all’inizio dell’anno. Non è un caso che questa crescita sia coincisa con l’arrivo di professor Logan in Campania. Qualità ed esperienza a servizio di un gruppo che si basa molto sul pedigree dei propri campioni sugli esterni come Julian Stone, ex Venezia, Mike Henry (in dubbio per un problema muscolare che lo ha tenuto ai box nella trasferta di Trento) e l’ex Carpegna Prosciutto Pesaro Doron Lamb, a cui si aggiunge la sorpresa Riccardo Rossato, mattatore dei gialloblu nelle ultime due partite contro Verona e Trento, in cui ha segnato rispettivamente 20 e 14 punti, viaggiando ad una media di 13,8 punti a partita.

Qualità sugli esterni che si amalgama perfettamente alla forza fisica nel pitturato di una Scafati che è seconda in campionato per rimbalzi conquistati, con una media di 38.8 a partita. Dato da non sottovalutare visto che Varese, nella speciale classifica di questa statistica, è dodicesima con 34.6 rimbalzi di media a partita. Sfida che quindi si fa decisiva e che per Varese sarà ancora più ardua da vincere vista l’assenza di Reyes, con Caruso e Owens che si troveranno di fronte un dinamico duo come Pinkins e Thompson. Il primo, un’ala grande capace di aprire il pitturato grazie alla sua pericolosità nel tiro da 3, dove viaggia con il 46-7%, il secondo invece vero e proprio totem del pitturato, 212 cm per 113 kg e una media di 7.2 rimbalzi in queste prime 5 uscite stagionali.

Un roster che dunque, a differenza dei soli due punti in classifica conquistati finora, si configura come una vera e propria possibile mina vagante del campionato, capace di poter fare male a tutti in qualsiasi momento. Tanto di questi 40′ si giocherà sulla capacità di Varese di arginare la qualità degli esterni gialloblu, con Brown, De Nicolao e soprattutto Woldetensae, chiamati ad una prova di compattezza e intensità di alto livello. Più in generale però, Varese dovrà cercare di interpretare la partita con molta umiltà, senza snaturare il proprio gioco ma portando grande rispetto alla Givova, per trovare due punti che davvero lancerebbero definitivamente i biancorossi verso una dimensione alta di classifica e di campionato, dandogli la consapevolezza di poter dire la propria da protagonista in un campionato più avvincente che mai.

Alessandro Burin

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