Il Luino vuole cercare di migliorare il piazzamento della passata stagione e perché no provare a centrare i playoff. Per cercare di raggiungere questo traguardo, il direttore sportivo Cracas si è assicurato un gran colpo in porta: Marco Ruzzoni. Il classe 2002 in arrivo dal Verbano ha scelto i rossoneri per continuare a giocare nonostante gli impegni sempre crescenti. La vicinanza e il progetto hanno convinto l’estremo difensore a cominciare questa nuova avventura.

Cosa ti ha portato a trasferirti dal Verbano al Luino?
“Il Verbano da quest’anno si allenerà a Milano e purtroppo a causa di lavoro e famiglia non sarei riuscito a conciliare tutti gli impegni. Ho parlato con il presidente Barbarito e gli ho comunicato la mia decisione di andare in un’altra squadra. Mister Iori e il direttore sportivo Cracas mi hanno contattato e convinto del progetto. Luino è anche abbastanza vicino a dove abito, quindi per me era la scelta migliore”.

Hai già parlato col mister e i tuoi nuovi compagni?
“Ho parlato con il mister una settimana fa e penso che qui ci siano idee molto chiare e un bel progetto. Non conoscevo tutti i nuovi compagni mentre con qualcuno avevo già avuto la possibilità di giocare. La prima impressione è stata molto positiva. Siamo un gruppo forte: un mix tra giovani e più esperti. Credo ci siano tutte le carte in regola per fare bene”.

Dove hai giocato in carriera?
“Ho iniziato a giocare a Caravate a quattro anni. Tra poco affronteremo un’amichevole proprio contro di loro e per me sarà una partita speciale: tornerò dove tutto è iniziato. Successivamente sono andato nelle giovanili di Atalanta prima e del Monza poi. Ho poi esordito in Eccellenza col Verbano a 16 anni e lì sono rimasto per quattro stagioni con una parentesi di un anno all’Alcione, squadra con cui ho vinto il campionato. Ora sono pronto per questa nuova esperienza a Luino”.

Quali sono i vostri obiettivi per la prossima stagione?
“Vogliamo migliorare il piazzamento della passata stagione. I playoff sarebbero un grandissimo traguardo e vogliamo fare di tutto per provare a centrarli. Abbiamo giocatori importanti e una buona rosa. Vogliamo certamente dire la nostra in campionato anche se sono tante squadre che si sono rafforzate. Sappiamo che non sarà facile ma noi ci crediamo”.

Quali sono i tuoi obiettivi personali?
“Io cerco sempre di mettere i traguardi collettivi prima di quelli personali e solo migliorando giorno dopo giorno penso di poter aiutare i miei compagni a raggiungerli. Il mio obiettivo è quello di tenere la porta inviolata per il maggior numero di partite possibile. Così penso di poter dare il mio contributo alla nostra causa”.

Come hai iniziato a giocare in porta?
“In realtà è stato abbastanza casuale. Come ricordavo prima, quando ho iniziato a giocare avevo solo quattro anni e ovviamente pensavo solamente a divertirmi. Durante il secondo allenamento a Caravate il mio allenatore del tempo mi ha guardato e mi ha detto: “Tu sarai un portiere” e così ho iniziato a giocare tra i pali. Mi divertivo parecchio coi guantoni e quindi ho continuato. Inoltre anche mio papà da giovane ha ricoperto lo stesso ruolo: deve essere una cosa di famiglia”.

Giovanni Enrico Civelli

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