Mattia Dorio, da sempre nella famiglia della Pallamano Cassano Magnago e, ormai considerabile un veterano, quest’anno come tutta la squadra sta affrontando una situazione difficile. Nonostante i risultati fatichino ad arrivare, il classe ’98 non si dà per vinto, consapevole che servirà del tempo perché la squadra possa tornare a livelli più alti del campionato di A1 maschile.

Sei sempre rimasto a Cassano Magnago, a cosa è dovuta questa scelta?
“Per prima cosa il fatto di trovarmi molto bene: ci sono ragazzi con cui mi diverto e della società non ho nulla di che lamentarmi. Il gruppo di quest’anno è sicuramente il migliore rispetto a quello delle altre sei stagioni in cui ho giocato in serie A. Con i ragazzi ci si diverte sempre, ci si trova anche fuori dagli ambiti sportivi per stare insieme. Questi sono i fattori principali che mi hanno fatto decidere di rimanere a Cassano Magnago”.

Un gruppo, dunque, positivo, ma sicuramente giovane. Cosa pensi che manchi per lottare per qualcosa di più importante?
“Sapevamo che sarebbe stato un campionato difficile dopo le partenze dello scorso anno. L’esperienza sicuramente influisce ma fino ad un certo punto, perché abbiamo visto che anche nelle sconfitte siamo riusciti a mettere in campo delle buone prestazioni. C’è voglia di far bene e questa deriva anche dall’affiatamento che c’è all’interno del gruppo squadra. Secondo me servirà solamente impegnarsi di più, poi i risultati arriveranno; molti dei ragazzi stanno disputando ora il loro primo campionato di A1 ed è normale che serva tempo per ambientarsi ad una nuova dimensione; servirà qualche anno per far loro sviluppare al meglio le qualità che, assicuro, non mancano”.

In una squadra così giovane, puoi essere considerato un veterano? Cosa implica in campo?
“Sinceramente non sento minimamente questa pressione; è vero, posso essere considerato un veterano, però l’età è quasi la stessa dei miei compagni più giovani. Vedevo di più questa differenza negli anni passati, dove c’erano giocatori di 10 o 15 anni più grandi e si sentiva di più lo scarto d’età. Io ho 23 anni, non trovo differenze con chi ne ha 18 o 20”.

In questa pausa il mister ha deciso di lavorare sulla condizione fisica, pensi che possa aiutare ad ottenere risultati migliori?
“Sicuramente lavorare sul fisico è sempre utile perché aiuta a rimanere più lucidi nei finali di partita che, in questo campionato molto equilibrato, sono spesso decisivi. Per la ripresa di gennaio, il nostro preparatore Carlo Simonelli ci ha dato un programma di corsa e allenamento da fare singolarmente a casa, che ci aiuterà a riprendere gli allenamenti normalmente, senza gravare troppo sul fisico. Dopo una pausa è sempre difficile riprendere, ma penso che questo potrà essere sicuramente positivo, anche se è molto stancante”.

Alla ripresa dopo la sosta affronterete tutte le migliori squadre del campionato. Pensi che si possano ottenere risultati diversi dal girone d’andata?
“Sarà oggettivamente difficile perché, alla prima partita, ce la vedremo contro Sassari e, poi, avremo Conversano e Bressanone che sono indubbiamente le squadre più forti; tuttavia, mai dire mai. Dopo la pausa è sempre difficile riprendere i ritmi della partita e ritrovare la connessione con tutti i compagni. Ce la metteremo tutta per portare a casa risultati diversi che potrebbero servirci per restare fuori dalla zona playout a fine campionato. Diciamo che prendere due punti all’inizio contro queste squadre potrebbe essere fondamentale per essere protetti nel caso in cui, più avanti, dovessero andare male le cose”.

La prima partita sarà in casa, dove avete ottenuto quasi tutte le vittorie. Cosa può dare il PalaTacca?
“Indubbiamente sarà un fattore che aiuterà. Quasi tutti i nostri successi sono arrivati in casa perché perdere qui è una duplice sconfitta per tutti noi. Quindi non dico che fuori casa non diamo il 100%, però a Cassano Magnago troviamo delle motivazioni in più per fare bene. È fastidioso perdere in casa, ancora di più della sconfitta esterna, perché è il campo in cui ci alleniamo tutti i giorni, in cui abbiamo il nostro pubblico e, dunque, arrivano delle forze esterne che ci permettono di fare meglio”.

Al netto dei vostri obiettivi stagionali, come valuti il vostro campionato sin qui?
“Il nostro obiettivo era non retrocedere e non penso che questo possa accadere. Rispetto all’inizio del campionato, io e molti altri pensavamo che potesse andare molto peggio, quindi ci riteniamo soddisfatti di come sta procedendo la stagione. Anche se le vittorie sono poche, siamo contenti delle prestazioni messe in campo, sia del gruppo che era un aspetto da sistemare rispetto agli anni passati. Anche la società sembra abbastanza soddisfatta e il riscontro è positivo”.

Personalmente, quali sono le tue ambizioni future?
“Sicuramente la prima è non smettere di giocare nell’immediato, però, escluso questo, non saprei. Probabilmente direi di continuare a giocare a Cassano Magnago e dare il meglio di quel che posso offrire sul campo; poi vedere cosa porterà il futuro, ma sono più concentrato sul presente”.

Andrea Vincenzi

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