Finisce con una sconfitta per 100-108 la sfida d’altissima classifica della Pallacanestro Varese contro la Virtus Bologna. Andiamo a vedere i voti di serata in casa biancorossa.

Ross 6: La sua criptonite questa sera ha un nome ed un cognome e si chiama Nico Mannion. Con il play azzurro in campo Colbey ci capisce poco, anzi, pochissimo, sia in attacco che in difesa. Un rebus indecifrabile per il prodotto di Pepperdine University, che però Scariolo toglie dal campo per molto tempo, dando la possibilità a Ross di riprendere il filo del discorso fino a metà quarto quarto, quando il play rosso di capelli torna in campo e ripetendo la storia scritta fino a quel momento. Per Ross qualche scelta frettolosa e lettura sbagliata ma alla fine saranno 19 punti con 6 assist, come a Verona, silenzioso ma concreto in fin dei conti.
Woldetensae 7: Fronteggia al meglio un mostro sacro come Milos Teodosic, in attacco come in difesa. Si carica la Pallacanestro Varese sulle spalle, offre soluzioni da due e da tre punti, in penetrazione così come in arresto e tiro. Continua nel suo ottimo momento di forma e questa per Varese è la risposta migliore.
De Nicolao 5.5: Ha il difficile compito di arginare le giocate di Teodosic e Mannion. Cerca come al solito di guidare i compagni in una partita che viaggia su ritmi altissimi. Coglie una tripla pesante per il -8 varesino a due minuti dalla fine ma ne sbaglia una aperta più pesante che avrebbe potuto avvicinare i suoi a -5 a un minuto dal termine.
Librizzi 6.5: Carattere e qualità per il 13 biancorosso che lotta colpo su colpo contro Pajola, mettendo in grande difficoltà il play bianconero. In difesa non concede un centimetro, non si spaventa di andare in adeguamento anche sui lunghi delle V Nere e trova una tripla che infiamma tutto il Lino Oldrini.
Ferrero 5: Non riesce ad incidere nel match, in attacco sbagliando tutte le conclusioni a sua disposizione, tra cui due liberi a fine terzo quarto in quel momento pesanti e in difesa, dove soffre atletismo e fisicità del duo Mickey – Cordinier.

Brown 8.5: 27 punti, 7 rimbalzi, 4 recuperi, 4 assist e 38 di valutazione. I numeri non sempre dicono la verità sulla prestazione di un giocatore ma in questo caso sono quanto mai esplificativi della prova del 22 biancorosso. In difesa ha il compito di marcare Teodosic, sui cui viene subito affibiato come si fa con un francobollo su una cartolina ma per Markel questo compito è puro godimento. Per lui il livello della serata è assolutamente normale, da Eurolega, come il suo valore. Cresce con l’aumentare della propia intensità ed efficacia difensiva, non si arrende mai, guida i compagni con qualsiasi soluzione: da tre, da due, schiacciata, tap-in, tutto. Insomma, un’altra prova totale per lui.
Caruso 5.5: Prima insufficienza dell’anno per Willie che fatica moltissimo nella lotta sotto le plance contro Jaiteh e Camara. Non riesce ad offire la solita pericolosità offensiva ma aumenta il numero dei rimbalzi conquistati: 5, il dato più alto da inizio stagione.
Owens 6: Inizia molto bene mettendo in difficoltà Jaiteh con il suo atletismo e la sua esplosività. Mostra le solite lacune difesnive e di gestione della palla, ha però il merito di lottare sempre su ogni pallone ed il momento di crescita viene confermato.
Johnson 7: Prova solida e concreta di “Nino” che oscilla tra il dover dare nel pitturato il peso mancante di Reyes e il cercare in attacco di tenere sempre alti i giri di una manovra, quella biancorossa, che spesso passa da lui, soprattutto nei primi due quarti. Gestisce al meglio la situazione falli, evitando così di lasciare i compagni in grandissimo debito di risorse ed ossigeno nell’ultimo quarto. Offre il solito contributo a livello di presenza e di fisicità e commette meno peccati di presunzione rispetto all’ultima uscita con Verona. 18 punti e 4 rimbalzi per lui, bravo JJ.

Alessandro Burin

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