Fine dei giochi. O quasi. Prima della chiusura definitiva delle porte della Serie C (deadline alla mezzanotte tra mercoledì e giovedì), tutte le 60 squadre aventi diritto d’iscrizione in Lega Pro hanno presentato la propria domanda, inclusi i club che erano a rischio. Discorso che si estende alla Reggina in Serie B, con un’autentica magia burocratica del neopresidente Felice Saladini, in grado di sistemare ogni aspetto incluso l’indice di liquidità (l’indicatore che esprime la capacità d’impresa di fronteggiare i debiti maturati in un periodo precedente), e confermare i granata nel campionato cadetto con buona pace del Vicenza che sperava nella riammissione.

Tornando in Serie C (tutto in ordine in casa Pro Patria), invece, delle società a rischio solo il Teramo non è riuscito a mettersi totalmente in regola, peccando proprio sull’indice di liquidità. Conti a posto per Messina (avendo sistemato il debito IVA) e Triestina che hanno regolarmente presentato la domanda: in particolare, il cambio di proprietà del club alabardato con il passaggio ad Atlas Consulting (società facente capo a Simone Giacomini e Antonino Maira, subentrati nell’Unione con l’80% delle quote) è avvenuto proprio ieri certificando la garanzia dichiarata dall’ex biancorosso Mauro Milanese. Quanto agli abruzzesi di cui sopra, l’intervento sulla sirena dell’ex presidente Franco Iachini avrebbe messo una pezza a tutto. Salvo proprio all’indice di liquidità (causa sequestro delle quote da parte del Tribunale di Roma), che secondo fonti di stampa potrebbe condannare gli aprutini al mancato ingresso in Lega Pro. Il check della Covisoc farà in ogni caso giurisprudenza (come per gli altri 59 club, s’intende) e la Commissione comincerà in data odierna ad esaminare la documentazione per emanare il suo verdetto venerdì 1 luglio; entro il 6 andranno presentati eventuali ricorsi e venerdì 8 luglio toccherà al Consiglio Federale dare l’ufficialità dell’organico della Serie C 2021/22.

Poiché tutte le 60 squadre aventi diritto d’iscrizione hanno presentato la domanda non ci saranno riammissioni ma, in caso di bocciature (vedi Teramo), si procederà ai ripescaggi che, nell’ordine, vedono Fermana (graduatoria retrocesse dalla Serie C), Torres (ipotetica graduatoria Serie D), Seregno (graduatoria retrocesse dalla Serie C) e Città di Varese (ipotetica graduatoria Serie D). Stando così le cose solo la Fermana potrà festeggiare. Tutto ampiamente prematuro però. L’intervento degli organi di controllo e vigilanza dei prossimi giorni potrebbe ancora aprire scenari alternativi. Per il momento, dunque, il Città di Varese aspetta ancora iniziando comunque a muoversi per progettare il suo futuro, un futuro che sarà quasi sicuramente in Serie D.

Matteo Carraro
Giovanni Castiglioni

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