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Era iniziata con il sorriso e termina con il sorriso: l’avventura della nazionale azzurra ai Mondiali di Canottaggio Under19 e Under23 si chiude con un autentico successo. L’Italia domina nel medagliere chiudendo con otto medaglie d’Oro, otto d’Argento e tre di Bronzo. Se fino a ieri erano stati gli Under23 protagonisti, quest’oggi è toccato agli Under19 tenere alto l’orgoglio azzurro (e varesino) e le soddisfazioni sono state davvero tante.
Sorrisi iniziati fin dalla prima regata per i nostri varesini con l’equipaggio timonato da Ilaria Colombo con Vittoria Calabrese (insieme ad Anna Riccio, Federica Chisena, Victoria Gallucci, Giulia Zaffanella, Sandra Compagnucci, Marta Orefice e Giulia Orefice) che vince la Finale B nell’otto con chiudendo al settimo posto assoluto.
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La prima gara iridata (quattro con) ha subito regalato una bella gioia agli atleti azzurri (e varesini): l’oro è andato agli USA, ma l’argento conquistato davanti alla Romania dalla timoniera Margherita Fanchi e da Caterina Monteggia (insieme a Isabella Bianchi, Emma Cuzzocrea e Alice Pettinari) vale tantissimo. Entusiaste le due atlete (nela foto a destra) che dichiarano all’unisono: “Vincere a casa propria è sempre più bello!“
Doppia medaglia in famiglia dato che, nella gara successiva, anche Lorenzo Fanchi timona il suo equipaggio (Santo Zaffiro, Nicola Mancini, Jacopo Sartori e Giulio Zuccalà) al secondo posto: oro sfumato al fotofinish contro l’Australia, Bronzo per la Turchia. Non è da meno però la sua soddisfazione: “Gara molto combattuta, ci siamo divertiti. Non siamo partiti bene, ma ci abbiamo creduto fino in fonda con grinta e forza. Siamo orgogliosi di questo argento“.
L’Italia conquista subito un’altra medaglia d’argento (la terza consecutiva) nel due senza grazie a Sofia Naselli e Martina Scarpello (oro alla Grecia e bronzo alla Germania: “Sapevamo che le greche erano più forti, ma siamo super soddisfatte di questo risultato; un grande grazie ad Alberto Russo, il nostro allenatore, che ci ha consentito di vincere un fantastico argento“.
Il primo vero e proprio ruggito azzurro arriva dal quattro senza femminile con Giorgia Sciattella, Lucrezia Monaci, Benedetta Pahor ed Elissa Grisoni che si tingono d’oro superando la Romania e la Francia e scrivendo il nuovo record del mondo 6’32”76: “Non abbiamo parole. Ci hanno cambiato la barca parecchie volte e non credevamo di poter trovare tutta questa confidenza; invece grazie al nostro lavoro di squadra siamo riusciti a coronare il nostro sogno”.
L’Italia continua comunque a sorridere: nel quattro di coppia maschile Maichol Brambilla (insieme a Stefano Solano, Matteo Belgeri e Marco Gandola) conquista un prezioso argento arrendendosi allo strappo finale della Repubblica Ceca con la Grecia a completare il podio. “Sono felicissimo per l’argento conquistato – spiega Brambilla –, ma allo stesso tempo c’è anche quel pizzico di consapevolezza nel sapere che ci è mancato un nulla per salire sul gradino più alto del podio; è stata comunque una bellissima gara che ci ha dato consapevolezza“.
Subito dopo ecco altre due medaglie per gli azzurri nel due di coppia: argento per Angelica Erpini e Francesca Rubeo, bronzo per Marco Dri e Marco Selva. I due ragazzi, esausti, dichiarano: “Il terzo posto per noi vale oro perché il livello della gara era davvero alto e nn ci aspettavamo di conquistare una medaglia. Ringraziamo gli allenatori, i nostri familiari e tutti coloro che hanno creduto in noi“. Dopo un argento e un bronzo non poteva non arrivare l’oro con l’autentica impresa di Marco Prati nel singolo: “Mi renderò conto domani di quello che ho fatto: di solito parto piano e vedendo che continuavo ad essere davanti mi sembrava di sognare. Non ci credo ancora“.
Sensazioni condivise da una straordinaria Aurora Spirito: l’atleta varesina vola nel singolo femminile e chiude in seconda posizione alle spalle della irraggiungibile greca (favorita di giornata), ma davanti alla Svizzera. “È stato molto faticoso ma è normale che sia così e ne sono felice – commenta una sorridentissima Spirito –. Sono contenta del mio piazzamento e non vedo l’ora di festeggiare con la mia famiglia perché questo successo è anche loro“.
Meno fortunata l’ultima regata in assoluto: nell’otto, Giacomo Pappalardo (con Nicolò Gabriele Marelli, Alberto Briccola, Emanuele Meliani, Manuel Caldara, Antonio Distefano, Gregorio Menicagli, Francesco Garruccio timonati da Leo Vaughan Bozzetta) non va oltre il quinto posto arrendendosi a Germania (record del mondo), USA e Cina precedendo solo la Francia.
Redazione