Il ciclista estremo di Sesto Calende Mario Favini non è certo nuovo a vere e proprie imprese sulle due ruote (premiato lo scorso marzo con il Platinum Award dalla Federazione Mondiale Ultracycling), ed è pronto a scrivere un’altra importante pagina della sua carriera: sabato 23 aprile, alle prime luci dell’alba, comincerà la Race Across Italy.
Oltre 30 ore in bici e 780km da percorrere per 10500metri di dislivello, l’edizione 2022 della più importante competizione di ultracycling tricolore (facente parte dell’Ultracycling Italia Cup) assegnerà il titolo di Campione Nazionale Ultracycling. Non solo: la corsa del prossimo weekend sarà inserita tra le prove di Coppa del Mondo e farà parte delle varie competizioni che permettono di qualificarsi alla Race Across America; proprio per questo parteciperanno i migliori ciclisti estremi di tutto il mondo.
Per Favini si tratta della seconda partecipazione alla R.A.I. e l’agente di Polizia Locale portacolori del team FTM gareggerà come self-supported, ovvero in totale autonomia e sprovvisto di veicolo al seguito.
Un gigante tra i giganti, dato che non mancheranno per l’appunto i grandi nomi del ciclismo estremo: dall’austriaco Christoph Strasser (plurivincitore della Race Across America e primo a sfondare il muro dei mille chilometri in 24ore) all’italiano Omar Di Felice (noto per le vittorie e le sue avventure artiche), senza dimenticare Daniele Rellini e il francese Jean Luc Perez. “Pensavo che alla seconda partecipazione sarei stato meno emozionato – racconta Favini –, ma questa gara è davvero speciale, per il fascino di attraversare per due volte l’Italia e la consapevolezza di trovarsi a competere con molti dei più forti specialisti al mondo“.
Come da prassi per competizioni di questo genere, le partenze saranno scaglionate: i ciclisti prenderanno il via a 90’’ l’uno dall’altro, sarà vietato formare gruppi (incluso l’usufruire della scia o il pedalare insieme), e i partecipanti affronteranno un’infinita cronometro individuale tra Abruzzo, Lazio, Campania e Molise. I principali avversari? Il Gran Sasso, i monti della Marsica e del Matese, salite estreme che non esiteranno a presentare un conto salatissimo a chi osa sfidarle. Per Favini, però, il pericolo numero uno è un altro: “Il percorso non è la cosa che mi preoccupa di più: anche se il dislivello è parecchio non ci sono accese impossibili. La vera grande incognita sarà il freddo: su alcuni passi sono previste temperature intorno allo zero e forte vento, quindi non sarà facile superarli di notte“.
Favini partirà con il numero 4, alle ore 12.19; ciò significa che il sestese partirà tra gli ultimi insieme ai migliori atleti del lotto. “Partire così vicino ai più forti – spiega l’agente di Polizia Locale – sarà uno sprone in più per fare bene: ho rivisto parecchio la mia tattica di gara rispetto all’anno scorso, quando ero partito alle 9:30. Sicuramente affronterò la notte di sabato con meno stanchezza, ma rischierò di arrivare al traguardo domenica dopo il tramonto”.
L’obiettivo? Migliorare i risultati dello scorso anno quando Favini aveva portato a termine la gara in poco meno di 38ore classificandosi all’undicesima posizione fra i self-supported (alla Romagna Ultra Race e all’UltrApuane, sempre inserite nel calendario dell’Ultracycling Italia Cup, aveva conquistato il podio). “Arrivare al traguardo, un anno fa, è stato bellissimo, ma allo stesso tempo sapevo di aver perso tanto tempo per un problema tecnico. Posso migliorare molto e potenzialmente so di potermi giocare un buon piazzamento, ma in 780km può succedere davvero di tutto. È difficile fissare un obiettivo in una competizione come questa: posso solo dire che spero di chiudere in un tempo sotto alle 35 ore”.
È ormai tutto pronto per la Race Across Italy: gli appassionati non dovranno far altro che seguire live la corsa attraverso i profili social Race Across Italy e avere costanti aggiornamenti sull’andamento dei singoli atleti grazie al monitoraggio GPS. Per i protagonisti, invece, si profilano ore ed ore in sella ad una bici attraverso l’Italia.
MC
