Volto scuro di rabbia e di delusione per Gianluca Porro dopo aver subìto un’autentica beffa nel finale: partita in controllo per il Città di Varese, angolo a sfavore e il 2-2 dell’RG Ticino è servito. Il tecnico biancorosso fatica a trovare le parole ed esordisce così: “Il pareggio odierno fa molto più male della sconfitta del Sanremo e francamente non so nemmeno cosa dire: non si può prendere un gol del genere su un piazzato al 944. Inutile nasconderci dietro a un dito: il morale è a terra come se avessimo perso 4-0“.

Di sicuro i biancorossi speravano di passare ben altra Pasqua, ma Porro prova comunque a tenere alta la tensione guardando a quanto di positivo il suo Varese ha lasciato intravedere: “Ripartiamo dal buono che c’è stato, dovendo però capire che quando si ha fame di obiettivi bisogna tenere alta la tensione fino a dopo il triplice fischio. Nel primo tempo abbiamo prodotto parecchie situazioni pericolose trovando spesso la conclusione; magari non situazioni nitide, ma la mole di gioco prodotta non è stata fine a sé stessa. Nella ripresa ho visto una squadra matura: l’abbiamo ribaltata, controllata e dall’altra parte non c’è stato nulla. Almeno fino alla situazione nel finale…“.

Il tecnico biancorosso parla di gestione consapevole del match rovinata dal finale ma, al netto degli errori commessi, difende a spada tratta i suoi: “Trombini ha commesso un errore di valutazione e non serve mettere la croce addosso a nessuno. L’errore è invece collettivo: piuttosto che vedere un giocatore avversario colpire indisturbato nell’area piccola avrei preferito prendere un cartellino rosso per aver procurato il rigore“.

Matteo Carraro

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