L’Alcione accusa, la Varesina risponde. Quisquillie social, sfociate in un comunicato ufficiale da parte delle Fenici che, dopo essere state attaccate dall’Alcione sui propri canali social con un post al termine della partita vinta dai milanesi per 4-0, hanno deciso di prendere una posizione netta in merito alle accuse di antisportività addossatele.

La partita incriminata è quella di domenica scorsa, 13 novembre, quando l’Alcione, dopo aver battuto nettamente i rossoblù, si è lasciato andare ad un post sui propri canali social nel quale denunciava atteggiamenti offensivi ed antisportivi di alcuni giocatori della Varesina: “Grande vittoria contro la Varesina che non solo ha perso in modo netto commettendo falli inutili e cattivi a risultato acquisito, ma peggiorando il tutto durante e a partita conclusa con atteggiamenti offensivi ed antisportivi di alcuni giocatori. Spiace che una società seria e gestita da persone di valore, venga “sporcata” da 3/4 soggetti che, per cultura ed educazione, non hanno nulla a che fare con la stessa. Purtroppo, qualche avvisaglia di quanto accaduto ieri, si era già visto ad agosto in un “allenamento congiunto”: durante la partita un giocatore avversario a palla lontana, colpi? il nostro centrale Venturini con un colpo al volto, mandandolo all’ospedale per l’applicazione di 6 punti all’arcata sopraccigliare. Per rispetto della società Varesina e della sua proprietà, che prese subito le distanze dal brutto gesto del proprio tesserato, decidemmo di non rimarcare quell’episodio attraverso comunicati o denunce. Una domenica in cui è andata in scena anche il match Alcione-Varesina 2007 che ha preceduto questa imbarazzante pagina sportiva. Un 4-4 spettacolare, con tutti i ragazzi usciti dal campo tra gli applausi del pubblico presente sia di casa che ospite. Andiamo avanti e ricordiamoci soprattutto di questa!

In risposta a questo comunicato la Varesina ha deciso di prendere una posizione ufficiale con un comunicato stampa che recita:

“Lezioni di comportamento?
No grazie. Non ci piace intervenire in questo modo, pubblicamente, per gestire situazioni che dovrebbero restare circoscritte al campo e al momento partita.
Ma siamo stati attaccati gratuitamente, PUBBLICAMENTE senza senso, dopo una sonora e meritata sconfitta contro la società Alcione.
Società a cui non è bastato evidentemente vincere e sbeffeggiarci, ma che ha anche voluto rimarcare il comportamento di alcuni nostri tesserati in campo con un post Instagram di davvero scarsa utilità ed efficacia.
Un post che viene brutalmente smentito dal comunicato della Lnd con annessa multa alla Società Alcione, che rimarca come persone non identificate, MA RICONDUCIBILI ALLA SOCIETÀ, non presenti in distinta, abbiano sostato per l’INTERA DURATA DELLA GARA, nello spazio antistante gli spogliatoi inveendo CONTINUAMENTE nei confronti del portiere della squadra avversaria.
Ecco, siamo stati invitati a imparare a perdere, siamo stati accusati di caccia all’uomo, in situazioni di gioco viste e sanzionate dalla terna arbitrale, perché in una partita succede. Ci sono falli, anche di frustrazione, che fanno parte del contesto emotivo di una partita, e, se gravi, sono sanzionati. Anche noi abbiamo ricevuto qualche colpo proibito: azione di gioco, spregevole magari, ma vista e sanzionata.
Abbiamo avuto tifosi avversari che a fine gara ci hanno ricoperto di insulti e improperi a pochi passi dai nostri spogliatoi, che sbattevano contro le porte d’ingresso di una recinzione addirittura aperta, senza controllo di sicurezza da parte di nessuno.
Abbiamo perso 4-0 e siamo andati a casa in silenzio, ma qualcuno ha voluto parlare a sproposito attaccando i nostri tesserati e costringendoci a contro ribattere.
Sperando di aver messo fine a questa inutile diatriba”.

Redazione

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