La lunga giornata di ieri, giovedì 28 luglio, dei Mondiali di Canottaggio Under19 e Under23 si è chiusa con l’apericena tra i vertici del Comitato Organizzatore e gli sponsor. La giusta occasione per vivere un ulteriore momento di aggregazione nel nome dello sport e di quei valori condivisi che sono il motore trainante della kermesse internazionale che sta rendendo la Schiranna di Varese capitale mondiale del canottaggio.

Il maltempo non ha certo scoraggiato lo spirito propositivo in primis del catering Kostantino che ha saputo far fronte al temporale iniziato proprio alle 19.00 spostando rapidamente e con efficienza tutto quanto dalla Vip Hospitality al bar al pian terreno. In precedenza c’è stato inoltre l’incontro tra il Presidente del CO Davide Galimberdi (Sindaco di Varese), il Direttore Generale Pierpaolo Frattini e Lucio Tubaro, Direttore delle Risorse Umane della BTicino.

Ad inaugurare le danze è stato Frattini che ha fornito un riassunto dei primi quattro giorni di gara: “I numeri sono stati importantissimi e continueranno ad esserlo anche per tutto il weekend. Anzi, siamo andati ben oltre le aspettative: la mole di lavoro è enorme, ma tutti i componenti della macchina organizzativa hanno risposto alla grande risolvendo sul nascere ogni piccola problematica ricevendo i complimenti da parte di atleti, federazioni e spettatori. Gli applausi più grandi sono andati al servizio mensa dato che, in media, sono stati serviti ben cinquemila pasti al giorno. La macchina sta girando il meglio e, anche se il meteo ci sarà avverso, siamo pronti ad ogni evenienza. Al momento ci sono stati già quattro record del mondo; il giusto premio per e dodicimila persone che hanno affollato coste e tribune“.

Entusiasta anche Galimberti che aggiunge: “L’evento sta avendo un grandissimo coinvolgimento da parte dei cittadini, ma soprattutto dalle realtà produttive ed imprenditoriali del territorio. Tra queste l’ovvia menzione va a BTicino che ha riconfermato la sua vicinanza ad un evento giovanile importantissimo a testimonianza del fatto che lo sport lega davvero. Siamo grati a BTicino per la sua presenza perché le risorse che mettono a disposizione sono rivolte anche a finalità sociali“.

Il riferimento, a tal proposito, va alla decisione del CO di usare parte dei proventi delle sponsorizzazioni per aiutare le nazioni più svantaggiate tra cui, purtroppo (per cause ben note) rientra l’Ucraina: una cinquantina di persone, tra atleti e staff, hanno quindi potuto essere qui grazie agli sforzi del CO.

Ed è proprio Lucio Tubaro a sottolinearlo: “Sono colpito dall’organizzazione anche per la collocazione temporale dell’evento: non siamo ancora usciti dalla pandemia, ma vedere un Mondiale legato allo sport giovanile e ai temi del benessere si sposa con i valori che portiamo avanti come azienda. Abbiamo aderito per quelle dinamiche che, con soddisfazione, stiamo trovando realizzate in concreto giorno dopo giorno e siamo felici di poter essere alla Schiranna: BTicino è una realtà che opera in tutta Italia e in tutto il mondo, ma il nostro cuore pulsante si trova proprio qui a Varese. L’aspetto che ci inorgoglisce di più è proprio l’aver contribuito a far partecipare tutte quelle nazioni che altrimenti non li avrebbero potuto essere qui“.

TC

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