Ultima in casa. Salvo appendici. La missione è una e una sola. Fare risultato per evitare di ridursi all’ultima a Crema per centrare la salvezza. Quindi, tutte le fiches sul tavolo per la sfida tra 48 ore con il Mantova (sabato ore 14.30, stadio “Speroni”). Appuntamento a cui la Pro Patria arriva forte di certezze solo scalfite dalla sconfitta di Salò. E con le ormai congenite beghe societarie a fare da consueta quinta scenica. L’anno passato il sabato di Pasqua fu 0-1 corsaro a Lecco mentre l’ultima volta che i biancoblu hanno giocato in casa nella medesima collocazione prefestiva finì 4-1 sulla Sanremese (23 aprile 2011). Va da sé, gesti apoplettici sdoganati.       

Vietato ai maggiori di 14 anni. Questa è roba da gggiovani. Sabato i primi 10 ragazzi Under 14 possessori di un biglietto nel Settore Distinti e che entreranno allo stadio indossando una sciarpa, un cappello, una maglietta o qualsiasi accessorio colorato di biancoblu verranno premiati dalla mascotte Il Tigrotto 1919 con un pallone firmato da tutti i giocatori della Prima Squadra. Iniziativa a cura dell’Ufficio Comunicazione della Pro Patria e dell’Associazione Tigrotto per Busto

Polenta e Bruccini. Beppe Galderisi out, Maurizio Lauro (di nuovo) in. Come cambierà il Mantova? Impossibile azzardare risposte. Ma è chiaro che 8 sconfitte nelle ultime 13 gare impongono un cambio di passo ben oltre il ribaltone in panca. Già nelle ultime settimane aveva fatto capolino (peraltro con pochissimo successo) un prudente 3-5-2 ad emendare il precedente 4-1-4-1. Come nello 0-2 di domenica con la Pergolettese occorso con Marone tra i pali; Pedrini, Checchi, Milillo e l’ex Panizzi (uno degli “spostati” da Reggio nel 2014/15) in difesa; Gerbaudo e l’altro ex Mirko Bruccini (in biancoblu 6 stagioni con 153 presenze, 16 reti, una B mancata nel 2009, una retrocessione l’anno dopo e una promozione nel 2013) in mediana; Guccione, Paudice e Silvestro alle spalle di Monachello in avanti.

Mantua l’appellar senz’altra sorte. Citare Dante fa sempre figo. E il sommo poeta viene in soccorso per la sinossi di una sfida che non è una classica (41 precedenti in campionato, nessuno in A e 4 in B), vanta premiére datata 10 ottobre 1926 (0-2 a Mantova con doppio Colombo I) e buco di 32 anni prima del successivo rendez-vous. Nel complesso, netta prevalenza biancobandata: 17 vittorie a 10 con 14 pareggi (parti invertite 7 a 5 con 8 pari a Busto). Alla contabilità vanno sommate 3 sfide di Coppa Italia con una vittoria tigrotta, 2 mantovane e un passaggio del turno per parte. All’andata 0-0 al “Martelli” (11 dicembre). L’ultima volta allo “Speroni” (30 aprile 2016) fu una beneficiata virgiliana (0-3) mentre per trovare l’ultimo successo biancoblu bisogna andare a ritroso di quasi un decennio (5-2 l’11 novembre 2012).

No grazie, il rosso mi rende nervoso. Pasquale Di Sabatino! Chi era costui? L’unico giocatore espulso (per doppio giallo), dall’arbitro Davide Di Marco di Ciampino nelle sue 32 gare dirette in Serie C. Per la cronaca, in un Carpi – Fano 2-0 del 20 ottobre 2019. Del tipo, non esattamente un habituè del cartellino rosso. Il fischietto laziale (designato per sabato con gli assistenti Santino Spina di Palermo e Antonio Caputo di Benevento e il quarto ufficiale Davide Albano di Venezia), è un terzo anno in categoria con bilancio filocasalingo (12 successi interni, 8 esterni e 12 pareggi). A seguire selezione di precedenti specifici.

17 dicembre 2017  Clodiense – Mantova  0-2
1 dicembre 2019  Renate – Pro Patria  1-1
28 novembre 2021  Mantova – Renate  2-2      

Ma mi faccia il piacere! Bookies mediamente orientati sull’1 con vittoria bustocca bancata a 2.20, pareggio a 3.00 e successo virgiliano a 3.10. Quote ovviamente influenzate da campo di gioco, inerzia e 3 punti di gap in classifica.                              

Giovanni Castiglioni

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