Sono passate meno di 72 ore dall’inizio delle votazioni per il Pallone D’Oro d’Eccellenza e di Terza Categoria e sono già più di 35.000 i voti ricevuti dai vari giocatori in lizza, con Alex Romano che in queste comanda la classifica dell’Eccellenza, tallonato da Alessandro Colombo, mentre per quanto riguarda la Terza, è Francesco Rappa ad aver ingaggiato un testa a testa con Alberto Zoia. Ci sarà tempo fino alle 23.59 di lunedì 23 maggio per continuare a votare, indicando qui la propria preferenza, a cui seguiranno poi le votazioni per quanto riguarda Promozione, Prima e Seconda Categoria.
Dopo aver conosciuto più da vicino i primi tre candidati, è ora tempo di chiudere il cerchio per quanto riguarda la Terza Categoria, andando a scoprire gli ultimi tre giocatori in lizza (sempre secondo ordine alfabetico) che sono in lotta per la vittoria finale.
Segnalato da vari mister del girone B, Mattia Marchioro, attaccante classe 1989 del Torino Club, nonostante una stagione alquanto sfortunata a livello di infortuni è riuscito comunque nelle partite in cui è stato a disposizione a far vedere come le qualità da centroavanti di livello siano assolutamente nelle sue corde. “Non mi aspettavo la nomina onestamente, mi fa tanto piacere e ci tengo a ringraziare i mister che hanno segnalato il mio nome per questo premio” esordisce Mattia, che tuttavia non nasconde un po’ di scontentezza per una stagione personale che non ha potuto vivere al massimo: “Personalmente non sono molto contento, perché nonostante la volontà di spaccare il mondo, ogni due per tre mi sono ritrovato alle prese con qualche infortunio e poche volte sono riuscito a dimostrare quanto effettivamente valgo”. Una stagione che tuttavia per il centroavanti granata non è ancora terminata, con l’ultimo atto dei play-off che potrebbe coronare una seconda parte di stagione a dir poco fantastica da parte del Torino Club: “Dopo il girone d’andata sottotono abbiamo iniziato a rimboccarci le maniche, dimostrando di poter ambire al salto di categoria. Il mister ci crede e noi ci crediamo e cercheremo di prenderci questa finale”. Combinata play-off e pallone d’oro che diventa così il sogno di Marchioro, il quale tuttavia non dimentica assolutamente di ringraziare mister e compagni: “La dedica per questa nomina va sicuramente a mister Morosi e a tutti i compagni, in particolare a Ligorio che praticamente per tutto quest’anno mi ha fatto da mental coach, oltre che naturalmente alla mia ragazza che con pazienza mi supporta e mi sopporta ogni domenica”.
Proseguendo, il più giovane ad essere nominato nella lista dei 6 candidati risponde al nome di Francesco Rappa, classe 1999 che dopo la vittoria del campionato con l’Ardor ed il trionfo nella classifica marcatori del girone B, punta ora a completare una stagione da sogno che, dopo un passato tra Busto 81 (in Eccellenza) e Besnatese (in Promozione), lo ha visto definitivamente consacrarsi nella squadra di casa. “Da quando sono arrivato qui so di essere maturato tanto. Ho saputo abituarmi alla categoria, pur mantenendo comunque le mie doti tecniche, e penso che questa sia stata la stagione in cui ho saputo mettere in campo tutto questo”. Prestazioni che hanno contribuito non poco alla vittoria del campionato, specialmente grazie ad n girone di ritorno in cui è scattata una scintilla: “Penso ci siano state due Ardor, una con un mister ed una con un altro. La squadra è sempre stata la stessa, ma ci serviva quel qualcosa in più che ci facesse arrivare al 10, e nel ritorno questa cosa è stata la mentalità, la volontà di credere in ciò che eravamo. Poi la felicità e le vittorie hanno fatto il resto”. Comprensibile quindi, che con un attaccamento così forte alla propria squadra, la dedica in caso di vittoria del premio vada proprio a mister e compagni: “So che è un premio personale, ma penso che senza l’aiuto della squadra o di qualunque individuo presente all’Ardor non sarei mai arrivato qui, perciò per quanto io potrei essere stato bravo, il premio è sicuramente dell’Ardor”.
Chiudiamo (sempre seguendo l’ordine alfabetico) con Alberto Zoia, attaccante (ma forse meglio tuttocampista) dell’Angerese. Classe 1991, è stato capitano e leader di un’Angerese a dir poco magnifica, capace di lottare per il titolo per quasi tutta la stagione e chiudendo al terzo posto solo per la differenza a reti. Nonostante tutte le carte in regola per entrare nella lista dei candidati al pallone d’oro tuttavia, Zoia non nasconde la sorpresa per la nomina: “Sinceramente non me lo aspettavo, c’è sicuramente soddisfazione personale, anche se riconosco come ci sia comunque chi ha vinto il campionato e quindi penso che spetti più a loro che a quelli dietro. Se sono qui ad ogni modo vuol dire che qualche cosa di buono ho fatto”. Dopo un campionato d’alta classifica, il sogno dei rossoblu si è dovuto spegnere nella semifinale play-off, chiudendo così una stagione che tuttavia Zoia definisce ugualmente positiva: “Chiaramente un po’ di delusione c’è, però nel complesso la stagione è stata strapositiva. C’è un gruppo di ragazzi eccezionali, giovani compresi, tutti che hanno sempre remato dalla stessa parte e che ad ogni allenamento erano sempre presenti. Ad agosto non pensavamo nemmeno di poter arrivare fin qui, quindi questo è motivo di orgoglio”. Non manca infine una dedica speciale, per una persona che Alberto non vede l’ora di conoscere: “La dedica di questa nomina va sicuramente alla mia bambina che nascerà il 28 di Luglio, e a cui spero di poter far questo primo regalo”.
Francesco Vasco