La Castellanzese cade in casa contro il Ponte San Pietro per 3-2 dopo una partita combattuta fino all’ultimo. vediamo i voti e le parole dei protagonisti del match.
SALA STAMPA
Cotta (all. Castellanzese): “Una partita dove è mancato un pizzico di attenzione in più. Siamo tornati un po’ indietro e abbiamo pagato. Abbiamo creato molto, non ricordo una patata di Cincilla eppure commentiamo un 2-3. Non possiamo permetterci di regalare qualcosa di troppo all’avversario perdendo le marcature. L’assenza di Chessa con il Sangiuliano sarà un momento di grande responsabilità per tutti. La sconfitta di oggi arriva contro una diretta rivale, probabilmente la squadra più blasonata mette più timore e la squadra ci mette poi attenzione. Ma a calcio giocano tutti“.
LE PAGELLE
Cincilla 6: Non compie grandi parate ed è praticamente incolpevole sui gol subiti.
Compagnoni 6: Trova il gol che vale il vantaggio neroverde, ma nella ripresa appare un po’ in affanno nella marcatura.
Perego 5.5: Corrente alternata. Diverse giocate interessanti, ma anche tanti buchi eclatanti.
Alushaj 6: Cerca di dare la solita solidità e prova anche qualche ripartenza. La sufficienza è piena.
Micheli 6.5: Il salvataggio di testa sull’incornata di Capelli vale il mezzo voto in più.
Chessa 7: Non è tanto il rigore realizzato ma per tutta la qualità in ogni singola giocata.
Esposito 5.5: Il risentimento che lo costringe a uscire incide sulla prestazione. Non appare brillante come suo solito. (15′ st Mandelli 6 Solita grinta e gol sfiorato)
Colombo 6.5: Il lavoro sporco è sempre il suo marchio di fabbrica. Guerriero. (36′ st Travellini 5.5)
Piran 6.5: Torna ad essere fondamentale sulla sinistra. Grande prestazione sia in fase offensiva che in quella difensiva, dove va spesso a supporto di Acquistapace.
Raso 6: Solito geometra in mezzo al campo, trova sempre la giocata intelligente.
Acquistapace 5: Giornata storta. Non entra mai pienamente in partita e quel rigore concesso pesa come un macigno. (44′ st Nuzzo sv).
All. Cotta 6: Dopo tre vittorie consecutive arriva una battuta d’arresto che lascia tanto, troppo amaro in bocca.
Martina Crosta