Strumentalizzare lo sport a fini politici è una prassi ormai fin troppo consolidata (soprattutto in Italia), ma quando ciò avviene non ci può mai essere una vittoria; al contrario, laddove i sani valori sportivi la fanno da padrone, la polemica viene rispedita al mittente con ancora più forza.

Nella giornata di ieri, il Consigliere Regionale e Comunale della Lega Emanuele Monti non ha certo usato parole morbide nei confronti del Comitato Organizzatore dei Mondiali Under19 e Under23 presieduto dal Sindaco di Varese Davide Galimberti: “Quasi non fa più notizia l’inadeguatezza della giunta Galimberti ad organizzare eventi di una certa rilevanza per la città di Varese. Dopo essersi fatta trovare impreparata alla giornata inaugurale della balneabilità del Lago, ora un’altra figuraccia: sul cartellone promozionale dell’evento è raffigurato l’equipaggio canadese al posto di quello italiano ma, ancor più grave, la data di inizio è sbagliata“.

Questo ci dimostra ancora una volta continua Monti che qualcosa non funziona nella giunta Galimberti. Quando si deve occupare dell’amministrazione della città fa acqua da tutte le parti ma funziona benissimo quando è chiamata a scattare selfie, fare polemiche o fare passerelle da campagna elettorale. L’auspicio è che almeno provveda ad installare ulteriori posti a sedere, siccome quelli ad ora previsti sono già pieni. In una manifestazione come questa, durante la quale avremo gli occhi puntati degli appassionati di tutto il mondo, non possiamo permetterci che qualcosa vada storto. La smetta di giocare e si occupi di ciò che gli compete“.

Il Comitato Organizzatore non è caduto in trappola e non ha usato lo sport per fare mera propaganda elettorale, lasciando a ognuno di noi le considerazioni sulla caduta di stile del Consigliere Regionale e anche di parte della stampa locale.

CARTELLONE PUBBLICITARIO – Si vede il Lago di Varese, si vedono le montagne che contraddistinguono da sempre il panorama varesino e si vede un equipaggio a bordo di un’imbarcazione. Davvero era indispensabile raffigurare un team italiano? Parliamo di Mondiali, e la parola già di per sé identifica un evento di caratura internazionale: a maggior ragione è intrigante vedere un equipaggio estero (canadese nello specifico) che viene accolto e abbracciato dai tratti distintivi di Varese.

DATE – Verissimo: le gare inizieranno lunedì 25 luglio, ma l’evento in sé prenderà ufficialmente il via da venerdì 22, ovvero da quando gli atleti in gara e il loro staff cominceranno ad animare la Schiranna con le consuete procedure pre-gara e le sessioni di allenamento, preludio alla cerimonia d’apertura in programma per domenica 24 luglio alle ore 18.00. Più volte nella varie conferenze stampa che stanno precedendo l’evento è stata spiegata la scelta di far vivere la Schiranna nei 10 giorni di manifestazione: esattamente dal 22 al 31 luglio.

POSTI A SEDERE – Il Comitato Organizzatore sottolinea come 1200 biglietti siano già stati polverizzati ad oltre una settimana dall’inizio ufficiale della kermesse internazionale. Un risultato niente male per quello che il Consigliere definisce un fallimento e che, al contrario, certifica il successo e la bontà organizzativa dell’evento. Per inciso, solo il settore delle tribune sarà a pagamento; il resto dell’area sarà accessibile gratuitamente a tutti gli spettatori che, non solo troveranno comfort e ristoro nel villaggio allestito proprio alla Schiranna, ma potranno partecipare attivamente ai tantissimi “fuori eventi in programma” per vivere al 100% le atmosfere e il territorio di Varese.

In sintesi: è del tutto lecito che Monti, di un partito diverso da quello di Galimberti, attacchi a livello politico il Sindaco di Varese, ma farlo usando come pretesto un evento che porterà 63 nazioni e oltre 20mila pernottamenti a Varese e Provincia (con notevoli benefici a tutto il territorio) sa di totale corto circuito, a maggior ragione se si considera che è la Regione Lombardi stessa ad aver sempre sostenuto la realizzazione di grandi eventi sul Lago di Varese. Un paradosso legato a motivazioni che, purtroppo, con lo sport non hanno nulla a che spartire e che rischia solo di sminuire e mettere in cattiva luce l’operato del Comitato Organizzatore.

Matteo Carraro

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