Nonostante il Legnano domenica sia uscito sconfitto dal campo della Casatese, tra i migliori nelle file lilla è risultato ancora una volta Marco Di Lernia. Il regista classe 1993 è stato sfortunato protagonista nel gol che ha sbloccato la partita, col pallone che è transitato anche tra i suoi piedi nel batti e ribatti che ha preceduto la rete di Isella, ma nel complesso ha confermato l’ottima impressione già destata contro la Brianza Olginatese. Con oltre 250 partite in Serie D alle spalle e 37 gol realizzati, la sua esperienza nel gestire i palloni più delicati sarà fondamentale per battere l’agguerrita concorrenza nella volata playoff, a partire dal big match del Mari col Desenzano.
A Casatenovo avete offerto una buona prestazione ma non sono arrivati punti. Ora col Desenzano è fondamentale reagire subito.
“Domenica siamo stati sfortunati, abbiamo subito un gol rocambolesco dopo pochi secondi della ripresa e un minuto più tardi abbiamo colpito una traversa con Bingo. Poi abbiamo continuato a creare occasioni ma non siamo riusciti a segnare. Ora ci aspetta il Desenzano Calvina: sarà una bella sfida, anche loro avranno il dente avvelenato”.
L’ultima giornata ha permesso al Sangiuliano di allungare ulteriormente in testa, però ha reso ancora più incerta la bagarre per entrare nelle prime cinque posizioni.
“Si, il Sangiuliano ormai è lontano. Anche se mancano undici partite dovrebbero perderne almeno tre per far rientrare le inseguitrici. Per i playoff invece siamo tante in corsa, anche la Casatese vincendo con noi domenica è tornata in lizza ed è una squadra forte. Il Brusaporto ha fatto una striscia incredibile di vittorie quindi non si può sottovalutare. Mi sorprende in negativo invece la Virtus Ciserano Bergamo, perchè l’ho vista davvero bene ma non sta raccogliendo molti punti”.
Prima di quest’anno hai sempre giocato nel Girone A. Che differenze stai notando tra i due raggruppamenti?
“In questo girone ci sono campi migliori e si cerca di giocare più a calcio, costruendo spesso dal basso, mentre nell’A si tende di più a metterla sul piano fisico. Poi qui sono quasi tutti derby: a parte Sona e Breno che sono state trasferte lunghe, le altre sono relativamente vicine. Manca soltanto il Varese”.
In carriera hai segnato già 37 reti in poco più di 250 partite in Serie D, però quest’anno stai andando a segno meno del solito. Vivi come un peso quest’astinenza dal gol?
“Un po’ mi manca perché segnare è sempre bello. Però insieme agli altri centrocampisti sto facendo più lavoro di copertura come chiede il mister. L’importante sono i risultati di squadra e che riusciamo a centrare gli obiettivi, se poi verranno anche i gol meglio”.
Il tuo ruolo è sempre molto delicato e lo è stato in particolare nelle ultime giornate, con l’emergenza in difesa che vi ha imposto di dare ancora maggiore copertura alla linea arretrata. L’intesa con Confalonieri sembra ottima visto che formate una grande coppia in mezzo al campo.
“Confa per me è un giocatore fortissimo nel suo ruolo e credo che nei prossimi anni potrà diventare uno dei più forti della categoria, se non addirittura fare il salto nei professionisti. Qualitativamente è molto bravo, fisicamente ci sta e non si tira mai indietro nei contrasti, davanti può dire la sua infatti ha segnato già tre gol. Con lui mi sto trovando molto bene”.
Dopo nove stagioni in D non senti la mancanza di una chiamata dalla Serie C?
“Il desiderio di fare il salto c’è sempre, però mi piacerebbe farlo vincendo un campionato. Sono stato in lotta un paio di volte, prima a Borgosesia ma abbiamo perso uno spareggio col Cuneo, poi a Casale ma è scoppiata la pandemia. Legnano per storia e blasone è la piazza più importante dove sono stato, quindi riuscire a vincere in lilla sarebbe il top. Poi qui c’è una tifoseria incredibile: ci hanno seguito anche a Breno di mercoledì, magari prendendosi dei permessi al lavoro. Sono la nostra arma in più ed è normale che arrivi qualche critica quando i risultati non ci sorridono, fa parte del gioco”.
Alex Scotti