Finisce ampiamente prima della sirena dei 40 minuto il 185esimo derby tra la Openjobmetis Varese e l’Armani Exchange Milano. I biancorossi guidati da coach Roijakkers cadono per 95-77, subendo la grandissima fisicità di Milano in entrambe le fasi di gioco, senza riuscire ad invertire un trend fattosi chiaro fin dal primo quarto. Andiamo a vedere i voti di serata.
Beane 5: Dopo l’ottima prova contro Pesaro torna in quel vortice di difficoltà che aveva caratterizzato le sue ultime gare. Non riesce mai a rendersi pericoloso, forzando spesso tiri impossibili e non riuscendo ad accendersi, bloccato dall’ottima difesa meneghina. Si schianta spesso contro il diretto marcatore e finisce per incaponirsi nel palleggio, cercando la soluzione personale che non è mai un’ottima idea stasera. Anche in difesa subisce la corsa e la velocità di circolazione di palla degli esterni in maglia Olimpia. Nei minuti finali migliora notevolmente il suo score chiudendo a quota 14 punti, 10 dei quali segnati però ormai a risultato acquisito per Milano.
Woldetensae 7: Anche stasera il migliore di Varese. Parte a rilento come tutta la squadra, poi si accende e non si ferma. E’ il vero faro offensivo dei biancorossi, capace di offrire diverse soluzioni in una fase offensiva in grande difficoltà. Non solo tiro da tre punti ma anche penetrazioni centrali efficaci, che gli permettono di chiudere con 18 punti in 26 minuti.
Sorokas 6: Serata difficilissima la sua contro Tarczewski, Biliga e seppur per poco Melli, che dominano il pitturato in lungo ed in largo. Nonostante tutto il 9 biancorosso ha la grande capacità di costruirsi opportunità con la specialità della casa, ovvero i rimbalzi offensivi, da cui trae linfa preziosa per segnare in tap in. Torna a colpire anche dall’arco e dalla media e questa è sicuramente un’ottima notizia in vista di Brindisi.
De Nicolao 6: E’ vero, conclude con zero punti a tabellino, sbagliando tanto, forse troppo e mettendo in luce quello che è ad oggi il suo vero punto debole: la prolificità offensiva. E’ anche vero però che chiudere con 7 assist e 4 rimbalzi, in una partita complicata come quella di stasera, è sintomo di ottima forma mentale e per colui che è designato ad essere il cervello della squadra, non può che essere un’indicazione positiva.
Vene 5: Non era al meglio è si è visto. Fatica a reggere l’urto fisico di Datome e compagnia e nemmeno la sua arma principale, ovvero il tiro, stasera lo assiste.
Reyes 5: Appare subito in netta difficoltà atletica contro il dinamismo e la fisicità meneghina, soffrendo molto nella lotta a rimbalzo e non riuscendo praticamente mai a correre in contropiede. Mostra qualche segnale di ripresa con lo scorrere dei minuti ma anche per lui non si può certo parlare di una serata felice.
Librizzi 6.5: Inizia in quintetto e ci rimane per praticamente tutto il primo quarto. Gioca ormai come un elemento imprescindibile di questa squadra e nonostante lo scarto fisico evidente, riesce a mettere in difficoltà il Grant o l’Hall di turno, che devono sudare per poter passare dalle sue parti. Segna 4 punti ed in generale mostra una sicurezza nei propri mezzi ed in quello che fa che è sintomo di grande maturità.
Virginio 6.5: Entra in campo e capitalizza subito tutto quello che gli passa dalle mani, a differenza di qualche altra volta in cui il tiro da tre proprio sembrava non volesse entrare. Si prende la scena con qualche tripla, chiudendo con 9 punti in 8 minuti che sul parquet del Forum non è roba proprio da tutti i giorni.
Ferrero 6: Rientrava dall’influenza e non era al massimo della forma. Si mostra però subito deciso e concentrato, non sottraendosi alla “lotta” fisica contro Mitoglu e Tarczewski, cercando di aiutare i compagni nella sfida spalle a canestro che è stato uno dei punti chiave della gara.
Caruso 5: Fatica moltissimo nella lotta sotto canestro, portato letteralmente e scuola dai centri milanesi. Offre pochi spunti di riflessione, se non quello che il potenziale c’è ma ad oggi è ancora tutto da esprimere.
Alessandro Burin