Miglior attacco, 944 punti segnati, miglior difesa, 590 punti subiti (42 di media), 13 vittoria, tutte abbastanza larghe, e 1 sola sconfitta, contro Bresso, peraltro di 1 solo punto: 57-56. Se è vero che i numeri, quando contano, esprimono forza, allora è vero che Hupac Pro Patria Basket Busto Arsizio, ha già dimostrato, almeno in parte, la sua forza di squadra dominando abbastanza agevolmente la prima fase nel girone Giallo-2 della serie CFemminile.

Al netto di un organico capace di schierare solo cinque giocatrici senior “HQ” come Castiglioni, De Bernardi, Landoni, Nestori e Pogliana (citate in ordine alfabetico…) e ben 12 ragazze prodotte dal lavoro del settore giovanile, 9 delle quali “millennials”, ovvero nate dal 2001 al 2006, la Pro Patria ha comunque chiuso il primo tratto di strada largheggiando ed ora guarda alla seconda fase con occhi giustamente ambiziosi perché, giova ricordarlo, il gruppo-Pro in epoca pre-covid arrivò all’atto conclusivo perdendo solo la finalissima-promozione contro Costa Masnaga.

I nostri traguardi sono, giusto per usare una definizione, “ambiziosamente equilibrati” oppure, spiegati altri termini  conferma Maddalena Lualdi, general manager, anima e motore instancabile del club bustocco, sono ambiziosi con giudizio. Il tutto perché noi vogliamo sempre fare bene e giocare per vincere, ma senza mai dimenticare la nostre radici e il nostro DNA: quello di un club che da una dozzina d’anni a questa parte lavora intensamente a livello giovanile per permettere, consentire e garantire un giusto approdo alle ragazze che cerchiamo di allevare con cura e passione con l’attività del nostro settore giovanile che, ribadisco e sottolineo, è certamente prevalente in termini di importanza, risorse e investimenti. Quindi, ci conforta vedere che altre ragazze Under classe 2004, 2005 e 2006, superato non senza fatica il devastante periodo covid-19 stanno cominciando ad affacciarsi al mondo senior e che alcune di loro hanno già messo il piede in campo in serie C“.

Quindi, benissimo così prosegue Lualdi, considerando soprattutto che, appunto, mantenendo equilibrio tra le due “spinte” riusciamo comunque a produrre buonissimi risultati per i quali, ça va sans dire, sento di dover ringraziare il nostro favoloso gruppo di senior: cinque giocatrici – “Dob”, Nespi, Poglia, Roby, Stefi, anche qui in ordine alfabetico -, di elevatissimo livello umano e tecnico. Esaurita questa lunga premessa, dico che siamo contenti per ciò che abbiamo messo insieme nella prima fase ed ora, con grandissima serenità, ci prepariamo alla seconda parte di stagione consapevoli che troveremo squadre di grande valore che, almeno sulla carta, sul piano fisico e dell’esperienza sembrano essere più attrezzate. Dalla nostra però avremo dinamismo, entusiasmo, freschezza della gioventù e la solidità garantita da senior che in categoria hanno già fatto vedere tantissimo“.

Quindi, Pro Patria pronta a scattare al semaforo verde della seconda fase potendo contare sul “patrimonio” accumulato nella fase precedente. Un vantaggio che, in termini di punti e di differenze negli scontri diretti, colloca le biancoblu in alto nel ranking. Unico “neo” il fatto di essere state costrette a cambiare guida tecnica poiché Fabio Vanossi, capo allenatore della serie C, è stato costretto a dimettersi per ragioni familiari. Al suo posto, dopo una non facile ricerca, subentra coach Francesco Fabrizio, affiancato dal suo assistente Bruno Balsamo, giovane e brillante allenatore che, proprio con la Pro Patria, cinque stagioni fa conquistò la promozione in serie B. Chiamali, se vuoi, corsi e ricorsi storici ricchi di suggestione. 

Massimo Turconi

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