Il vento mattutino delle Bustecche porta aria di novità in casa Città di Varese, a cominciare dal volto sorridente di Gianluca Porro che, emozionato, si appresta a vivere la prima partita da allenatore biancorosso domani alle ore 15.00 a Sanremo. “A livello personale – esordisce il neo-tecnico – sarei falso a dire che non sono emozionato e non mi vergogno a dirlo, perché trovarmi sulla panchina del Varese non può mai essere banale. Sono però carico e fiducioso dopo la settimana appena vissuta“.

Proprio dalla prima settimana alla guida del Varese (cominciata con l’allenamento di martedì), Porro ha ricevuto importanti indicazioni dal gruppo, impressioni che vanno: “Oltre le più rosee aspettative. Ho trovato un gruppo disponibile e ricettivo, a conferma di quanto mi è stato detto da tutti, compreso da Ezio Rossi che ringrazio per la bellissima telefonata che mi ha fatto. Ho visto una squadra sana, vogliosa, che ha lavorato in maniera seria al massimo delle suo potenzialità; dispiace per gli infortuni perché è un handicap dover rinunciare a giocatori di questo calibro, ma per il resto siamo pronti“.

A proposito di infortunati, la conta è presto fatta: mancheranno D’Orazio (che si opererà settimana prossima), Parpinel (che continua a correre in vista di un possibile rientro), Cantatore (gli esami hanno avuto esito positivo per cui potrebbe presto rientrare in gruppo), Cappai (piccolo problema che dovrebbe tenerlo fuori solo per una giornata). Rientrerà fra i convocati capitan Disabato, anche se è da escludere un suo impiego dal primo minuto; aggregato dalla Juniores, che Porro conosce bene, Emanuele Sofio.

Venendo alla Sanremese, ovviamente, il valore degli avversari non è certo sconosciuto e in quel di Sanremo si attende il pienone per un match fondamentale ai fini della stagione ligure. I biancoazzurri arrivano da tredici risultati utili consecutivi, da un momento opposto a quello del Varese e Porro ironizza: “Mi auguro un’inversione di tendenza da entrambi i lati. Come ho detto ai giocatori da domani si apre una mini-stagione in cui tutti dovranno trovare la forza di reagire. Se guardo i valori delle due rose non mi vergogno a dire che il Varese non ha nulla da invidiare alla Sanremese; poi ci sono i numeri che dicono altro e bisogna accettare il verdetto del campo. Come li affrontiamo? Dovremo essere bravi a tradurre in campo la consapevolezza delle nostre qualità senza sfociare nella presunzione: serve l’umiltà da gregari unita alle nostre doti tecniche, e domani valuteremo se ci siamo preparati bene“.

A livello tattico Porro aveva già preannunciato di non voler attuare stravolgimenti e il tecnico riproporrà la difesa a tre, ma non si sbilancia sugli interpreti. Il pacchetto difensivo dovrebbe essere confermato con Trombini tra i pali protetto da Mapelli, Monticone e Marcaletti; Gazo e Premoli in mezzo (Piraccini scalpita in caso di centrocampo a tre) con Foschiani e Tosi sulle corsie. Davanti qualche dubbio in più c’è, ma non è da escludere un tridente con Mamah, Di Renzo e Pastore (occhio alle quotazioni di Minaj). Dubbi inevitabili, soprattutto alla vigilia di un esordio in panchina, che saranno sciolti domani anche se Porro specifica: “Questa squadra ha bisogno di certezze e da domani inizieremo a valutare alcune soluzioni; chiaro che poi inizieremo a giocare sulle idee e sui concetti più che sui moduli“.

Per concludere, Porro si concentra sull’atmosfera che si vivrà domani a Sanremo: “Sarà una partita calda e da calciatore qualche match del genere l’ho vissuto. Io credo che chiunque debba tirar fuori da sé le motivazioni, ma è chiaro che giocare in un ambiente stimolante può essere la molla che ti da quel qualcosa in più. Parliamoci chiaro: giocare partite del genere è più bello e i giocatori devono solo essere contenti. Un calciatore vive di questi stimoli, ci saranno tanti tifosi a sostenerci, e cercheremo di rovinare la festa a qualcuno“.

Matteo Carraro

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