Esattamente una settimana dopo l’allontanamento dal gruppo prima squadra di Donato Disabato, è arrivata oggi la comunicazione ufficiale del Città di Varese che anche Francesco Mapelli è stato messo fuori rosa.

Il difensore, varesino doc acquisito (nato a Monza ma subito integrato nel mondo biancorosso coeme se ne facesse parte da sempre), già domenica scorsa non era stato convocato per la trasferta di Brusaporto: “Ho visto Francesco un po’ destabilizzato dalla situazione aveva dichiarato mister De Paola a fine gara. Non era sereno e per questo ho deciso di non portarlo con noi“.

Che il destino del difensore classe ’97 fosse già segnato era un dato di fatto; di certo il Città di Varese ha perso un’occasione per evitare l’ennesima caduta di stile. Come già ricordato sette giorni fa in questi lidi, il rispetto dell’uomo viene prima di tutto: Francesco Mapelli ha sposato la causa Città di Varese fin dal primo anno di Serie D e ha sempre onorato la maglia in ogni allenamento e in ogni partita. Relegarlo fuori rosa a pochi giorni dall’apertura della finestra del calciomercato sa di umiliazione, così come avvenuto per Disabato, e rappresenta un gesto di mera ingratitudine per quanto fatto in oltre 80 presenze in Serie D con la maglia biancorossa. I matrimoni finiscono, certo, ma forse sarebbe opportuno sapere perché. Ad onor di cronaca, la società, prima dell’allenamento, ha parlato alla squadra motivando le sue scelte: non far giocare Disabato e Mapelli preserverebbe i due giocatori da eventuali infortuni consentendogli così di trovare squadra al più presto e, di riflesso, garantire al Varese la possibilità di alleggerirsi da due ingaggi pesanti.
Di seguito il comunicato ufficiale:

Il Città di Varese comunica che, a partire dall’allenamento odierno, la società e la guida tecnica della prima squadra hanno deciso che Francesco Mapelli non fa più parte del progetto tecnico. Il calciatore continuerà comunque ad allenarsi con la squadra nell’attesa dell’apertura della sessione invernale di mercato.

Matteo Carraro

1 commento

  1. Ma a questo punto il problema sono gli ingaggi pesanti perchè scarseggia la moneta, o le scelte tecniche? I misteri si infittiscono almeno per i tifosi che sono al di fuori delle vicende societarie. Ho sentito alcune voci che parlano di qualche problema economico, un discorso tecnico con due giocatori di categoria come questi secondo me non sta in piedi. Dovremmo pubblicare un annuncio: cercasi americano, arabo o anche italiano con soldi e passione per il calcio o per i ns. colori, disposto ad investire per riportarci nel professionismo. Le opportunità non mancano.
    Forza VARESE

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