Settore giovanile dell’Inter e due anni di Primavera al Bologna: è con questi precedenti calcistici che Riccardo Lunghi ha fatto il proprio arrivo alla Sestese nell’estate 2020. Al suo terzo anno in biancoazzurro, il difensore classe 2000, a dispetto della sua giovane età, ricopre già un ruolo da veterano in un gruppo ampiamente rinnovato rispetto alla passata stagione. In questi due mesi e mezzo di campionato, qualche infortunio e qualche episodio sfortunato di troppo hanno frenato la corsa dei ragazzi di mister Dossena, che in questo momento si trovano in undicesima posizione a -8 punti dall’obiettivo playoff. Qualche giorno fa, sul campo dell’Oltrepò, è arrivato un pareggio a reti bianche che ha iniettato un’abbondante dose di fiducia in vista degli ultimi appuntamenti del 2022.

Partiamo da te. Da inizio stagione hai giocato in modo interscambiabile su entrambe le fasce e anche al centro della difesa, facendo la differenza con questa tua flessibilità. La reputi uno dei tuoi punti di forza?
“Sì, devo dire che mi è sempre piaciuto poter cambiare posizione di partita in partita. Pur essendo un destro, ho giocato per più anni a sinistra e penso di riuscire a mantenere prestazioni costanti da entrambi i lati. La scorsa domenica ho giocato al centro, un ruolo che finora ho ricoperto poche volte, ma mi ha fatto piacere mettermi a disposizione della squadra”.

Dal punto di vista personale, sei soddisfatto di come sta andando la stagione?
“Personalmente sì. Per ora ho saltato solo una partita di Coppa e una di campionato perché ero ammalato e ho giocato tutte le altre dal primo all’ultimo minuto, quindi sono contento da questo punto di vista. D’altro lato, non sono ancora riuscito a fare gol, ma spero che arrivi presto”.

Terzo anno in Prima Squadra, terzo anno alla Sestese. Cosa significa per te far parte di questa realtà?
“Penso che la Sestese sia una società importante e ambiziosa. Se ho scelto per due volte di rimanere è innanzitutto per le persone che ci lavorano; sin dal primo giorno mi hanno accolto e trattato benissimo, quindi ogni anno sono state il fattore che in primis mi ha convinto a passare un’altra stagione qui con loro. Oltre a ciò, condivido il progetto della società e sono contento che mi ci abbiano incluso. È vero che la stagione non sta andando come pensavamo e speravamo e che in questo momento siamo un po’ lontani dall’obiettivo che ci eravamo prefissati, ma già dalle prossime due partite, e più avanti nel girone di ritorno, cercheremo di rimetterci sulla strada che avevamo tracciato all’inizio”.

Parliamo della scorsa giornata. Lo 0-0 di Broni è stato il primo pareggio della stagione. Considerando prestazione e intensità di gioco, vedi il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
“Diciamo che per come si era messa la partita forse sono due punti persi, perché non abbiamo giocato sulla difensiva, aspettando di poter partire in contropiede, ma abbiamo avuto le nostre occasioni e a tratti abbiamo fatto molto bene. D’altro lato, guardando la classifica, c’è da dire che affrontavamo un avversario che si trova un po’ più in alto di noi, quindi dobbiamo ritenerci soddisfatti del pareggio e considerarlo un punto di partenza per il prosieguo della stagione. Già questa domenica giocheremo contro un’altra squadra forte e scenderemo in campo con la consapevolezza di poter mettere in difficoltà chiunque”.

C’è del rammarico per le sconfitte con avversari sulla carta più abbordabili?
“Sì, sicuramente avremmo potuto fare qualcosa in più. È vero che si trattava di squadre ben strutturate, ma forse in alcuni casi abbiamo fatto prestazioni diverse dai nostri standard. Imparando da quegli errori, vedremo di fare meglio”.

Il campionato, finora, è stato altalenante, con filotti di risultati positivi e negativi. A cosa imputi questo andamento?
“Abbiamo avuto tanti infortunati e penso che questo sicuramente abbia inciso, perché dover cambiare ogni domenica la formazione non è facile né per il mister che deve gestire queste cose, né per noi giocatori in campo. Se si riesce a vincere qualche partita di fila con una certa squadra, ma poi questa viene stravolta completamente dagli infortuni, trovare subito la soluzione giusta può essere complicato. È stato un periodo di alti e bassi, con un mese in cui le partite non sono andate bene e un mese in cui invece sono andate meglio. Tutto sommato, però, le prestazioni ci sono sempre state e infatti sotto questo aspetto sono tranquillo, perché su tutte le partite disputate finora, solo una o due volte abbiamo sbagliato atteggiamento, ma il gioco non è mai mancato”.

Guardando la classifica, giocare con altre big come Pavia e Club Milano può essere un ulteriore stimolo?
“Certo, anche perché con tutte le big del campionato abbiamo sempre fatto grandi partite, sebbene non sempre accompagnate da risultati positivi. Saranno due sfide decisive e cercheremo di fare più punti possibili per poter iniziare la seconda parte di stagione nel migliore dei modi, perché due vittorie, o comunque due buone prestazioni, sarebbero un ottimo punto di partenza per gennaio”.

Pensando già al 2023, cosa ti aspetti dal girone di ritorno e quale sarà l’obiettivo finale?
“Innanzitutto spero che con la sosta riusciremo a recuperare diversi ragazzi che si sono fatti male in queste settimane. Dovremo ragionare di partita in partita, cercando di dare sempre il massimo e di giocare come sappiamo. La speranza è di continuare a fare bene a livello di gioco, ma raccogliendo qualche punto in più. Per l’obiettivo finale, adesso come adesso non posso dirlo. Penso che solo verso le ultime giornate si inizierà a capire com’è andata la stagione e se quanto ci eravamo prefissati potrà essere alla nostra portata”.

Silvia Alabardi

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