Il solo annuncio dell’attesa conferenza stampa al Welcome Hotel di Legnano faceva presagire novità importanti e le parole del presidente Munafò non hanno tradito le aspettative: Raffaele Ferrara è il nuovo direttore sportivo del Legnano. Si sblocca così l’impasse che ha visto i lilla fermi sul mercato in questi primi giorni di giugno. Entro fine settimana, assicurano, verrà deciso anche il nuovo allenatore.

“Essere il presidente del Legnano mi riempie d’orgoglio, oggi ancora più degli altri anni”, esordisce Giovanni Munafò. “Ringrazio tutta la società, dai vertici fino ai volontari, per essermi stati sempre vicino e aver contribuito a consolidare il club. Questo significa che stiamo lavorando bene, aldilà dei risultati sportivi che sono comunque arrivati. I playoff erano il nostro obiettivo e l’abbiamo raggiunto nel migliore dei modi, arrivando secondi nonostante alcune difficoltà logistiche che ci hanno costretto a giocare a Caronno ad inizio stagione e a Pero e Castellanza le ultime partite. Sappiamo che c’è questa problematica legata al Palio e la rispettiamo perché è un evento importantissimo per la città, purtroppo però le conseguenze le paghiamo noi. Abbiamo conquistato la maggior parte dei punti in casa perché, nonostante il terreno non perfetto, chi viene al Mari sente l’importanza dello stadio”.

Il numero uno analizza poi alcuni aspetti societari: “Oggi il Legnano conta circa settanta sponsor che credono nel nostro progetto. Ci sono società professionistiche che non hanno il nostro appeal. Stiamo crescendo in maniera intelligente facendo entrare nel club tutte persone del territorio appassionate al calcio, che ci dedicano tanto tempo anche togliendolo alle loro famiglie. La struttura societaria resterà invariata anche l’anno prossimo, con Nazareno Tiburzi e Alberto Tomasich come vicepresidenti e Francesco Focone nel ruolo di direttore generale”.

La dirigenza del Legnano al gran completo con al centro il presidente Giovanni Munafò

Guardando al futuro, ecco l’atteso annuncio: “Abbiamo anticipato un po’ questa conferenza, che solitamente facciamo a luglio, per presentare nuove figure che rafforzeranno la società: Raffaele Ferrara, nuovo direttore sportivo, grande conoscitore di calcio e che avrà la totale libertà decisionale nell’ambito tecnico del Legnano; Roberto Simonini, persona che sono veramente orgoglioso di avere con noi e che potrà darci una grossa mano. Per il momento entra come amico e come sponsor, ma col tempo il suo ruolo potrà anche cambiare. Le nostre porte sono sempre aperte, è più una scelta sua che nostra”.

Tra le novità ci sarà anche una maggior visibilità sui social: “Andremo ad inserire alcune figure per potenziare questo aspetto che oggi è fondamentale”. Sui tifosi: “Con loro ho un ottimo rapporto e li capisco, limitatamente a quello che dev’essere un rapporto costruttivo e non distruttivo. Noi abbiamo la responsabilità di ambire al salto di categoria, un percorso tortuoso che proveremo a raggiungere. L’ultima volta che il Legnano è stato in Serie C ha fatto male calcio e poi è rimasto senza per otto anni. Noi vogliamo crescere piano piano con le persone giuste. Rispetto i tifosi e li ringrazio perché, anche in un momento difficile tra covid e crisi economica, sono stati vicini alla squadra. Invito tutti i legnanesi a vedere meno Milan, Inter o Juve e sostenere maggiormente la squadra della loro città”.

Non mancano le novità anche riguardo lo stadio: “Vi anticipo che il prossimo anno ci sarà la possibilità di vedere con un solo abbonamento più sport a Legnano. Vogliamo coinvolgere sempre più persone perché vedere il Mari con 500 spettatori non è bello. Prima del Covid avevamo registrato un incremento di pubblico, poi le restrizioni non hanno aiutato. Bisogna riportare le persone ma soprattutto i figli allo stadio, per dare una continuità ed insegnare ad amare la squadra della propria città. Il primo anno che siamo tornati in Serie D abbiamo fatto venire dei tecnici da Firenze per una valutazione su quanto servirebbe per mettere l’impianto a norma per la Serie C. Secondo me l’Amministrazione Comunale può venirci incontro in questi lavori e credo che la disponibilità da parte loro ci sia”.

“Ancora non sappiamo se verremo inseriti nel girone A o B”, conclude il presidente Munafò. “Il Legnano dev’essere pronto in qualsiasi caso. Poi, se mi chiedete una preferenza, vi dico che mi piacerebbe stare nel girone A perché credo ci siano società più importanti e vicine alla nostra realtà. Tuttavia non credo ci siano differenze a livello di difficoltà e noi ci faremo trovare pronti”.

Il ds Raffaele Ferrara smentisce i rumors che l’hanno visto vicino ad altre società nelle ultime settimane, su tutte la Pro Sesto: “Un mese e mezzo fa mi sono incontrato col presidente e ho preso l’impegno di venire qui. Ultimamente sono stato contattato da altri club, con cui ho parlato e che ringrazio, ma ho sempre voluto mantenere la parola senza farmi influenzare da altri discorsi. Entro il prossimo fine settimana decidiamo il nuovo allenatore, al momento ci sono in ballo due o tre nomi (il più vicino sembra sempre l’ex Sanremese Matteo Andreoletti, ndr), e con lui faremo le valutazioni sui giocatori in base al modulo e a dove ritiene di voler utilizzare i giovani. Tra Caronno e Legnano la differenza principale è nella piazza: là si lavora in prospettiva con calciatori più giovani, qui c’è una maggiore pressione per ottenere subito i risultati. L’importante è che la squadra venga supportata e che i nostri tifosi siano un valore aggiunto”.

Alex Scotti

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