Dopo una stagione complicata, occupando per larghi tratti l’ultima posizione in classifica, ora il San Luigi vede la luce in fondo al tunnel: le prestazioni convincenti delle ultime giornate, infatti, hanno riacceso le speranze di una salvezza diretta. Era convinto di poter arrivare a questa svolta Albano Di Lascio, mister della squadra, che ha sempre creduto nei propri giocatori.

Ad inizio anno aveva parlato di come questa fosse una stagione di crescita, come giudica questo percorso?
“Ci abbiamo messo molto più di quello che pensavo per crescere, credevo che avremmo avuto questo salto molto prima. Ci siamo svegliati nel girone di ritorno quando, in spogliatoio, abbiamo parlato e capito che non si sarebbe potuto continuare come all’andata. Le prestazioni ci sono state, ma mancava la giusta cattiveria e la capacità di stare in campo”.

Da allenatore come si tiene alto il morale durante una stagione così complicata?
“Io cerco sempre di motivare i giocatori, come dovrebbe fare ogni allenatore; bisogna fargli capire come migliorare anche prendendo i giocatori singolarmente. Tutti all’interno del gruppo devono essere consapevoli di far parte di un progetto”.

Con sole tre giornate alla chiusura del campionato, crede alla salvezza?
“In quanto allenatore devo crederci per forza: se fossi io il primo a non farlo, i giocatori ne risentirebbero. Diciamo che, da qui alla fine, non voglio più tornare ultimo e vorrei giocarmi i playout. La salvezza diretta è un’idea più remota, ma comunque ci proveremo fino alla fine”.

Come si spiega questo cambio di rotta delle ultime giornate?
“Come ho detto prima, ho sempre motivato i giocatori ed ho sempre creduto che potesse arrivare questo momento; io e il presidente eravamo tra i pochi a crederci davvero perché siamo consapevoli di quanto si stessero allenando bene. Partita dopo partita hanno preso fiducia ed hanno capito che il vento stava cambiando nel girone di ritorno; quando anche la sfortuna ha smesso di perseguitarci abbiamo avuto un cambio importante, i ragazzi, ora che hanno preso coraggio, ci credono davvero”.

Come ha detto le prestazioni non sono mai mancate, cosa serviva in più per arrivare a questi risultati?
“Principalmente la fiducia nei propri mezzi. Inoltre tanti giocatori, essendo una squadra molto giovane, hanno saltato gli allievi a causa del covid e si sono ritrovati proiettati in seconda categoria: serviva tempo per adattarsi ed abbiamo pagato quello”.

Domenica affronterete il Buguggiate, quanto è importante continuare a fare punti?
“Sarebbe sicuramente importante per dare continuità di risultati. Per come siamo fatti andremo in campo per vincere: io devo trasmettere e pretendere il massimo da ognuno dei miei giocatori. Non parto mai sconfitto, voglio sempre ottenere tre punti e sarebbe un guaio se non dovessi scendere in campo con questa convinzione”.

Come sta preparando la partita?
“Voglio alzare l’asticella, come abbiamo fatto per tutto il girone di ritorno. I ragazzi stanno crescendo giorno dopo giorno e rispondono presente, quindi sono molto fiducioso. A livello tattico non cambierò nulla: preparerò i ragazzi al meglio, ma non voglio modificare nulla perché credo che dobbiamo imporre il nostro gioco e non adattarlo agli altri. Non siamo una corazzata e non siamo nemmeno così disperati da dover cambiare in corso d’opera”.

Andrea Vincenzi

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