Con un’altra grandissima prestazione Varese vince 90-78 contro Cremona, la sesta partita delle ultime sette e sale a quota 18 punti in classifica, lanciandosi sempre più in classifica verso la zona playoff.
Un successo figlio di una grandissima prova di squadra, di spirito e voglia di sacrificarsi su ogni pallone.

Qualità che hanno fatto la differenza e che dimostrano una volta di più la crescita complessiva dei biancorossi, che passa da giocatori come Reyes e Woldetensae, arrivati come comprimari e oggi grandissimi protagonisti della vittoria varesina, come sottolinea coach Roijakkers in sala stampa: ” Voglio fare i complimenti a tutti, abbiamo vinto una partita molto dura e molto intensa. In campo abbiamo fatto grandissimi sforzi, buttandoci su tutti i palloni. Reyes ha fatto tre o quattro tuffi per recuperare la palla come se fosse l’ultima cosa che faceva nella vita. Ci sono state situazioni in cui avevo chiamato timeout ma che poi ho annullato perché i ragazzi hanno sistemato tutto giocando nell’azione successiva, sintomo di grande maturità. Peccato non aver colmato la differenza canestri con loro. Reyes è il classico caso di un rookie che gioca molto d’istinto nella prima partita e poi inizia il periodo di adattamento a gioco, compagni, arbitraggio, città. E’ li che ha iniziato a pensare e perdere istinto. In queste ultime settimane però ha lavorato benissimo sia sotto l’aspetto mentale che fisico e oggi si è visto. Keene è stato bravo a trovare sempre il vantaggio giusto nonostante l’asfissiante difesa degli esterni cremonesi. Beane nelle ultime due settimane ha fatto un grandissimo lavoro, soprattutto in fase difensiva. Penso possa fare meglio ma sono molto contento di quello che sta dando e di ciò che sta facendo. E’ uno dei migliori in fase difensiva e oggi l’ho voluto tenere in campo anche sul +12 per fermare le loro fonti offensive. Questo miglioramento che vedo in lui lo vedo in tutta la squadra, penso che tutti possano essere migliori“.

Di tutt’altro umore Paolo Galbiati, allenatore della Vanoli, che recrimina sul poco spirito e la poca voglia di vincere messa in campo dalla sua squadra: “Complimenti a Varese che gioca con uno spirito bellissimo e questo fa arrabbiare. Con il massimo rispetto di tutti, non hanno un talento o un fisico incredibile ma giocano con uno spirito unico. Mi fa arrabbiare che noi non riusciamo a replicare questa voglia di vincere e sudare. La partita si è giocata sulle piccole cose, sulle palle sporche, sulla voglia di buttarsi a recuperare una palla. Noi dobbiamo crederci molto di più, perché abbiamo qualità ma non tutti ci credono quanto dovrebbero. Varese ha dimostrato che tutti possono vincere con tutti, noi dobbiamo provarci fino all’ultimo. C’è bisogno di sporcarsi le mani per vincere. Ci vuole maggior consapevolezza da parte di tutti“.

Alessandro Burin

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