Dopo quella per il battesimo dell’AlbinoLeffe Stadium, la Pro Patria prova ad imbucarsi ad un’altra festa. E cioè quella dei 112 anni di storia del Padova. Traguardo tagliato proprio domani, in parallelo con la 24^ di campionato (ore 14.30, stadio Euganeo). Incrocio (inutile menarla tanto) dal pronostico segnato che i biancoblu hanno però il dovere e le potenzialità di ribaltare sulla scorta di quanto messo in campo negli ultimi 2 mesi. Contro i Biancoscudati di Pavanel si apre la prima di 3 settimane (su 4) a triplo impegno agonistico. Con Trento (martedì 1) e Lecco (sabato 5) in oroscopo allo “Speroni” nei 7 giorni a seguire. Tanti punti sul piatto. Tante occasioni per avvicinare una salvezza tutt’altro che lontana.            

Prina dixit. La vigilia di Luca Prina è improntata all’ottimismo. O (se preferite), al sano realismo. Che sono poi la stessa cosa: “Dobbiamo provare ad essere noi stessi. Conosciamo le difficoltà della partita. Bisogna continuare in quello che stiamo facendo in questo momento. Vogliamo delle conferme sulla strada che stiamo percorrendo. Ogni partita ci deve dare l’opportunità di fare punti. Anche se domani sappiamo che è più difficile di altre. Il Padova in casa ha sempre vinto salvo 2 pareggi con Seregno e SudTirol. Se mettiamo la gara al pari loro, la perdiamo. Resta il rammarico per domenica con il Piacenza. Perché con una prestazione così è un peccato non aver vinto. Nei momenti sporchi della partita ci è mancata un po’ di esperienza. Avevamo 7 under in campo. Posso dire che abbiamo assenze sopra la media e uno spogliatoio sopra la media. Ma anche nell’anima e nella mentalità la possibilità di fare delle imprese”.
Nota a margine costituita da un rilievo statistico. Nelle vesti di una puntura di spillo. O di un nervo scoperto: “La Pro Patria ha perso 4 delle prime 6 e solo una delle ultime 7. Dalla 7^ abbiamo il 9° rendimento del Girone. Vuol dire che in caso di mio esonero dopo 6 giornate, l’allenatore che avesse preso il mio posto avrebbe fatto un ottimo lavoro…”.        

Prina eligit. Prove tecniche di partidazo con mattinata di rifinitura che ha mostrato 3-5-2 con possibili interpreti Caprile tra i pali; Colombo, Sportelli e Boffelli in difesa; Pierozzi, Brignoli, Nicco, Galli e Pizzul in mediana; Piu e Parker in avanti. Pretattica o realtà? Difficile dirlo. Sia come sia, a referto restano le assenze di Lombardoni, Vezzoni e Bertoni e la positività residua (per esclusione) di Saporetti. Nel frattempo Zeroli, si è accasato in prestito alla Caronnese.  

Appendix Vergiliana. Sfida affidata a Daniele Virgilio di Trapani (Milos Tomasello Andulajevic di Messina e Francesco Valente di Roma 2 gli assistenti, Valerio Crezzini di Siena il quarto ufficiale). Terzo anno, 29 gare dirette in categoria (7 quest’anno), il fischietto siculo presenta un cursus spiccatamente casalingo (14 vittorie interne, 6 esterne e 9 pari), e una discreta propensione al giallo (157, ovvero 5.41 a partita). Tre i precedenti specifici:  

3 settembre 2017  Pro Patria – Lecco  2-0  (Serie D)
19 ottobre 2019  Pro Patria – Pro Vercelli  1-1
2 febbraio 2020  Padova – Vis Pesaro  4-0  

Giovanni Castiglioni

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