Poulter 6.5: è una gara difficile per tutti, anche per lei, che forse pecca qualche scelta, soprattutto sul finale, ma che comunque riesce sempre a rifornire le sue attaccanti con palloni puliti. Si toglie lo sfizio di fare 2 punti, di cui uno da ace.

Mingardi 6: è un po’ intermittente nel corso del match, non sul piano della grinta, sempre indiscutibile, quanto sul piano dell’efficacia, avrebbe potuto fare meglio in alcune palle risultate pesanti nell’economia del match. Alla fine i punti sono 15 con il 38%, di cui un muro ed un ace.

Stevanovic 6: la capitana prova a più riprese a scuotere le sue e lascia il segno in otto occasioni (43%), quando di fronte hai Egonu & co i duelli a rete sono sempre agguerritissime, non sempre ne esce vincitrice, ma si toglie comunque la soddisfazione di murare Egonu in un momento delicato del terzo parziale, peccato non sia servito ad allungare la gara.

Olivotto 6: parte bene nel primo set dove confezione 4 dei 6 punti totali, si spegne un po’ nel corso del match uscendo troppo in fretta dalle giocate che contano, quelle dove spesso lei stessa si esalta. Alla fine i punti sono 6 (55% di cui un muro), forse avrebbe meritato qualche chance d’attacco in più.

Bosetti 6: il muro su Egonu fa sobbalzare il palazzetto, ma la sua prova è una rincorsa continua. 2 punti, ed il 42% di ricezione (42% anche di perfetta) portano coach Musso a preferirle occasionalmente Ungureanu, anche nel bollente finale di terzo set.

Gray 6: alla fine il tabellino dice 11 punti (34% di cui un muro), Poulter la cerca tantissimo (29 volte) lei c’è ma fatica a pungere. Non male la ricezione (60% di positiva e 42% di perfetta), è spesso bersaglio degli attacchi veneti. Tre errori anche al servizio, “troppi” in una gara in cui i dettagli hanno avuto un peso specifico.

Zannoni 6.5: onestamente chiederle di più non era possibile. Quanto picchia Conegliano è risaputo, lei dimostra coraggio e personalità, soprattutto quando i due metri di Egonu (più elevazione) alzano un’ombra che potrebbe spaventare un po’. Si esalta in alcuni salvataggi, peccato che le farfalle non sempre riescano a renderli produttivi.

Ungureanu 5.5: chiamata in causa da Musso per alzare i centimetri dell’attacco, la farfalla numero 19 non trova il bersaglio grosso. Servita 5 volte non riesce a scalfire la difesa di Conegliano, pesa poi quel muro negli ultimi scambi dove sostanzialmente si chiude il match. Peccato, avrà altre chance per rifarsi.

MVP Egonu 8: anche questa volta la sensazione è che arrivi da un altro pianeta. 29 punti in tre set sono un bottino che si fa fatica pure a spiegare, quando accelera non si riesce nemmeno ad accorgersene per tempo, è già andata a segno e sta già pensando al prossimo colpo. L’E-work Arena applaude una campionessa incredibile.

Mariella Lamonica

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