Quando si dice il tempismo. La Pro Patria si gioca la permanenza in categoria con 90 catartici minuti contro il Mantova (domani ore 14.30, stadio “Speroni”) e la proprietà rappresentata dal Consorzio Sgai mette il cartello “Vendesi” sul club. “Dal sublime al ridicolo è davvero un attimo” amava sibilare Napoleone (sì, quello del 5 maggio). Ma qui si rischia di prendere il Grande Corso un po’ troppo alla lettera. Insomma, il termine salvezza andrà coniugato in senso lato. Prima sul terreno di gioco. E poi nella ben più complicata sopravvivenza societaria.        

Il Sala sulle ferite. A 24 ore dallo spareggione con i virgiliani Massimo Sala fa spallucce delle beghe extra campo: “Siamo concentrati sulla partita. Tutto il resto non ci deve importare. Sarà una gara insidiosa perché affrontiamo una squadra di qualità. Anche se arriva da un momento non bello conosciamo il suo valore. Non sarà facile. Dovremo essere pronti. Con il cambio di allenatore nel Mantova potrà esserci qualcosa di diverso e quindi il livello di attenzione dovrà essere ancora più forte rispetto alle altre partite. Mi aspetto che la squadra risponda con quell’ordine e quell’equilibrio che ci ha permesso di fare punti nelle precedenti uscite”.     

Vaghi da cucito. Indisponibili Brignoli, Ghioldi, Molinari, Sportelli e con Saporetti rientrante dal turno di stop le scelte in difesa sono praticamente obbligate. Plausibile 3-5-2 biancoblu con Caprile tra i pali; Vaghi, Boffelli e Saporetti dietro; Vezzoni, Nicco, Bertoni, Galli e Pierozzi in mediana; mentre in avanti Piu certo di una maglia con Parker partner più probabile. Consueta posse di diffidati composta da Caprile, Bertoni, Nicco, Pierozzi più gli assenti Molinari e Sportelli. Materia piuttosto delicata in funzione dell’ultima di domenica 24 a Crema.                                      

Giovanni Castiglioni

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