Sono passate meno di 24 ore dall’inizio delle votazioni per il Pallone D’Oro d’Eccellenza e di Terza Categoria e sono già più di 8mila i voti ricevuti dai vari giocatori in lizza, con Alessandro Colombo che in queste prime fasi comanda la classifica dell’Eccellenza, tallonato da Alex Romano, mentre per quanto riguarda la Terza, è Alberto Zoia ad aver racimolato più voti per ora. Ancora nulla di definitivo però, perché ci sarà tempo fino alle 23.59 di lunedì 23 maggio per continuare a votare, indicando qui la propria preferenza, a cui seguiranno poi le votazioni per quanto riguarda Promozione, Prima e Seconda Categoria.

Nel frattempo, andiamo a scoprire più da vicino i protagonisti in lista, partendo dai primi tre (su sei totali) giocatori della Terza Categoria segnalati dai vari mister.

Il primo giocatore, andando in ordine alfabetico, risponde al nome di Alef Casnici, classe 1993, perno difensivo del Ponte Tresa, con alle spalle un passato che parla di settori giovanili di livello come quello del Milan e del Varese, ed una carriera in prima squadra tra Eccellenza, Promozione e Seconda Lega svizzera. “Non mi era mai successo di essere nominato per un premio come questo, e quindi rientrare tra i candidati mi fa molto contento” le sue prime parole, a cui è subito seguito un ringraziamento a compagni e società: “Sicuramente se sono qui è merito della squadra che mi ha permesso di emergere. Qui a Ponte Tresa mi trovo molto bene, e sono felice di questa nomina specialmente per il presidente Colabufo che mette sempre anima e corpo per questa società”. Una presenza la sua totalmente giustificata, grazie ad un campionato da protagonista che lo ha visto disinnescare la stragrande maggioranza degli attaccanti che si è trovato di fronte, oltre che raggiungere con il Ponte Tresa il quarto posto ed i play-off. “Abbiamo sicuramente fatto una seconda parte di stagione in cui siamo cresciuti tanto, dando il massimo specialmente nelle partite in cui c’era da tirare fuori i denti – prosegue il difensore – non nego tuttavia che avrei preferito festeggiare la vittoria dei play-off piuttosto che quella del pallone d’oro”. È stata infatti la sconfitta per 3-0 contro il Caesar ad estromettere i gialloblù dalla post-season, terminando così la sua stagione, ma non la corsa al pallone d’oro, in cui se dovesse vincere Alef ha già pronta una dedica speciale: “Se toccasse a me, la mia dedica andrebbe sicuramente alla mamma che è sempre stata la mia tifosa numero uno; mi ha sempre sostenuto ed ancora oggi è qui a darmi supporto morale”.

La seconda nomina (sempre proseguendo con l’ordine alfabetico) riguarda invece un attaccante, e se dici attaccante non puoi non pensare a mister 34 gol Giorgio Cizzico, bomber di provincia che dopo un passato tra Prima e Promozione, quest’anno con i suoi gol ha contribuito non poco alla vittoria del campionato del Don Bosco.Sinceramente non mi aspettavo la nomina, ed anzi non ci ho mai dato troppo peso. Mi piace giocare a calcio, segnare e basta, tutto il resto poi è relativo” esordisce il bomber classe 1987, che tuttavia non può che ritenersi soddisfatto della stagione appena vissuta sia a livello di squadra che personale: “L’obiettivo ad inizio anno era vincere il campionato, l’andata non era stata così facile, anche perché fino a dicembre eravamo impegnati anche in Coppa, tuttavia nel ritorno abbiamo trovato la forza per andare a prenderci il primo posto. Personalmente poi, sono stato chiamato qui per segnare ed è quello che ho fatto. Cero non mi aspettavo di arrivare a 34 gol a 34 anni, ma di certo è una gran soddisfazione, specialmente nei confronti di chi mi dava per spacciato”. Non manca infine anche per lui la dedica a questo traguardo, che in questo caso è da dividere tra due persone: “Il pensiero va sicuramente a mio figlio, e poi a Paolo Mattioni, che mi ha convinto a sposare la causa del Don Bosco e ha sempre creduto in me

Il terzo protagonista è invece l’uomo simbolo del Caesar dei miracoli, Alessandro Fusco, classe 1897, di mestiere difensore capace di blindare una fase difensiva che specialmente del ritorno ha fatto le fortune della società del presidente Orlando. E d’altronde con un curriculum che parla di esperienze tra Serie C, Serie D ed Eccellenza non ci si poteva aspettare che un ruolo da leader sia tecnico che carismatico per lui, che nonostante una carriera a livelli ben più alti ha sposato alla grandissima la causa del Caesar: “Questa è un’esperienza che mi ha cambiato la vita, e che mi ricorderò per sempre. A livello di squadra ho visto persone che dopo essere cadute nel baratro si sono aiutate a vicenda facendo 25 punti su 30 nel girone di ritorno. A livello personale poi sono molto contento, ho sempre fatto le mie buone prestazioni a livello difensivo così come tutta la squadra, a cui ho anche aggiunto i miei 4 gol”. Una stagione da protagonista, ma che ciò nonostante coglie comunque di sorpresa Alessandro per la sua nomina al pallone d’oro: “Devo ammettere che non me lo aspettavo, perché si tende sempre a premiare gli attaccanti, e quindi questo mi faceva pensare che fosse difficile per un difensore poter essere candidato. Ovviamente, essendo il mio un ruolo di reparto, sarebbe da dividere con chi mi ha aiutato a fare queste prestazioni”. Anche per lui poi arriva la promessa di dedica in caso di vittoria finale del premio: “La dedica va ad una persona che non c’è più, ossia la mia ex fidanzata Ilaria”.

L’appuntamento è ora fissato a domani, quando andremo a scoprire più da vicino i candidati di Eccellenza, mentre venerdì sarà il turno degli altri tre protagonisti della Terza Categoria, in attesa di scoprire il 30 maggio, attraverso la nostra diretta Facebook, i nomi dei vincitori.

Francesco Vasco

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