Ha alzato un muro nella retroguardia della Vergiatese per tutto il girone di ritorno: alla sua prima esperienza nel campionato di Eccellenza lombardo, Riccardo Lucarino ha disputato una stagione sopra le righe, contribuendo a portare ordine e fisicità nel reparto. Difensore centrale classe 1993, alle spalle vanta diverse esperienze sui campi di Serie D. Per l’immediato futuro, però, non ci sono dubbi: la sua ambizione è restare nel nostro Girone A, che sin dall’inizio lo ha impressionato per la qualità di gioco e il livello di competitività.

Nella scorsa stagione hai formato parte di due diverse realtà. Se dovessi fare un bilancio?
“È stata sicuramente una stagione positiva. Avevo iniziato a L’Aquila, dove avevamo fatto un buon girone di andata, poi a dicembre ho cambiato società e sono passato alla Vergiatese, dove secondo me abbiamo fatto bene, anche se avremmo potuto fare qualcosa in più. Abbiamo perso qualche punto in maniera ingenua, peccando di inesperienza, ma tutto sommato è stato un buon girone di ritorno e mi sono trovato molto bene con i compagni, il mister e la società in generale”.

Dopo le esperienze in Serie D e in altri campionati di Eccellenza, come ti è sembrato il nostro girone?
“È stato un girone molto competitivo, con molta qualità e velocità di gioco. Naturalmente, a confronto con il calcio del Sud Italia, non c’è lo stesso livello di cattiveria agonistica, ma nel complesso è stata un’esperienza molto interessante che ripeterei volentieri“.

La tua intenzione è quindi rimanere nelle nostre zone?
“Devo dire che ho avuto una bella impressione sia del campionato che di molte società, che mi hanno colpito per la loro organizzazione e professionalità. Ammetto che mi piacerebbe provare a confermarmi in questa regione, quindi se si presentasse l’occasione di rimanere a giocare qui, ben venga, perché no?”.

Indipendentemente dalla maglia che vestirai, quale sarà il tuo obiettivo per la prossima stagione?
“Il mio obiettivo è sempre lo stesso: dare il massimo come giocatore e prima di tutto come persona, con impegno e professionalità. Poi, naturalmente, vorrò raggiungere insieme gli obiettivi di squadra, ma a livello personale cercherò di fare qualcosa in più dell’anno scorso, sia in fase difensiva che realizzativa”.

Un gol, comunque, era arrivato, e proprio all’ultima giornata.
“Fare gol è una soddisfazione e un’emozione che non si può spiegare a parole e sono contento di esserci riuscito sia a L’Aquila che a Vergiate, di testa tutte e due le volte. Di solito ne faccio uno all’anno, quindi la scorsa stagione è stata una sorpresa (ride, ndr)“.

Concludiamo con un commento sul prossimo campionato, che sarà più lungo di quello scorso. Tra gli avversari già affrontati, chi ti aveva colpito maggiormente?
“Giocare un po’ di più fa solo piacere e con diciotto squadre il girone sarà ancora più bello. Mi avevano impressionato particolarmente la Vogherese, con la sua rosa molto valida, il Verbano, sorpresa positiva del campionato, ovviamente la Varesina, che ha meritato la promozione, e anche la Sestese, come gioco e organizzazione. Un’altra squadra tosta è stato il Varzi, che contro la Vergiatese al ritorno aveva perso, ma non si può nascondere che abbia fatto un gran campionato”.

Due mesi dopo l’ultima giornata, la voglia di riprendere deve farsi sentire parecchio…
“Sì, non vedo l’ora di ricominciare e vorrei farlo in una società che punta a vincere”.

Silvia Alabardi

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