Volto cupo, voce rotta dalla tristezza e dalla rabbia: Gianluca Porro si presenta così davanti ai microfoni dopo la brutta sconfitta del Città di Varese al “Franco Ossola” contro la Real Calepina.
“Il tabellino parla di un 2-0 e la gara dice che abbiamo perso – comincia Porro –, anche se almeno nel primo tempo credo che la squadra si sia comportata bene. Il problema è che le partite durano 90′ e oltre, motivo per cui non abbiamo alibi: dobbiamo solo prenderci le nostre responsabilità e rialzarci perché in questo momento siamo un pugile al tappeto“.
La ricetta per uscirne? “Lavoro ed equilibrio. Dico sempre che non bisogna esaltarsi quando le cose vanno bene e, quindi, non bisogna affossarsi quando le cose vanno male. I conti si fanno alla fine. Peccato perché in campo nel primo tempo eravamo messi bene e non abbiamo sofferto praticamente nulla; poi abbiamo preso un gol da situazione inattiva e ci siamo spenti, quando invece mancava tutta la ripresa per rimetterla sui binari giusti. Mapelli? Aspettiamo e speriamo che non sia nulla di grave“.
Il futuro parla del derby contro la Varesina domenica prossima: occasione giusta per il riscatto? “Tutte le partite sono un’occasione giusta per reagire e la forza del gruppo consiste proprio nel vedere in ogni match il punto di inversione di un trend negativo”.
Dopo quattro partite senza vittoria, mister Porro si sente in discussione? “Siamo tutti in discussione e sarebbe stupido dire il contrario. Io sono un fanatico del lavoro e questa deve essere la medicina per uscirne: siamo abbattuti, arrabbiati, tristi, pensierosi e in un vortice di emozioni non positive perché i numeri non ci fanno stare tranquilli, ma bisogna rialzarsi“.
Matteo Carraro
Dopo Sanremo Mister Porro era il migliore, tanto è vero che qualcuno l’avrebbe confermato anche in una ipotetica lego pro. Ora è la causa di tutti i mali, nei tifosi non c’è un minimo di coerenza. Un altro problema è stato sbandierare che si partiva per vincere il campionato, ebbene, secondo me questo non si deve fare, mai.
Forza VARESE sempre.