Dopo tre anni a Saronno, Simone Morandi ha deciso di lasciare il suo incarico da DS (anche se resterà a curare il marketing): gli impegni di lavoro non gli avrebbero permesso di dedicare abbastanza tempo a una società così ambiziosa in Promozione. Al tempo stesso, però, stare fermo dopo tredici anni a svolgere questo ruolo sarebbe stato impossibile, e quindi il DS ha deciso di sposare il progetto della Nuova Abbiate, squadra sorta dall’unione tra Abbiate e Binago.

L’anno prossimo i suoi giocheranno nel nuovissimo Girone X in Seconda Categoria e per molti sono già i favoriti. Morandi non nasconde che l’obiettivo del presidente sia la vittoria finale ma è consapevole che ci saranno molte squadre a contendersi il titolo. Gli obiettivi a lungo termine riguardano il miglioramento delle strutture e il mantenimento del settore giovanile che ad Abbiate contava già duecento tesserati.

Da dove nasce l’idea di andare via da Saronno dopo tre anni?
“Innanzitutto ci tengo a ringraziare tutti coloro che mi hanno accompagnato nell’avventura a Saronno; sono stati tre anni bellissimi e mi dispiace di non aver portato a casa i risultati che ci aspettavamo e che i tifosi meritano. Sono sicuro che faranno benissimo e che la squadra tornerà a competere dove le spetta. Quando, nel corso dell’ultima stagione, c’è stato il cambio di proprietà mi è stato chiesto di restare a curare la parte relativa al marketing e la mia risposta è stata subito positiva. A causa di sempre maggiori impegni legati al lavoro non potrò più ricoprire il ruolo di DS ma sono contento di poter continuare a restare nella famiglia del Saronno, anche se non più dal punto di vista tecnico e sportivo ma da quello del marketing”.

Da dove parte il progetto di costruire la Nuova Abbiate?
“La mia idea dopo aver lasciato Saronno era quella di prendere un anno sabbatico e infatti ho rifiutato tutte le offerte che ho ricevuto. La prossima sarà la mia quattordicesima stagione da DS quindi per me era quasi impossibile stare fermo. Abbiate è vicina a dove lavoro, era la soluzione migliore dal punto di vista logistico e il progetto mi sembrava interessante. Non è facile partire praticamente da zero ma penso che per ora sia stato fatto un ottimo lavoro. Adesso la parola va al campo: abbiamo molta voglia di iniziare”.

Che considerazione ha del girone X?
“Non conosco ancora tutte le squadre nel dettaglio, ma so che questo girone è formato da formazioni parecchio competitive e con grandi obiettivi. Inoltre ci sono molti allenatori che sono una garanzia: nomi del calibro di Senziani, Amato, Viceconti, Giussani, Bellisi sono un biglietto da visita molto importante e basta la loro presenza per capire la serietà dei vari progetti e la voglia di vincere delle società. Ci danno già per favoriti ma noi abbiamo dovuto costruire tutto da capo, mentre ci sono realtà già ben consolidate. Sono sicuro che sarà una bella lotta”.

Come pensate di organizzare il settore giovanile?
“I dirigenti che prima si occupavano del settore giovanile continueranno a svolgere il loro lavoro. Nonostante gli impianti non ancora all’altezza, ciò che è stato fatto finora è stato ottimo, quindi era giusto dare continuità con il passato. Vogliamo mantenere i numeri e le categorie senza snaturare la filosofia dell’Abbiate: non ci sarà selezione di alcun tipo e ognuno potrà crescere in tranquillità. Siamo affiliati alla Varesina quindi chi emerge da noi avrà la possibilità di andare lì a giocare. I risultati li guardiamo ma non saranno la nostra priorità”.

Come ha visto i ragazzi?
“All’inizio c’era parecchio scetticismo. Anche noi durante le presentazioni usavamo il condizionale perché c’erano parecchie incognite. Binago e Abbiate sono in due province diverse ma fortunatamente i due paesi sono abbastanza vicini da averci permesso di unire le due squadre. Come spesso accade poi è bastato inserire un paio di giocatori per sbloccare la situazione e sono arrivato al punto di dover dire di no a calciatori che si erano proposti. Ora c’è molto entusiasmo e non vediamo l’ora di iniziare. Gli anni scorsi regnava grande incertezza, adesso invece c’è di nuovo grande voglia di scendere in campo”.

Quali sono i vostri obiettivi
“Per la prossima stagione vogliamo provare a vincere il campionato anche se non sarà facile. Per quanto riguarda il futuro a più lungo termine vorremmo certamente migliorare gli impianti e le strutture, continuando a sviluppare il settore giovanile che è un aspetto molto importante per il presidente”.

Giovanni Enrico Civelli

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