La Malnatese è stata una delle squadre più attive nel mercato invernale. Dopo un inizio difficile, caratterizzato dal cambio di ben tre allenatori, la squadra bianconera sembra aver intrapreso la strada giusta, dando segnali incoraggianti soprattutto nelle ultime partite prima della sosta.

Uno dei punti di riferimento della squadra è il portiere, Riccardo Paffumi; il numero 1 ha sfornato spesso prestazioni di ottimo livello, grazie alla sana competizione con il compagno di ruolo Mandrino. Il classe ‘98 vuole provare a riportare ad alti livelli la Malnatese, realtà che per lui ha un posto speciale avendo ospitato per 20 anni il padre. Grazie ai rinforzi e ad alcune certezze ritrovate, la squadra allenata da Nati cercherà di ottenere la salvezza che sembra essere un obiettivo alla portata.

Nonostante i gol subiti le tue prestazioni sono state spesso di alto livello; come giudichi la prima parte della tua stagione?
“Se dovessi dare un voto alla prima parte della mia stagione penso sarebbe un 6.5/7. Prima della sosta abbiamo migliorato le nostre prestazioni e ciò ci ha permesso di tenere la porta inviolata per ben tre volte. Avendo cambiato tre allenatori, ogni volta dovevo mettermi in mostra con il nuovo mister per dimostrare di meritare la titolarità. È stato certamente difficile, ma, soprattutto in allenamento, la concorrenza con un portiere forte ed esperto come Mandarino mi ha aiutato a dare il 110% e mostrare il mio valore”.

Quali sono gli aspetti in cui puoi migliorare?
“La mia intenzione è quella di fare uno step in avanti dal punto di vista della mentalità. Voglio essere più positivo e propositivo. Quando i risultati non arrivano, nonostante gli sforzi, il rischio di accumulare stress e rabbia c’è: voglio evitare che ciò condizioni le mie prestazioni, come quando sono stato ammonito per tre gare consecutive. Un salto in avanti da questo punto di vista mi permetterebbe anche di mantenere la concentrazione alta per tutti i 90 minuti”.

La pausa sta per giungere al termine, siete pronti a ripartire?
“Non vediamo l’ora di ripartire; purtroppo la pausa è arrivata proprio nel nostro momento migliore, in cui stavamo riuscendo a mettere in pratica degli schemi provati in allenamento. Siamo anche stati gli unici a non subire gol in casa del Ceresium: questi sono tutti segnali incoraggianti. Vogliamo riuscire a restituire onore a una squadra che appartiene a categorie più alte rispetto a questa”.

La società si è mossa molto sul mercato; come vedi i tuoi nuovi compagni?
“Penso che la società abbia fatto un ottimo lavoro sul mercato, soprattutto considerando le difficoltà dovute al periodo. Gli acquisti sono stati mirati: ci siamo rinforzati in difesa, reparto nel quale ci mancava compattezza e davanti, dove una punta era necessaria dato che siamo il peggior attacco del campionato. A centrocampo, Vonella, che reputo un giocatore fuori categoria e col quale ho già avuto l’occasione di giocare, ci può garantire qualità ed esperienza. Tutti i nuovi ragazzi si sono dimostrati fin da subito disponibili, rispettosi e dediti alla causa. Daremo tutto per ripagare gli sforzi della società”.

Come mai hai deciso di fare il portiere?
“Quando si è piccoli capita spesso di giocare col proprio padre; il mio ha giocato in porta per 20 anni, proprio qui alla Malnatese e volevo ripercorrere le sue orme. Per me è stato quasi naturale provare a fare il portiere; la prima volta che ho messo i guanti ho capito che quello sarebbe stato il mio ruolo”.

Dove hai giocato in carriera?
“Ho iniziato a Bisagno, squadra del paese in cui sono nato e cresciuto. Nella mia carriera professionistica ho giocato a Como, Renate, Faloppo e Lugano. Non avevo la testa per stare a quei livelli; è per questo che ora vorrei compiere quello step di cui parlavo prima. Penso sia giunto il momento di sfruttare al meglio doti fisiche e il talento che mi sono sempre stati riconosciuti e aggiungere a queste qualità la testa”.

Quali sono gli obiettivi per il girone di ritorno?
“L’obiettivo primario è la salvezza; i tre punti che ci separano da questo traguardo sono alla nostra portata. Penso che lo scontro diretto contro il Buguggiate potrà dirci molto sulle nostre ambizioni. Se dovessimo riuscire ad inanellare fin da subito risultati utili, il quinto o il sesto posto potrebbero essere un obiettivo concreto. I playoff sarebbero un traguardo incredibile, ma rimaniamo coi piedi per terra e concentrati sulla salvezza”.

Giovanni Enrico Civelli

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