Sei stagioni per prendersi l’Olimpia o forse è bastato molto meno, fatto sta che nella squadra del patron Rinaldi se c’è un punto fermo risponde al nome di Matteo Piazza.
L’attaccante classe ’98 che tra assist e gol predilige il passaggio illuminante ha le idee chiare ma anche la serenità per viversi ogni domenica con lo spirito giusto, quello determinato di chi vuole di nuovo salire sull’aereo destinazione “Promozione”.
È l’obiettivo che ci siamo posti ad inizio anno, tornare il prima possibile in quella categoria che fino ad un anno fa era il nostro habitat naturale”.

Alla luce di quanto visto fino ad oggi, con l’Olimpia al secondo posto al pari del Laveno e a meno cinque dalla capolista Gallarate, che te ne pare?
Credo che il percorso fatto fino a questa decima giornata rispecchi il reale andamento delle cose e rispecchia anche la nostra volontà, abbiamo alla portato l’obiettivo che ci siamo prefissati sta a noi concretizzarlo”.

Che squadra è l’Olimpia di quest’anno?
Siamo un bel mix di giovani ed esperti, siamo una buona squadra ed anche un buon gruppo, possiamo e dobbiamo migliorare perché qualche partita non l’abbiamo giocata al meglio e qualche punto lo abbiamo lasciato in giro, ma abbiamo le qualità per giocarcela con tutte, essenso partiti bene c’è entusiasmo l’importante è rimanere uniti anche se dovessimo incappare in un periodo no, perché poi il gruppo è lì che fa la differenza”.

Di tutte le squadre incontrate fino ad oggi, ce n’è qualcuna che ti ha stupito in particolar modo?
È un campionato difficile, molto equilibrato, ad esempio abbiamo affrontato Laveno e  Sommese che sono due neopromosse e ci hanno messo in difficoltà, con la Sommese abbiamo anche pagato dazio, come gioco posso dire che il San Michele è una delle formazioni che mi è piaciuta di più, ma non avevo grossi dubbi su di loro perché conosco bene mister Genovesi ed è un mister molto preparato, e poi l’altra che mi è piaciuta è il Gallarate, forse essendo anche loro scesi dalla Promozione sono un po’ più esperti di altri, credo che al momento meriti di stare un pochino più in su”.

Arrivando dalla Promozione, te lo aspettavi così il campionato di Prima Categoria? E quali sono secondo te le principali differenze fra le due categorie?
Più o meno me lo aspettavo così, molto equilibrato, è sicuramente un campionato di buon livello dove secondo me ci sono alcune squadre che potrebbero tranquillamente giocare in Promozione, quanto alle differenze direi più che altro l’intensità e la personalità di qualche giocatore, in Promozione è più facile trovare ragazzi che abbiano militato anche in categorie superiori, per questo, magari, spiccano di più rispetto ad altri”. 

Tu che giocatore sei? E ti sei posto degli obiettivi per questa stagione?
Sono una seconda punta o un esterno nel tridente, ma mi piace anche giocare dietro gli attaccanti, poterli servire. Obiettivi? Sono scaramantico, però posso dire che devo fare qualcosa in più a livello realizzativo, ad oggi ho fatto 2 gol in campionato e 2 in Coppa, mi piacerebbe arrivare in doppia cifra”.

Nel nostro amato calcio dilettanti c’è “un’istituzione” che è Enzo Rinaldi, tu che rapporto hai con lui?
Ormai lo conosco bene, lui la vive proprio nel profondo, forse ci tiene più di quello che dovrebbe, ma in settimana è abbastanza tranquillo è la domenica che si scatena” (ride ndr).

Domenica arriva l’Arsaghese, che gara ti aspetti?
È una squadra che proprio non conosco, adesso sono a metà classifica, frutto anche delle ultime due vittorie che hanno conquistato, credo sarà una battaglia proprio come tutte le altre gare”.

Andando oltre il calcio dilettanti siamo alle porte dell’evento calcistico per eccellenza, ovvero il Mondiale. Lo seguirai anche senza Italia? Hai una simpatia o una favorita?
Da amante del calcio lo seguirò, anche se io sono un amante non fanatico, sicuramente lo vedrò in tranquillità. Simpatie nessuna, senza Italia è impossibile tifare, favorita direi l’Argentina”.

Mariella Lamonica

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