Una settimana da Dio. Commediola utile a fare da sfogo agli istrionismi di Jim Carrey in cui lo sfacciato protagonista si ritrovava beneficiario di 7 giorni dai poteri divini. Di fatto, quanto occorso nello stesso arco di tempo alla Pro Patria capace di infilare un percorso netto senza precedenti. I numeri esprimono lo spessore del momento. E (senza filosofeggiare), anche lo spirito del tempo. La formazione biancoblu non vinceva 3 gare consecutive dall’aprile 2019 (Gozzano, Entella e Alessandria tra 34^ e 36^). A spregio della scaramanzia, per portarsi avanti e trovarne 4 bisogna scendere in D la stagione precedente (30^/33^), mentre per il poker in C serve andare a ritroso sino al gennaio/febbraio 2013 (Milazzo, Castiglione, recupero con il Monza e Giacomense). Insomma, la regola tigrotta sarebbe un’altra. E con Giana, Fiorenzuola e Renate si è davvero consumata un’eccezione. A partire dal successo di ieri con i brianzoli latitante dal 25 novembre 2012 (da allora 5 sconfitte e 4 pareggi con le pantere). Prossima fermata Seregno (sabato ore 17.30, stadio “Ferruccio”). I tigrotti non passano lì dal 10 settembre 1994 (anche se da allora si è giocato solo una volta). Tempo di interrompere anche quella carestia? Meglio mantenere equilibrio. Karma saliano di indubbia efficacia.

Presto che è tardi. Per la quarta gara consecutiva la Pro Patria ha segnato nei primi 20’ (terza nei primi 5’). Tante quante nelle precedenti 29. Ormai non può più essere una coincidenza. A riprova di come vengano preparate strategicamente le gare. Quanto alla produzione offensiva, con Sala si è saliti a 10 reti in 4 giornate (2.5 a uscita) contro le 23 in 29 della gestione Prina. Cambiare allenatore è sempre la scelta più semplice. Non è detto però che sia sempre anche quella sbagliata.

Se adesso te ne vai. A fine stagione tornerà alla Fiorentina. Che lo girerà in prestito (almeno) in Serie B. Solito colpaccio turottiano purtroppo limitato ad una singola annata. Niccolò Pierozzi c’entra davvero poco con la Lega Pro. Al netto di una dose necessaria di gavetta che fa comodo a tutti. Con la rete di ieri siamo saliti a 7 segnature responsabili di 11 punti. Se sommiamo 3 assist per 3 punti, l’esterno gigliato ha contribuito direttamente (o indirettamente) al 37% della classifica bustocca. Con tiro da fuori e capacità di tagliare su entrambi i pali (il secondo in particolare), come linee guida dei suoi gol. Per il titolo di MVP stagionale corsa oggettivamente chiusa.

Du mister is megl che uan. La presentazione in tandem non era un pro forma. La Sala & Le Noci Associati fa squadra in panca a immagine e somiglianza del gruppo in campo. Ci sono un Head Coach e un vice con delega tecnica. Una partnership resa plateale dai fitti colloqui soprattutto nella ripresa della sfida di ieri. Trailer del futuro biancoblu? Presto, troppo presto per dirlo. Ma lo scenario ha una sua plausibilità.         

Ogni giorno è una lotta, chi sta sopra e chi sotta. “Ma la notte no” illuminante per inquadrare l’attualità del Girone. Quattro delle ultime 10 (Virtus Verona, Pro Patria, Fiorenzuola e Trento), battono 4 delle prime 10 (FeralpiSalò, Renate, Piacenza e Triestina). Classica materia da ultimo scorcio di campionato. In cui gli opposti piuttosto che attrarsi si respingono. Pro Patria reduce da 3 vittorie, Virtus Verona e Fiorenzuola da 3 nelle ultime 5 mentre la Triestina ha perso le ultime 4, la Feralpi 3 delle ultime 4 e il Renate 3 delle ultime 5. Premessa che manda a farsi benedire le valutazioni sulla difficoltà del calendario. Sia come sia, le ultime 4 sembrano staccarsi con Seregno e Pro Sesto a meno 5 dalla quintultima Pergolettese. La sensazione è che ci sia ancora solo un posto residuo per i playout con bustocchi a +3 sulla zona a rischio (e a meno 1 dai playoff). Se fare 9 punti in una settimana non è ancora servito a mettersi al sicuro, figuriamoci non fossero stati fatturati.                  

It ain’t over till it’s over. Nel senso (aritmetica a parte), quando può dirsi davvero finita? Perché il Padova resiste. Ma al SudTirol manca davvero poco. Grazie alla vittoria sul Seregno (13° 1-0 stagionale e 26° clean sheet), a 5 giornate dal traguardo i Rotweiss di Javorcic hanno mantenuto il più 7 sui Biancoscudati reduci dal successo 1-2 sulla Juventus U23. Cadetteria probabilmente certificata il 10 aprile alla terzultima. Anche se il calendario altoatesino sembra lastricato di bucce di banana (Feralpi, Lecco, Fiorenzuola, Padova e Triestina per un totale di 267 punti in classifica), rispetto all’oroscopo veneto (Piacenza, Pro Vercelli, Giana, SudTirol e Virtus Verona per 244 punti). Anche se la contingenza dice che le seconde 5 hanno cumulato più punti delle prime 5 nelle ultime 5 giornate (46 contro 43).      

Giovanni Castiglioni

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