Ottobre (in) rosso sì, ma solo per le casse dei club. Perché la Lega Pro fattura invece a nastro grazie alle deliberazioni disciplinari che ingrassano l’IBAN della terza serie. Allora, nel solo mese di ottobre (e per le sole ammende relative alle società, cioè non computando quelle per i singoli tesserati), il Giudice Sportivo Stefano Palazzi (sì, quello Stefano Palazzi, l’ex Procuratore Federale), ha messo a bilancio 80.800 (leggasi ottantamilaottocento) euro in sanzioni amministrative. Principale fonte di breccole? Va da sé, i comportamenti ritenuti oltraggiosi di curve e affini. Nell’ultima giornata record stagionale con 22.300 euro computato a 18 club. Dai 4.000 del Pescara ai 300 di Giugliano, FeralpiSalò, Potenza, Taranto e Pro Patria. Già, c’è anche la società biancoblu “per avere i suoi sostenitori posizionati nella tribuna ospiti intonato al 15° minuto circa del primo tempo cori oltraggiosi nei confronti di Istituzioni Calcistiche”. Il club di via Cà Bianca vanta anche il non invidiabile primato 2022/23 con 5 mila scudi seguiti alle supposte intemperanze verbali durante il match del 2 ottobre con la Pro Vercelli.
Il giro di vite imposto dalla Lega Pro sulle cattive abitudini da stadio è chiarissimo. In larga parte anche condivisibile. Soprattutto quanto ad intolleranza e discriminazione. Ma la sensazione è che lo zelo nell’applicazione abbia decisamente preso un po’ troppo la mano. Producendo effetti moltiplicatori e non regressivi. Magari è presto per tirare le somme. E magari invece sarà il caso di correggere il tiro. Salvo non adeguarsi al Milanese Imbruttito. “Il lunedì si fattura, figa…”. Grazie al Giudice Sportivo.
Giovanni Castiglioni