Tutto è pronto per Givova Scafati – Pallacanestro Varese di domani pomeriggio, domenica 6 novembre, alle ore 16:00 sul parquet del PalaMangano di Scafati.
Una partita che per molti tifosi di entrambe le squadre può non significare nulla di più che una delle tante partite del campionato o, più semplicemente, due punti in più in classifica.

Non è questo però il sentimento di Matteo Parravicini, grande ex di entrambe le squadre, ora a Nardò in A2, che a poche ore dal suo personalissimo derby, ci racconta quali sono le sue impressioni su gialloblu e biancorossi e soprattutto, chi vincerà secondo lui la partita.

Innanzitutto Matteo, come sta andando l’avventura a Nardò?
“Tutto sommato bene. E’ una realtà diversa rispetto a quella di Scafati dello scorso anno. L’obiettivo non è vincere il campionato ma riuscire a fare una stagione tranquilla, puntando ai playoff. Non abbiamo iniziato benissimo, però a livello personale io mi sto trovando bene. Ho estrema fiducia di coach, società e compagni, mi sento a mio agio, ho una bella casa, la città è molto accogliente, insomma il contesto è ottimo e penso ci siano i presupposti per fare bene sia io a livello personale, che soprattutto dare una mano al gruppo per raggiungere grandi risultati di squadra. Sono stato investito di un ruolo importante e voglio ripagare la fiducia”.

Cosa vi sta mancando in questo momento per invertire la rotta?
“Secondo me dobbiamo amalgamarci ancora bene a livello di gruppo. Fin da inizio preparazione abbiamo avuto dei problemi a livello di infortuni che non ci hanno permesso di allenarci tutti insieme e fare gruppo e questo sta influendo sul nostro inizio di stagione non positivo. Ora stiamo cercando di stare insieme e siamo convinti che le partite perse le avremmo potute vincere senza problemi. Dobbiamo trovare ancora un po’ di solidità”.

Passiamo al suo personalissimo derby del weekend, Scafati-Varese. Lei lo scorso anno ha vissuto la cavalcata trionfale di A2 con i gialloblu, quest’anno parte del gruppo è rimasto lo stesso (gli italiani) e altri sono stati aggiunti, come Logan, Thompson, Henry, Stone ecc. Che Givova vede in prospettiva di domenica e più in generale del campionato?
“Con l’arrivo di Logan penso che sia una squadra che possa dire la sua e credo lo stia dimostrando, nonostante i risultati. Non dimentichiamoci poi che Scafati ha iniziato il campionato affrontando squadre molto forti e con Brescia penso qualche errore arbitrale gli abbia portato via i due punti. Penso che Scafati sia una realtà che, al di là della serie in cui gioca, voglia sempre competere e questo lo si vede anche negli investimenti fatti quest’estate, prendendo giocatori di altissimo livello”.

Quanto potrà influire sull’esito della partita di domenica, il ritorno al PalaMangano dei gialloblu. Un ambiente che conosce bene..
“Influirà tantissimo, in una maniera difficilmente immaginabile per chi non ha mai vissuto quell’atmosfera. Penso ci sarà il pienone sulla scia lunga delle nostre partite playoff dello scorso anno. Secondo me l’atmosfera di quel palazzetto è speciale, i tifosi ti fanno sentire unico e ti danno quella spinta in più che poi fa la differenza”.

Una delle più belle sorprese di questo inizio di stagione è il suo ex compagno Rossato, che in maglia Givova sta facendo davvero grandi cose. Si aspettava potesse avere un impatto del genere in LBA?
“Aspettarsi qualcosa quando si fa un salto di categoria così importante è sempre difficile. Posso dire che sono molto felice per lui perché so quanto ci tiene, che tipo di lavoratore è e penso che questi risultati siano lo specchio di tutti i sacrifici che fa in palestra quotidianamente”.

Andando su Varese, cosa ne pensa della squadra biancorossa?
“Sinceramente ho difficoltà ad esprimermi. Non ho avuto modo di seguirla in questo inizio di stagione e quindi non mi sento di dare un giudizio preciso”.

Quindi le se chiedo chi secondo lei vince domenica mi risponde Scafati?
“Sì, assolutamente”.

E lei per chi farà il tifo domani?
“Scafati, senza dubbio. Ad oggi mi sento più gialloblu che biancorosso”

Vedendo la realtà che si sta costruendo a Scafati, pensa di aver fatto la scelta giusta andando a Nardò?
“Assolutamente sì. Sono contento della scelta che ho fatto, perché penso di poter fare una grande stagione in A2, confermandomi ed imponendomi nella categoria. Non ho nostalgia ne rammarico per non essere in LBA con Scafati, anche se ovviamente mi sarebbe piaciuto giocare con loro anche quest’anno, però penso che non fosse il passo giusto per la mia crescita. Ho nostalgia dell’ambiente perché, pur solo essendo rimasto lì un anno ho trovato una seconda casa tra società, compagni, tifosi e la città stessa, però sono sicuro e contento della scelta fatta”.

Alessandro Burin

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