Cchiù Pitou pe’ tutti! Cetto La Qualunque non avrebbe saputo dirlo meglio. Perché, per parafrasare quell’altro, la (diciamo) qualità va fatta girare. E i patrimoni tecnici devono essere debitamente condivisi con tutti. Insomma, allacciatevi le cinture. JP32 (ovviamente il Jonathan Pitou di cui sopra), minaccia di farci fare parecchi giri di giostra. Troppe aspettative? Probabilmente sì. Ma in una domenica in cui la Pro Patria ha rimediato con la Pro Sesto una non memorabile sconfitta, l’esordio fibrillante del petit garçon ex OM rischia di mandare a libri il 30 ottobre 2022 come quello in chiave lucky looser della prima in campo di un talento in nuce. Ai posteri, e tutto ciò che ne segue. Nelle more, la settimana contempla marcia di avvicinamento alla 12^ con la Triestina (domenica ore 14.30, stadio “Speroni”), lardellata da mercoledì di Coppa con l’Alessandria (ore 18, stadio “Speroni”). Magari di questi tempi è solo una seccatura. E magari (invece) una occasione acconcia ad un’altra botta di vita con il francese.

‘O famo strano

Magari alla francese. Perché se c’è un dato che traccia la differenza di Pitou è quello relativo ai falli subiti: addirittura 7 nella metà partita giocata. In realtà, anche meno visto che il transalpino ha impiegato il primo quarto d’ora della ripresa per acquisire ritmo. E quel minimo di confidenza con la squadra utile a farsi dare la biglia il più possibile. Dalla preparazione estiva di Sondalo il Tractor è a caccia di soluzioni creative che possano sommare imprevedibilità ad un attacco composto da interpreti non sempre spiccanti nell’invenzione pura. Ora (forse), grazie all’ennesima intuizione turottiana, quella lacuna potrebbe essere colmata.         

Mio Dio, come sono caduta in basso!

La tendenza è chiarissima: 3 sconfitte nelle ultime 4 (parimenti in assoluto e quanto a trasferte), una sola vittoria nelle ultime 5 (4 punti) dopo le 3 nelle prime 6 (10), un solo clean sheet (con la Virtus Verona) nelle ultime 8 dopo la singola rete subita nelle prime 3. Cioè, la Pro Patria di Vargas ha tirato il freno a mano. Tutto questo mentre formazioni che seguono (o seguivano) i biancoblu hanno al contrario aperto il gas: Pro Vercelli e Pro Sesto 12 punti su 15 disponibili, ma anche AlbinoLeffe con 8, Trento e Mantova con 7 e Pergolettese con 6. Ergo, c’è poco da stare allegri. Salvo non vedersi riassorbiti dalla zona playout attualmente distante 3 lunghezze (i playoff sopra di 2).         

Pari e dispari

Nuovo ribaltone al vertice. Perdono 3 delle prime 4 (Lecco, Feralpi e Vicenza) venendo sverniciate da Renate (nuova capolista), Pordenone e Novara. Con il Padova che ieri sera facendosi riprendere al 91′ dal Piacenza nel Monday Night (1-1, Ceravolo, Zunno), ha lisciato l’aggancio alla seconda moneta. Il dato politico è però un altro: solo 2 pareggi nell’ultima domenica, 7 complessivi nelle ultime 5 giornate e 29 (su 109 partite) da inizio stagione. Una costante che dice come strategicamente il punto sia spesso giudicato una extrema ratio. Meglio assumersi il rischio di provare a vincere.      

La vedo grigia

Defunti onorati sul campo con il secondo turno di Coppa Italia contro l’Alessandria (mercoledì ore 18, stadio “Speroni”). Chi ha la meglio (nei 90’, 120’ o rigori), affronta negli ottavi (16 novembre), la vincente dell’incrocio Mantova – Renate. Mercoledì 7 dicembre i quarti con accoppiamento successivo definito da sfide FeraliSalò – Juventus Next Gen e Piacenza – Sangiuliano. I Grigi di Rebuffi sono in leggera ripresa avendo perso solo una delle ultime 4 dopo essere andati sotto in 6 delle prime 7. Alla vigilia parlerà il vice tigrotto Le Noci. Previste ampie rotazioni con batteria degli assenti plausibilmente cristallizzata (salvo il rientro di Sportelli squalificato in Campionato).                          

Giovanni Castiglioni
(foto Pro Sesto 1913 Official Facebook)

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