Figura di riferimento del canottaggio internazionale e da cinque anni responsabile tecnico della Canottieri Luino, Renato Gaeta continua la collaborazione con la Nazionale della Grecia confermandosi un motivo d’orgoglio, un fiore all’occhiello, una grande opportunità di crescita per la società di Luigi Manzo. Un risultato di straordinario spessore che fortifica il processo di internazionalizzazione di un club reduce dall’esperienza del World Rowing Coastal Tour 2015, dalla conseguente trasformazione in hub sportivo-turistico grazie al suo centro Coastal e dai recenti gemellaggi con realtà tedesche e francesi.

Gaeta, 7 volte campione d’Italia, due volte olimpico (Los Angeles 1984 e Seul 1988), tre medaglie mondiali assolute  (medaglia d’oro universitaria), una Universiade e due Coppe delle Nazioni Under 23, racconta con ogorglio l’esperienza greca: “La collaborazione con la Nazionale della Grecia nasce da un elemento in comune: Gianni Postiglione. È stato il mio primo e storico allenatore ed è soprattutto grazie a lui se oggi mi trovo a far parte della categoria dei ‘malati’ di Canottaggio. Con Gianni ho iniziato l’attività di atleta a livello di club al Posillipo e con lui, anche se indirettamente perché io ero Senior e lui responsabile tecnico dei Pesi Leggeri, ho condiviso anche la mia esperienza in Nazionale. Le nostre strade, dal punto di vista professionale, si sono divise ma l’amicizia, grande e indelebile, è rimasta. Una figura importante per me anche dal punto di vista umano“.

Gianni Postiglione, partenopeo come Gaeta, ha ricevuto due volte il premio “Allenatore Mondiale dell’Anno” nel 2006 e nel 2011 oltre a esser diventato FISA Coaching Director nel 2017. “Gianni collabora con la Federazione greca dal 2005 – continua Gaeta –. L’anno scorso, volendo aprire a elementi esterni per dare carattere di internazionalità al suo gruppo tecnico, mi ha chiesto se volevo dargli una mano. Una proposta che ho accettato facendo ben presenti i miei impegni con la Scuola, quale Professore di Scienze Motorie, e con la Canottieri Luino. Per lui, in partenza per le Olimpiadi di Tokyo, andava ugualmente bene. Aveva bisogno di una figura attenta alla crescita dei giovani e io, ogni giorno al lavoro con le categorie giovanili qui alla Luino e anche sulla base delle mie precedenti esperienze remiere, facevo al caso suo “.

Superati i problemi di comunicazione con la lingua inglese, i risultati non si sono fatti attendere. “Ho avuto la fortuna di assistere a un momento storico con la medaglia d’oro olimpica – spiega Gaeta –. Chiaramente non mi assumo alcun tipo di merito sul successo di Stefanos Ntouskos ma con piacere nelle ultime settimane sono stato coinvolto al seguito degli equipaggi partecipanti alle Olimpiadi. Il 99,9 per cento del merito è Gianni Postiglione, ma ci tengo a ribadire di aver vissuto grandi emozioni anche con i canottieri più grandi“.

Sui risultati dei giovani canottieri ellenici, Gaeta chiude: “In questo biennio, le squadre giovanili della Grecia, a livello Under23 e Junior, hanno ottenuto grandi risultati. Nel 2022 abbiamo vinto il medagliere ai Mondiali Junior e siamo arrivati terzi in quello Under23. Grandissimi traguardi per una nazione che scherzosamente chiamo Cenerentola. Sono felice e orgoglioso di aver fatto parte del gruppo, sono tornato dai Mondiali con un grande bagaglio di esperienza e ho imparato tantissime cose da Gianni che ho cercato di trasmettere ai miei collaboratori alla Canottieri Luino. Mi trovo così a dividermi tra un canottaggio giovanile e di club come quello della Luino, che mi diverte tantissimo, e di altissimo livello come la Grecia“.

Per concludere, il presidente della Canottieri Luino Luigi Manzo si gode il suo responsabile tecnico e la crescita della sua società: “Quando Renato Gaeta entrò a far parte del nostro team, cinque anni fa, certamente immaginavo di avere a che fare con un personaggio di grande caratura non solo professionale e sportiva ma anche umana. La nostra società, da quando Renato ha iniziato questa collaborazione con la Grecia, sta respirando aria di canottaggio internazionale e le ricadute sono anche e soprattutto a livello di know how per i giovani tecnici del nostro staff“.

Redazione

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