L’Antoniana riparte dai giovani e prova a spingere sull’acceleratore per dare vita ad un settore agonistico di assoluto spessore.
Dopo l’ennesima annata così così, che ha visto ottimi risultati nell’attività di base e meno traguardi raggiunti nelle categorie agonistiche, culminate dalla retrocessione della prima squadra in Seconda Categoria, i bustocchi scelgono per l’ennesima volta di puntare sui giovani e si affidano ad una figura esperta qual è Fabrizio Cerana. L’ex Como e Castellanzese, fra le altre, sceglie l’esperienza giallorossa per mettere a disposizione tutta la sua esperienza provando a rilanciare l’intero settore. 

Lo scopo primario è quello di dar vita ad un progetto a lungo termine per poter creare un bacino a cui potrà attingere la prima squadra, che anche il prossimo anno verrà allenata da mister Senziani, e dar vita così ad un ricambio generazionale, ad una formazione giovane che nel tempo avrà modo ci crescere e formarsi; lo scopo secondario, invece, coinvolge la collaborazione con la Pro Patria che prosegue senza sosta, offrendo possibilità di sbarcare nel mondo biancoblù: già a partire dagli open day non mancherà la presenza di trainer qualificati per tenere d’occhio tutti i giovani atleti. 

Faccio l’allenatore o il responsabile di settori giovanili dal 1981, ho girato parecchio ed accumulato esperienza, a novembre ricevo una chiamata dal mio amico mister Senziani che mi propone questa opportunità, nemmeno il tempo di dire sì e di mettere piede in via Ca’ Bianca che mi avevano già affidato la squadra juniores; siamo in un periodo in cui è difficile lavorare con i settori giovanili, si sta smarrendo l’amore per il calcio e tanti ragazzi si ritrovano al campo perché viene l’amico, perché a casa si annoiano o perché spinti dai genitori, ci sono tanti fattori che intervengono in questo senso ma io tendo sempre a ricordarmi e ribadire qual è il mio compito ovvero impartire un’educazione sportiva calcistica a tutti i tesseratiha commentato Fabrizio Cerana.

Come avete deciso di lavorare qui all’Antoniana?
Si lavora sulla base degli obiettivi che ci si pone, puoi lavorare per vincere tutti i campionati oppure per tirar fuori uno o più giocatori buoni e a quel punto dei risultati te ne freghi, io personalmente ho proposto un’idea nuova ovvero quella di non lavorare per annate ma di creare due squadre di giovanissimi e due squadre di allievi A e B, dove inserire in una i ragazzi più pronti e nell’altra quelli un po’ meno pronti, ovviamente lavorando in allenamenti congiunti, con il campo diviso a metà ed i mister a distanza ravvicinata, a mio avviso questo metodo incentiva e porta ad una soddisfazione più ampia”.

Capitolo allenatore: anche il prossimo anno sarai il tecnico della Juniores, come vi state muovendo?
Anche in questo caso vogliamo credere in un progetto a medio-lungo termine, ed è per questo che abbiamo deciso di abbinare i 2002 – 2003 alla prima squadra e di fare la juniores con i 2004 – 2005, è ovvio che all’inizio saranno batoste, giochi con atleti più grandi, i risultati arriveranno col tempo, ma siamo certi che nel giro di qualche anno renderemo questi atleti pronti ad approdare in prima squadra, magari non all’Antoniana, magari in altre categorie, con la maturità necessaria per fare il salto”.

Mariella Lamonica

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