Finalmente ci siamo: domani al “Franco Ossola” andrà in scena il match più atteso della stagione anche se Ezio Rossi, dall’alto della sua esperienza, descrive Città di Varese – Novara come “Una partita importante, ma pur sempre uno dei 38 match stagionali“.

Il Novara costruito da Giuseppe Di Bari (che ha poi lasciato la società) è sicuramente la corazzata di categoria, costruita con investimenti importanti e mirati che sul campo stanno rendendo al massimo. “Viaggiano a una media di oltre due punti a partita – conferma il mister – e alla vigilia si potrebbe parlare di partita impossibile, ma so bene che il calcio dà una possibilità a chiunque: ce la giocheremo alla pari consapevoli che anche loro potranno temerci“.

Dopo Fossano la squadra si è ritrovata alle Bustecche per preparare la sfida di domenica nel migliore dei modi e Rossi si compiace dell’atteggiamento dei suoi: “Sappiamo cosa fare dal punto di vista caratteriale: si vince in un modo o in un altro, ma serve lucidità e capacità di viaggiare sulla soglia della tensione nervosa senza superare quel limite che ci porterebbe a sprecare energie fisiche. Ho avuto la fortuna di crescere in un settore giovanile che già negli anni 80′ faceva leva sul training autogeno prima di entrare in campo: lo spreco di energie nervose è uno spreco di energie fisiche. Poi ovviamente serviranno le famose tre “C”: cuore, cervello e… fortuna“.

Lucidità che forse era mancata nel quarto d’ora finale della gara d’andata. “Né noi né loro eravamo la squadra che siamo oggi – precisa Rossi – ma quelle disattenzioni erano costate care. Subire il gol del pari in dieci uomini perché Premoli era uscito per un taglio alla testa invece di mettersi per terra è stata una cosa che non ho mai visto in carriera e, dopo l’1-1, abbiamo subìto la pressione del pubblico che li ha spinti alla vittoria. Mi auguro che domani le cose si invertano e sia l’Ossola a darci la carica: ho sempre sentito parlare bene di Varese da questo punto di vista e mi piacerebbe vedere lo stadio gremito. Già avere duemila persone sarebbe un bel segnale per la squadra, per la società e per la città: ci tengo a ringraziare chi ci ha sempre seguito fin qui e mi auguro di iniziare a ringraziare molte più persone perché questo gruppo se lo merita, questa squadra è da Varese”.

Sulla formazione Rossi non si sbilancia troppo: “Ho le idee chiare e in spogliatoio ho detto che inizieremo con undici giocatori per andare in vantaggio e ne entreranno altri cinque per vincere la partita. Farò delle scelte che i ragazzi devono capire: so che tutti vorranno giocarla, così come sanno che chi entrerà sarà ancor più decisivo dei titolari. Mancheranno Leo Baggio e Battistella; ciò significa che due giocatori dovranno andare in tribuna ed esser costretto a mandare in tribuna un paio di elementi di questo gruppo mi da molto fastidio”.

Inevitabile chiedere al tecnico biancorosso come si ferma il trio Gonzalez-Alfiero-Vuthaj, e la risposta di Rossi fa già intendere quale sarà il leitmotiv della partita: “Per fermare quei tre dovremo essere bravi noi davanti. Attaccanti e centrocampisti dovranno lavorare per non fargli arrivare palloni, o comunque farglieli arrivare male, poi sarà questione di centimetri: se al Fossano ci siamo concessi il lusso di lasciare 50centimetri di spazio, domani ne dovremo lasciare molti meno. La nostra forza riguarderà il modo di difendere a livello di squadra. Credo che la partita sarà molto rognosa all’inizio ma – conclude Rossi -, con il passare dei minuti, diventerà più bella: vedremo un Varese di sostanza che nel finale tirerà fuori la qualità“.

Nell’ultima frase ci potrebbe essere un indizio di formazione? Rossi non si è sbilanciato in merito, anche se dovrebbe essere certo il pacchetto offensivo con Piraccini alle spalle di Mamah e Di Renzo (occhio però alle quotazioni di Pastore). Foschiani e il rientrante Tosi sugli esterni con in mezzo D’Orazio e Disabato (a meno che la qualità da inserire a partita in corsa non sia proprio quella del capitano, dando spazio all’inizio a Premoli). Dietro si dovrebbe rivedere il trio Mapelli-Monticone-Parpinel davanti al confermatissimo Trombini. Sarà però Ezio Rossi a sciogliere ogni dubbio domani alle ore 14.30.

Matteo Carraro

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