Secondo Power Ranking stagionale (primo a Campionato aperto) dopo quello temerario del primo luglio. Triveneto davanti (salvo podio salodiano) e dietro tutti quanti con il Pordenone ancora a comandare in virtù di chiaro standing da B e del successo al “Rocco” con la Triestina nell’Episodio 1 dei blockbuster del Girone A. Il Sangiuliano City balza di 7 posizioni, Mantova e Pro Sesto ne perdono 4. Questi i maggiori scostamenti dal primo fixing. Ad ottobre dopo la 7^ giornata il prossimo appuntamento. Tra parentesi la differenza di posizioni rispetto alla pubblicazione del primo luglio quando (in assenza di certezze sulla composizione dei raggruppamenti), invece del Piacenza compariva l’Alessandria.                        

1 (=) Pordenone – Sbanca il “Rocco” con Deli e Piscopo (nella foto, Pordenone Calcio Official Facebook). E con un Burrai già in discreta fregola. Il Vicenza è più sexy. Ma Di Carlo sa come si fa.         

2 (+2) Vicenza – L’importante è esagerare. Per informazioni, citofonare Pro Sesto. Presa a pallate nel primo set del “Menti” (6-1). Attacco orgasmico con El Loco Ferrari e l’ex Ancona Rolfini. Basterà per la promozione diretta? Sì, secondo i 5.664 abbonati del Lane. Roba che c’entra poco o nulla con la categoria. Sabato a Padova il primo (vero) stress test di stagione.   

3 (=) FeralpiSalòDark Horse della corsa alla cadetteria. L’agosto verdazzurro contempla Coppa Italia da sciambola con successo con il SudTirol e sconfitta con l’Udinese. Avvio di regular season senza incantare. Ma con 3 punti pesanti all’AlbinoLeffe Stadium. Less is more. Mantra che fa da link tra il Pres Pasini e Mister Vecchi.        

4 (+1) Triestina – Presto e bene… Non ditelo all’ex biancoblu Romairone che dopo il rischio mancata iscrizione ha costruito un organico completo, razionale e di qualità (Ciofani/Minesso/Ganz l’albero motore dei Muli). Ma Bonatti ha bisogno ancora di qualche settimana per quagliare. Come si è visto sabato con il già pronto Pordenone. Destino annata di rincorsa?  

5 (-3) Padova – Monaco, Terrani, Bifulco, Busellato. Quattro esuberi da un mln di euro o giù di lì. Zavorra che sposata con il taglio del 20% del budget ha impedito a Mirabelli di consegnare a Caneo una rosa XXL come nelle ultime due stagioni. Peraltro spiaggiate giusto in finale Playoff. Si scrive sostenibilità. Si legge ridimensionamento.     

6 (+1) Novara – Ferranti vuole (almeno) il quarto posto. Marchionni la vede diversamente. Strabismo tecnico/societario che spedisce in panca Cevoli. Che alla prima piazza in salotto lo scalpo del Renate guidato nel 2021/22. Non si sono più le matricole di una volta (capitolo primo). 

7 (+3) Pro Vercelli – Casella sfoltisce, Paci arrotonda sul piano tattico, ma alla fine è sempre quella vecchia lenza di Gianmario Comi (quinta stagione consecutiva al “Piola”), ad emettere fattura. Come da 1-0 di sabato con il Padova. L’anno scorso partì con 4 vittorie. Plausibile altro avvio lanciato. Anche se dopo il Trento, ci saranno Renate, Triestina e Novara.    

8 (=) Juventus Next Gen – Cambia nome, allenatore e (di fatto), chiude un ciclo per riaprirne un altro. Brambilla ricomincia da tre. Cioè (più o meno), quelli rimasti dall’ultima annata. Senko e Lling i prossimi tartufi da prima squadra?     

9 (-3) Renate – Se il buongiorno si vede dal Novara, Dossena difficilmente potrà andare oltre il target playoff. In Brianza il fiuto è proverbiale (Sgarbi e Squizzato sono due pezzi di livello), ma dopo due terzi ed un quarto posto, il downgrade appare inappellabile.    

10 (+3) Lecco – Mercato bulimico come da consolidata specialità della casa. Eusepi (subito a referto a Verona), a chiudere. Tanto per rendere l’idea. Di Nunno detiene il primato mondiale di addii trasformati in arrivederci. Il materiale è di qualità. Anche se eterogeneo. A Tacchinardi il compito (non banale), di tradurre in posso il vorrei.    

11 (-2) AlbinoLeffe – Allora, l’obiettivo è uno e uno solo. Scacciare il tabù dello Stadium (una vittoria in 10 partite). Vabbeh! Come nelle diete si comincia sempre domani perché alla prima arriva lo 0-1 con la FeralpiSalò. Biava a parte, la squadra è all’ingrosso quella degli ultimi 2 anni. Vai a sapere se sia un bene o un male…        

12 (-1) Pro Patria – Tre crociati in 45 giorni. Della serie, Darwin Awards e dintorni. Il Tractor Vargas è un ottimista in servizio permanente effettivo. L’esordio è palliduccio. Ma la difesa è buona, buonissima, probabilmente ottima. Sul resto, lavori tuttora in corso.

13 (+7) Sangiuliano City – Esonda alla prima storica tra i pro sommergendo il malcapitato Mantova. Magari in altri contesti soffre, ma in questa dimensione Morosini è un califfo borderline con l’illegalità. Non ci sono più le matricole di una volta (capitolo secondo). 

14 (+1) Virtus Verona – Fa mercato soprattutto con il Vicenza (dai berici Santi, Tronchin, Zarpellon e Talarico). Consueto gruppo calibrato sulla capacità gestionale dell’highlander Gigi Fresco. Terra di confine tra playout e salvezza la patria d’elezione.

15 (+3) Pergolettese – Negli ultimi 5 campionati 9 allenatori e 10 cambi di panchina. Contrordine. Fate pure 10 e 11 a 4 giorni dal Campionato. Fabbro eredita la panca dal dimissionario Mussa contabilizzando subito 3 punti con il Piacenza. Per dire che dal ridicolo al sublime (e/o viceversa) è davvero un attimo. 

16 (+3) Arzignano Valchiampo – Getta nell’indifferenziata 2 punti allo “Speroni”. Con la sensazione che Bianchini debba ancora maturare piena consapevolezza dello spessore dei suoi. Non ci sono più le matricole di una volta (capitolo terzo).

17  Piacenza – Nuovi arrivati a quota 19 (più l’allenatore), 18 gli under. Insomma, diamo tempo. Perché alla fine il Piace si piazzerà ben oltre la quart’ultima moneta. E certamente fuori dalla zona a rischio. Ma la prima di Scalise a Crema più che bruttina è quasi racchia.

18 (-4) Mantova – Battesimo morbido con il Sangiuliano City? Sì, ciao…Corrent ha un chiarissimo mandato. Ricostruire. Ma al “Martelli” la pazienza non è esattamente di casa.

19 (-2) Trento – L’arruolamento nell’esercito della salvezza era già in oroscopo. Il secco 2-0 rimediato dalla Juve il primo (ulteriore) indizio a formare la prova.    

20 (-4) Pro Sesto – Il pallottoliere al “Menti” quest’anno potrebbe toccare a parecchi. Avanti per 14’ e sotto di una sola rete sino a mezz’ora dal 90’, i biancocelesti sbarellano sul traguardo. Sei peperoni sullo stomaco vanno giù solo col Maalox. Soprattutto ad Andreoletti che non è tipo da lasciar correre. Ora AlbinoLeffe e Arzignano al “Breda” per il rimbalzo tecnico.          

Giovanni Castiglioni

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