Un nuovo inizio. All’inizio della terza stagione in Serie D, il Città di Varese si ritrova per presentare il quarto allenatore: un crescendo, a cominciare dalla sfortunata parentesi di David Sassarini ben presto rilevato da Ezio Rossi, che ha portato i biancorossi a raggiungere i piani alti della categoria. Almeno lo scorso anno, quando Gianluca Porro ereditò la panchina lasciata scoperta dal tecnico torinese e condusse il Varese al trionfo playoff di Sanremo.

Sicuramente l’inizio della stagione 2022/23 (una vittoria, due pareggi e due sconfitte) non può essere considerato un bottino soddisfacente per una squadra che ha dichiarato apertamente di voler vincere il campionato. Giusto o sbagliato che sia, l’avvicendamento in panchina che ha portato all’addio di mister Porro dovrà dare una scossa e, ora, Luciano De Paola è chiamato a rispettare quella volontà manifestata a inizio stagione: vincere.

Prima di presentare il nuovo allenatore biancorosso, tuttavia, il presidente Stefano Amirante apre la doverosa parentesi su Gianluca Porro: “Ad inizio anno era stata fatta una scelta di continuità, ma vista la situazione delicata dal punto di vista dei risultati ci siamo confrontati con mister Porro e abbiamo deciso di fare un passo indietro di comune accordo. Sapevamo che il vero banco di prova sarebbe arrivato nella gestione dei momenti difficili; purtroppo è arrivato subito e siamo arrivati oggi a presentare il terzo allenatore in corsa. Voglio precisare che Porro non è stato mandato via e, di conseguenza, resterà in società: dopo un momento di stacco inizierà a rivestire un ruolo tecnico nel settore giovanile per quel che riguarda l’organizzazione dei tornei e la gestione delle Bustecche“. Sul nuovo tecnico: “La scelta è stata fatta in maniera quasi automatica: serviva un profilo che prendesse in mano il gruppo in modo da farlo rendere per quel che può rendere. Dal confronto è emerso lo stesso nome, abbiamo riscontrato la stessa volontà dall’altra parte, nonostante altre offerte che aveva, ed eccoci qui a presentare Luciano De Paola: dal ’99 a questa parte ha vinto tanto e ha accumulato non poca esperienza. Di sicuro in poco tempo darà la sua impronta alla squadra“.

Parola poi allo stesso De Paola: “Sarei sceso in Serie D solo per Varese, per una piazza unica nel suo genere, e non ho avuto dubbi a scapito delle offerte che avevo. Ho vissuto Varese da avversario con il Cagliari nella stagione ’88/’89: vincemmo 1-0, ma rimasi folgorato dallo stadio e dall’atmosfera. Questa è una piazza che vuole vincere, ma per farlo servono tante cose a cominciare dalla cazzimma: bisogna lavorare uniti, sacrificandosi e portando in campo domenica tutto il lavoro della settimana. Voglio una squadra di operai, un gruppo che ami una maglia pesantissima e, soprattutto, vogliamo riportare la gente allo stadio; questo dipenderà da noi“.

Sul modo di giocare: “Dipende dai calciatori, non parto prevenuto. Questa settimana mi servirà per capire che abito indossare in vista del derby: di sicuro in partite del genere bisogna andare con la spada e non con il fioretto. Di certo posso assicurare che il gruppo è sano: conoscevo già alcuni giocatori di spessore, da Disabato (con me non giocherà davanti alla difesa) a Ferrario (33 gol con la Pergolettese), passando per Gazo, Piccoli e Premoli, e tutti hanno voglia di fare bene. Imperativo, però, giocare semplice perché la semplicità di porta in paradiso: il calcio non è cinema e non voglio vedere colpi di tacco e tocchi di prima. Il Girone B è un campionato particolare: si gioca poco a calcio e tanto a calci. Noi dobbiamo essere da boschi e da riviera, dobbiamo saper giocare sia a calcio sia a calci“.

Oltre alla tattica, servirà un lavoro particolare soprattutto dal punto di vista mentale. “Bisogna fare le cose giustecontinua De Paola . Varese ha fame di calcio e c’è solo una regola: vincere. Il calcio è fatto di tante emozioni, dalla pressione in allenamento e in partita ai tifosi che ti vengono a rompere le scatole; giochiamo per loro e vogliamo dargli soddisfazioni. I giocatori, però, devono capire che stanno giocando per il Varese, non per, con tutto il rispetto, Ciserano, Desenzano o altre“.

Sulla piazza da conquistare, De Paola prosegue: “Le pressioni esistono e bisogna conviverci: Varese è esigente e noi abbiamo i giocatori di personalità per portarci questo peso sulle spalle, ma dobbiamo lavorare sottotraccia per migliorare giorno dopo giorno. Devo trasmettere questo ai miei giocatori: voglia di mordere, di fare la guerra e di vincere. Esordire in un derby è stimolante e prepareremo la sfida alla Varesina nel migliore dei modi“.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui