Fin da quando Luciano De Paola disse che nel suo Città di Varese avrebbe avuto bisogno di un esterno giovane (almeno classe ’01) in grado di saltare l’uomo e di avere quello spunto veloce che potesse spaccare una partita, la mente dei tifosi biancorossi è andata a Elios Minaj. L’età è quella giusta, e le caratteristiche anche. Certo, più volte (anche) in questi lidi è stato “bacchettato” per la sua fumosità sotto porta: tanta (tantissima) mole di gioco prodotta, ma poca (pochissima) finalizzazione. Eppure, il ricordo che si ha del talento greco-albanese sono i due gol messi a segno contro Casale e Sanremese lo scorso anno valsi il trionfo del Varese di Gianluca Porro ai playoff. Due reti che, inevitabilmente, hanno cambiato per sempre il suo rapporto con la tifoseria.

Nel complesso, il bilancio di Minaj in maglia biancorossa recita 73 partite disputate condite da 10 gol e 6 assist. Non sono però i numeri a fare la differenza (anche se quei due gol pesano davvero tantissimo), quanto la sua semplicità, il suo sorriso genuino e quel suo modo di giocare che, nel bene o nel male, spaccava sempre (o quasi) la partita. Tecnico e veloce, risultava costantemente una spina nel fianco delle difese avversarie; grazie proprio a queste qualità, e per gentile concessione delle difese, arrivarono le reti di Casale e Sanremese.

Tutto apparecchiato dunque per il ritorno a Varese del figliol prodigo? No, perché Elios Minaj è un nuovo giocatore dell’Arconatese. L’ufficialità è arrivata nella giornata di ieri: il classe ’01 ha scelto gli oro-blu per rilanciarsi dopo una prima parte di stagione decisamente in ombra con il Brindisi (nove presenze e zero gol) e provare a contribuire alla rincorsa a quella vetta occupata dal Lumezzane. Il prossimo 5 marzo 2023, tra 80 giorni, sulla sua strada troverà proprio il Città di Varese che al momento insegue l’Arconatese a -10 (-20 dalla vetta): i destini di Minaj e dei biancorossi si ricongiungeranno ma, per la prima volta, da avversari.

Per allora, posto che l’augurio della tifoseria è quello di arrivare alla sfida in ben altra situazione di classifica, il Varese avrà il suo nuovo esterno offensivo. Nelle settimane precedenti qualche contatto tra i biancorossi e Minaj c’è stato, ma la fumata bianca non è mai arrivata, così come non è arrivata né per Jonathan Adusa (frenato da un infortunio) né per Roberto Sala (che ha scelto il Ponte San Pietro). Le soluzioni alternative non mancano ma, al momento, il Varese è frenato dalle non-partenze: nel momento in cui si sbloccheranno le situazioni di Premoli e Cappai la società tornerà operativa in entrata e lo farà entro il 23 dicembre, giorno di chiusura del mercato.

Sicuramente un Minaj avrebbe potuto far comodo allo scacchiere tattico di mister De Paola (per quanto si sappia che le minestre riscaldate non sempre sono buone); spetterà dunque alla società fare in modo di non pentirsi di questa scelta, optando per un profilo che possa rendere molto più di quanto avrebbe potuto fare lo stesso Minaj. Con il gioco dei se e dei ma non si va da nessuna parte, ovvio, ma una risposta in tal senso prima o poi arriverà e il prossimo 5 marzo si potranno già iniziare a tirare le somme.

Matteo Carraro

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