La Castellanzese cade contro il Caravaggio ma festeggia fra le mura amiche una salvezza che sembrava impensabile a fine girone d’andata.

La sala stampa

Asmini (DS Castellanzese): “Non so se festeggiare in disco o fare una flebo. Campionato più difficile dei precedenti. All’andata ho sbagliato più cose, dato che la squadra la faccio io. Ci siamo raddrizzati, 32 punti nel ritorno è risultato impensabile. Nelle condizioni di oggi meno male che eravamo già salvi: avevamo diverse emergenze in difesa. Grazie a tutti: dalla fisioterapia determinante, a Campolongo, Morandi, Cagnola, e tutti quelli che orbitano attorno alla Castellanzese e soprattutto grazie ai tifosi. Come tifo si è creato qualcosa di bello e impensabile”.

Cotta (all. Castellanzese): “Autostima, convinzione, forza mentale, reazione. Abbiamo ricostruito giorno per giorno. Abbiamo dovuto lavorare su testa dei giocatori. Con lo ro disponibilità abbiamo trovato equilibrio che ci ha fatto recuperare. Serviva il famoso filotto. Più momenti inguaiati, ma la capacità è stata quella di continuare. Oggi va fatto plauso a società in primis, allo staff medico, a squadra e tifosi. Nella figura sanitaria abbiamo in Fabio un valore aggiunto, è componente importante. Pressioni interne non ci sono state, quelle esterne non esistono. Per rispetto e carica che ci hanno dato siamo noi che dobbiamo ringraziare loro, i tifosi”.

Le pagelle

Cincilla 6: giornata difficile ma cerca sempre di rispondere presente; forse sul primo gol poteva fare qualcosa in più, ma gli altri due sono prede impossibili.
Pisan 6: Ibe prima e Brioschi poi non sono di certo clienti facili, ma lui prova ad arginarli in tutti i modi possibili.
Perego 6: in mezzo al campo e sulla fascia fa il suo come al solito. Sufficienza pienissima.
Alushaj 6.5: il capitano dietro mette ordine, e lo fa con la sua solita verve. Va vicinissimo anche al gol, ma il palo gli nega la gioia.
Chessa 7: 21esimo centro stagionale e chiusura perfetta dell’annata per il numero 7 neroverde. What else?
Esposito 6.5: prima in mezzo al campo, poi al centro della difesa. È sempre una garanzia.
Colombo 6: là davanti fa sempre a spallate con tutti. Anche lui va vicino al sigillo, ma Mazzoli glielo nega. (10′ st Raso 6 Sempre geometra là in mezzo).
Ferrandino 6.5: la classe non è acqua e non è mai banale. Opta sempre per la soluzione migliore.
Praderio 6: il 2003 alla sua prima da titolare gioca in maniera pulita. Poche sbavature e compito eseguito bene. (10′ st Mei 6 Mette il turbo sulla fascia)
Piran 6: un po’ in sordina rispetto al solito, ma agganci di qualità.
Mandelli 7: Un leone in ogni zona del campo; trova un gol, glielo annullano. Trova una traversa e poi finalmente la gioia della rete. Intramontabile.

All. Cotta 7: La salvezza era matematica già dalla scorsa settimana, e oggi la squadra non ha mollato un centimetro. Chapeau!

Martina Crosta

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