Archiviato il derby amarissimo di sabato contro Milano, che ha riconsegnato qualche fragilità e piccola incertezza alla Openjobmetis Varese, per i biancorossi è tempo di tornare in palestra a lavorare in vista dell’importantissima sfida di domenica 3 aprile contro l’Happy Casa Brindisi degli ex Vitucci e Gentile.

Un appuntamento che ha il sapore di playoff, visto che entrambe le due squadre si trovano a 20 punti in classifica e si stanno giocando, ormai da un paio di settimane, gli ultimi due posti per accedere alla post season.

Il tutto per Varese ovviamente con un occhio sempre alla salvezza, discorso tutt’altro che chiuso, visto che le ultime due, Cremona e Fortitudo, distano a 6 punti. Tanti ma non troppi, per una pratica da chiudere al più presto e poter gestire il finale di campionato con calma e serenità.

In queste situazioni però è sempre meglio guardare davanti piuttosto che girarsi o guardare chi si ha alle spalle, situazione che può creare solo frenesia ed ansia.
Per questo Varese partirà per Brindisi con l’idea di fare il blitz, anche se sarà necessaria una condizione su tutte per riuscirci: recuperare quello smalto fisico ed atletico che è mancato nelle ultime due uscite con Pesaro e Milano.

Un calo fisiologico e dovuto anche al virus influenzale che ha imperversato in squadra negli ultimi giorni, che ha tolto forza ed energia soprattutto ai due capisaldi della rinascita biancorossa, Vene e Sorokas.

I due lunghi biancorossi nelle ultime partite non sono riusciti ad aprire l’area come fatto nelle precedenti partite, mossa che si era mostrata la base della riscossa tattica biancorossa, con l’atipicità nel ruolo dei due giocatori baltici che si era dimostrata arma centrale nel filotto di sette vittorie in 8 partite biancorosse.

La capacità di allargare lo spazio nel pitturato, creando ampi spazi per gli esterni come De Nicolao, Keene e Beane, nella speranza che il folletto biancorosso recuperi per domenica, sarà centrale per la riuscita del blitz pugliese. Un lavoro che parte tutto dalle gambe e dalla brillantezza fisica, per uno schema che richiede molto dispendio di energia nel portare i lunghi avversari fuori dall’area e attaccarli in penetrazione o al tiro dalla lunga distanza, dove sarà fondamentale tornare ad alzare le percentuali, fatali nelle ultime due uscite.

Lavorare sul perimetro per Vene e Sorokas con l’obiettivo anche di migliorare la fluidità nella circolazione di palla nella manovra biancorossa, tornando ad offrire quella velocità di passaggio e di gioco pick’n’roll e pick’n’pop, incagliatasi contro le difese aggressive e fisiche della Carpegna Prosciutto e dell’Armani Exchange.

Alessandro Burin

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